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#90066 - 01/23/09 02:12 PM
Re: Si ricomincia....
[Re: gla]
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Posts: 4861
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Infatti... i siti tedeschi sono in fibrillazione: Deutsche und drei weitere Europäer bei Wüstentour verschleppt Noch keine Spur von 75-jähriger Hessin Schweizer in Niger entführt Zwei Schweizer Touristen verschleppt Deutsche Touristin verschleppt (Thanks Ulrich) FORUM Che PTranslator traduce così: Un tedesco e tre europei Sequestrati Di Matthias Gebauer Sulla via di ritorno dal deserto, quattro turisti europei sono, sotto lui un 75-di anni tedesco, a cui confine è rapito tra il Mali e Niger. All'attacco, è stato fatto fuoco sulle jeep dei visitatori, alcuni dal gruppo sono potuti sfuggire. Berlino - Es sono ancora una volta delle notizie minacciose che sono entrate il pomeriggio nel centro di crisi del ministero degli Esteri (AA) a Berlino. I turisti europei sono stati rapiti nel Sahara. Sotto quello rapire è anche una viaggiatrice tedesca. Reuters Deserto di Sahara, nel nord del Mali,: gruppo di turisti europeo rapito Il ministero di Walter di Frank Steinmeier ha confermato le specchio on-line informazioni sul nuovo caso di rapimento, a cui i diplomatici tengono in respiro, la sera su domanda. Steinmeiers ministero si è fermato, come a tali casi spinosi solitamente, con dettagli rigorosamente indietro, per non mettere in pericolo la vita di ostaggi. Si approfondisce le indicazioni che è stato deportato un tedesco nella regione limitrofa tra gli stati Mali Nordovest-africani e Niger, un portavoce ha detto. Il messaggio ed anche l'ufficio criminale federale (BKA) lavorano intensamente dal pomeriggio al caso.
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#90914 - 02/20/09 11:55 PM
Re: Si ricomincia....
[Re: Stefano Laberio]
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Senior
Registered: 12/12/01
Posts: 4861
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Al-Qaida Maghreb revendique une série d’enlèvements au Niger L’organisation terroriste a envoyé un enregistrement audio à la chaîne al-Jazira mercredi 18 février 2009 Dans un enregistrement audio posté sur le site internet de la chaîne de télévision qatarie, al-Jazira, la branche nord-africaine d’al-Qaïda a revendiqué l’enlèvement, en décembre et en janvier, de deux diplomates canadiens et de quatre touristes européens au Niger. L’enregistrement a été diffusé dans la nuit de mardi à mercredi. Les autorités nigériennes soupçonnaient les rebelles touaregs. Mais dans la nuit de mardi à mercredi, la branche nord-africaine d’al-Qaïda a revendiqué les récents enlèvements survenus au Niger. « Nous sommes heureux de transmettre à la nation islamique la bonne nouvelle du succès des moudjahidines dans la réalisation de deux opérations de qualité au Niger », a déclaré, sur une bande transmise à la chaîne satellitaire du Qatar, al-Jazira, Salah Abou Mohammed, le porte-parole du groupe islamique armé. Le 14 décembre dernier, Robert Fowler, envoyé spécial du secrétaire général de l’Onu pour le Niger, son assistant Louis Gay et leur chauffeur nigérien, Soumana Moukaila, ont disparu à l’ouest de Niamey, la capitale du Niger. Ils venaient de visiter une mine d’or exploitée par Semafo, une société canadienne. Les autorités nigériennes ont, entre temps, évoqué la piste des rebelles touaregs. « Toutes les investigations menées portent à croire qu’ils [les diplomates canadiens, Ndlr] sont otages de groupes terroristes », avait affirmé, en janvier, le président Mamadou Tandja alors qu’il présentait ses vœux de nouvel an au corps diplomatique présent dans son pays. Il faisait ainsi allusion aux rebelles touaregs. Un sommet sur la sécurité dans le Sahel Début février, une vidéo montrant les deux diplomates canadiens vivants aurait été envoyée au gouvernement canadien par leurs ravisseurs. Mais cette information n’a pas été confirmée par le Canada, et Marie-Christine Lilkoff, une porte-parole du ministère canadien des Affaires étrangères avait déclaré à la presse : « nous ne partagerons pas d’information qui pourrait compromettre nos efforts ou qui pourrait mettre en danger les individus impliqués ». Un mois après l’enlèvement des Canadiens, le 22 janvier dernier, des touristes européens : deux Suisses, un Allemand et un Britannique, ont disparu dans la zone frontalière entre Mali et Niger. Ils rentraient à Niamey d’un festival ethnique auquel ils avaient assisté au Mali. Dans l’enregistrement parvenu à al-Jazira, dans la nuit de mardi à mercredi, Salah Abou Mohammed indique que les moudjahidines « se réservent le droit de gérer le cas de ces six otages selon la loi islamique (Charia) ». Les problèmes de sécurité dans le Sahel constituent un des thèmes d’un sommet qui se tient, jeudi, à Bamako, dans la capitale malienne, indique ce mercredi Liberté. Cette rencontre réunira les dirigeants de six pays de la région du Sahel : le Mali, le Burkina Faso, le Niger, l’Algérie, la Libye et le Tchad. Ces chefs d’Etat se pencheront sur les conflits entre les Touaregs et les différents gouvernements, et aussi sur la menace terroriste représentée par le réseau Al-Qaïda pour le Maghreb islamique. Le groupe utiliserait la zone désertique du Sahel pour son trafic d’armes et commettre des rapts. Le réseau d’Oussama ben Laden qui a signé plusieurs actes terroristes dans le Maghreb notamment en Algérie, tente d’unifier les différents groupes islamistes en Tunisie, en Algérie et au Maroc. Al-Qaïda est même en passe de d’installer dans la partie subsaharienne du continent.
