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#95452 - 08/05/09 04:09 PM 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil?
voyageur Offline
Junior Member

Registered: 08/05/09
Posts: 6
Ciao a tutti,

il mio intervento non riguarda il Sahara ma credo che i medici esperti di malattie tropicali, categoria umana e professionale difficile da incontrare, che si aggirano da queste parti possano comunque darmi un parere. In particolare ho voluto postare qui perché mi hanno colpito la competenza e l’approccio ragionevole di Marko, che non mi sembra né un feticista del farmaco né un fautore della naturalità a tutti i costi.
Premesso, quindi, che non sto chiedendo prescrizioni mediche, ma piuttosto informazioni scientifiche valide solo nel contesto che vi descrivo, approfitto per porre il mio quesito e ringrazio fin d’ora tutti coloro che vorranno dedicarmi un po’ del proprio tempo…

Lavorerò in un piccolo centro nel Nord del Viet Nam per 3 mesi. Ho consultato la malaria interactive map del CDC, ma non mi è stato possibile capire precisamente quale sia il livello di rischio. Purtroppo, non ho nemmeno modo di reperire informazioni di prima mano da locali o persone già sul campo.
Ciò che è senz’altro desumibile dalla interactive map è che a poche decine di chilometri c’è malaria resistente alla clorochina e sensibile alla meflochina.

Considerato che escludo a priori di seguire la profilassi farmacologica secondo uno dei protocolli WHO (la meflochina e la doxiciclina non le tollero, anche la clorochina presa per più di qualche settimana mi dà fastidi non indifferenti, e il malarone non è sostenibile).

Se, per mia scelta e a mio rischio e pericolo, decidessi di aggiungere il proguanil da solo a tutte le misure profilattiche non farmacologiche possibili, avrei un minimo di protezione in più?

Sono al corrente che si tratta di un protocollo non approvato dalla WHO (quindi non raccomandato) e che eventualmente mi offrirebbe soltanto una protezione minima, ma forse nel mio caso potrebbe essere una soluzione accettabile sebbene subottimale. Questo perché il proguanil è l’unico antimalarico che, da solo a associato all’atovaquone, non mi dà alcun problema.
D’altra parte mi risulta che dei farmaci ampiamente collaudati in uso sia quello meno tossico (quindi assumerlo anche per un lungo periodo non dovrebbe avere conseguenze preoccupanti).

La maggior parte dei miei colleghi olandesi e alcuni britannici usano solo questo antimalarico, passando al malarone solamente quando devono soggiornare in zone ad altissimo rischio (nelle quali pur prendendo tutte le misure attuabili è praticamente impossibile evitare di essere punti da zanzare infette).
Mi dicono che questo sarebbe il protocollo adottato anche dall’Esercito olandese per i militari in missione.

Cosa ne pensate? Mi interesserebbe principalmente ricevere risposte da medici, se del caso anche in privato.


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#95453 - 08/06/09 01:06 AM Re: 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil? [Re: voyageur]
casap Offline
Member

Registered: 02/07/08
Posts: 64
Loc: Roma
Carissimo, la prima cosa da sapere è se sei già stato in zone malariche e se hai già contratto la malaria. In poche parole se sei un soggetto che ha una certa limitata immunità. Poi è importante sapere se andrai durante il periodo delle pioggie, quando la malaria ha una maggiore diffusione. Detto ciò il proguanile è senz'altro efficace per contrastare la malaria perniciosa (da pl. falciparum), ma non le altre (da p. vivax o da p. malariae). L'unica perplessità è la tollerabiltà gastrica che dopo tre mesi di terapia potrebbe venir meno e costringere a una soppressione. Secondo me dovresti prendere in seria considerazione la possibilità di non prendere alcun farmaco, ma fare un trattamento terapeutico in caso di qualsiasi sintomo che possa essere attribuito al plasmodio o nel semplice sospetto. In fin dei conti penso che in viet-nam siano molto più bravi che da noi sia nella diagnosi che nella cura della malaria. Se desideri altre info o contatti con medici italiani che vivono o hanno abitato per lunghi periodi in zone malariche puoi contattarmi tranquillamente. Ciao Pierluigi

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#95454 - 08/06/09 11:52 AM Re: 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil? [Re: casap]
voyageur Offline
Junior Member

Registered: 08/05/09
Posts: 6
Grazie mille Pierluigi!

In passato sono stato in zone malariche per brevi periodi (mai più di un mese) e non ho mai contratto la malaria.

Quanto al clima non è facile rispondere: mi dicono che nella zona dove andrò non esiste una vera e propria stagione delle piogge, ma che nel periodo in cui vi soggiornerò il tempo dovrebbe essere discreto. Resta il fatto che in tutto il Viet Nam il clima è molto variabile a causa della posizione geografica e della conformazione della costa.

Sicuramente ai primi sintomi sospetti (se mai dovessi averne) mi rivolgerò con fiducia alle strutture locali per la diagnosi e all’occorrenza avrò a disposizione il farmaco artemetere + lumefantrina per il trattamento, che dovrebbe andar bene per gli attacchi malarici causati da tutti i plasmodi (vero??).

Ridurre la probabilità di contrarre la malaria da p. falciparum sarebbe già un buon risultato, gli altri plasmodi mi preoccupano molto meno.
So che quanto sopra sarebbe già più che sufficiente ma pensavo che prendere il proguanile (che ho già usato senza effetti collaterali) potrebbe offrirmi maggior protezione.
Se rimanessi per un periodo più lungo credo non prenderei farmaci ma trattandosi di una permanenza relativamente breve, e soprattutto essendo la mia prima esperienza al 100% non turistica, sarei propenso a prenderlo, essendo pronto a interromperlo nel caso sopravvenissero effetti collaterali.
Does it make sense?

Un caro saluto a tutti.

Federico

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#95455 - 08/06/09 01:19 PM Re: 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil? [Re: voyageur]
casap Offline
Member

Registered: 02/07/08
Posts: 64
Loc: Roma
Condivido ciao Pierluigi

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#95459 - 08/08/09 06:07 PM Re: 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil? [Re: casap]
voyageur Offline
Junior Member

Registered: 08/05/09
Posts: 6
Che casino!
Sono molto confuso… Ho avuto un altro parere sull’ipotesi di seguire questo tipo di profilassi e mi è stato detto che:

- Il proguanile da solo non rientra attualmente in nessun protocollo WHO (questo già lo sapevo);

- Tuttavia il suo uso ha senso nelle persone che non possono assumere clorochina, ma solo in zone ben precise.
In particolare alcune parti del Sub-continente indiano, dell’Oceano indiano e dell’America centrale/Carabi, anche se gli unici posti nei quali il proguanile sembrerebbe dare una copertura soddisfacente sarebbero Haiti e Repubblica dominicana (perché lì non c’è clorochino-resistenza e c’è solo p. falciparum);

- Nelle zone in cui esiste un’acclarata clorochino-resistenza, il proguanile non sarebbe efficace nemmeno sul p. falciparum (lì l’unico protocollo alternativo a meflochina, malarone o doxiciclina con una certa efficacia sarebbe clorochina + proguanile)


In conclusione nel Sudest asiatico l’uso di proguanile da solo sarebbe sconsigliato perché non offrirebbe alcuna protezione, anzi potrebbe promuovere resistenze.


Non vogliono assumersi la responsabilità di consigliare una profilassi che protegge solo parzialmente o è vero??? Help!


Scusate se posto ancora su questo argomento, ma mi è sembrato doveroso farlo perché non voglio assolutamente che i miei interventi siano all’origine di cattiva informazione.

Ciao a Tutti.

F

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#95465 - 08/10/09 11:02 PM Re: 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil? [Re: voyageur]
casap Offline
Member

Registered: 02/07/08
Posts: 64
Loc: Roma
chiedi ai francesi, loro hanno molta esperienza nel sud est asiatico. inoltre il miglior centro di malattie tropicali, da quel che so io si trova in belgio, ma non ricordo il suo nome. ciao p

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#95466 - 08/11/09 11:55 AM Re: 3 mesi sul campo in Viet Nam: Proguanil? [Re: casap]
voyageur Offline
Junior Member

Registered: 08/05/09
Posts: 6
Ottima dritta, grazie!

Ho avuto un ultimo parere che mi ha chiarito le idee e sostanzialmente conferma quello che dicevamo:

Sarebbe meglio non definire questo regime (solo proguanile) una profilassi in quanto nella maggior parte delle zone clorochino-resistenti non proteggerebbe efficacemente -chi mi ha risposto non ha esperienze specifiche sul Sudest asiatico-.
Piuttosto potrebbe essere definito “coadiuvante nella prevenzione delle forme più gravi di malaria”, in quanto si può ipotizzare che, nel caso si contraesse la malaria da p. falciparum mentre si assume questo farmaco, la progressione della malattia potrebbe essere rallentata.

La scelta di prendere o no questo “coadiuvante” dovrebbe essere fatta caso per caso, in base anche a preferenze individuali. Tuttavia chi lo prende, deve essere ben consapevole che presumibilmente non si sta sottoponendo a una profilassi efficace, e non deve quindi sopravvalutare la propria condizione di “sicurezza”, sebbene nessun regime profilattico offra sicurezza.

Il proguanile è in generale l’antimalarico meglio tollerato (il che non esclude che per qualcuno sia controindicato), e diversi field worker lo hanno assunto anche per anni senza problemi, specie associandolo a vitamine del complesso B e limitandolo ai periodi di maggior diffusione della malaria.

Spero che queste informazioni possano essere uno spunto utile anche per altri. Ad ogni modo sottolineo che non sono un medico e diffido dal fare affidamento su quanto ho riportato sulla base della mia comprensione di pareri medici che ho ricevuto in via informale.

Ciao a tutti.

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