Al-Qaida Magreb rivendica una serie di rimozioni in Niger L'organizzazione terroristica ha mandato alla catena al-Jazira un registrazione audio mercoledì 18 febbraio 2009 In un registrazione audio imbucato sul sito internet della catena di televisione qatarie, al-Jazira, il ramo nord-africano di al-Qaïda ha rivendicato la rimozione, in dicembre ed in gennaio, di due diplomatici canadesi e di quattro turisti europei in Niger. La registrazione è stata diffusa nella notte di martedì a mercoledì. Le autorità nigeriane sospettavano i ribelli touaregs. Ma nella notte di martedì a mercoledì, il ramo nord-africano di al-Qaïda ha rivendicato le recenti rimozioni sopraggiunte in Niger. "Siamo felici di trasmettere alla nazione islamica la buona notizia del successo dei moudjahidines nella realizzazione di due operazioni di qualità in Niger", ha dichiarato, su una banda trasmesso alla catena satellitaire del Qatar, al-Jazira, Salah Abou Mohammed, il portavoce del gruppo islamico armato. Il 14 dicembre ultimo, Robert Fowler, inviato speciale del segretario generale dell'Onu per il Niger, il suo assistente Louis Gay ed il loro autista nigeriano, Soumana Moukaila, sono spariti all'ovest di Niamey, la capitale del Niger. Avevano appena visitato un'aria di oro sfruttato da Semafo, una società canadese. Le autorità nigeriane hanno, introduci tempo, rievocato la pista dei ribelli touaregs. "Tutte le investigazioni condotte portano a credere che essi [i diplomatici canadesi, Ndlr] sono ostaggi di gruppi terroristici", aveva affermato, in gennaio, il presidente Mamadou Tandja mentre presentava i suoi vœux di nuovo anno al corpo diplomatico presente nel suo paese. Faceva così allusione ai ribelli touaregs. Una cima sulla sicurezza nel Sahel Inizio febbraio, un video che mostra i due diplomatici canadesi viventi sarebbe stato mandato al governo canadese per i loro rapitori. Ma questa notizia non è stata confermata dal Canada, e Marie-Christine Lilkoff, un portavoce del ministero canadese degli Affari stranieri aveva dichiarato alla stampa: "non divideremo di notizia che potrebbe compromettere i nostri sforzi o che potrebbe mettere in pericolo gli individui implicati". Un mese dopo la rimozione dei canadesi, il 22 gennaio ultimo, dei turisti europei,: due svizzeri, un tedesco ed un britannico, sono spariti nella zona di frontiera tra Mali e Niger. Ritornavano a Niamey di un festival etnico al quale avevano assistito in Mali. Nella registrazione giunta ad al-Jazira, nella notte di martedì a mercoledì, Salah Abou Mohammed indica che i moudjahidines si riservano il diritto di gestire il caso di questi sei ostaggi secondo la legge islamica (Charia)." I problemi di sicurezza nel Sahel costituiscono uno dei temi di una cima che si tiene, giovedì, a Bamako, nella capitale del Mali, indica questo mercoledì Libertà. Questo incontro riunirà i dirigenti di sei paesi della regione del Sahel: il Mali, il Burkina Faso, il Niger, l'Algeria, la Libia ed il Ciad. Questi capi di stato si chineranno sui conflitti tra i Touaregs ed i differenti governi, ed anche sulla minaccia terroristica rappresentata dal rete Al-Qaïda per il Magreb islamico. Il gruppo utilizzerebbe la zona desertica del Sahel per il suo traffico di armi e commettere dei rapimenti. La rete di Oussama ebbene Laden che ha firmato parecchi atti terroristici nel Magreb particolarmente in Algeria, tenda di unificare i differenti gruppi islamici in Tunisia, in Algeria ed in Marocco. Al-Qaïda è anche in passaggio di installare nella parte subsahariana del continente.
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#92496 - 04/28/09 10:27 AM
Re: Si ricomincia....
[Re: Stefano Laberio]
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Registered: 06/19/03
Posts: 90
Loc: Torino
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SEMBRA CONFERMATA LA LIBERAZIONE DI 4 DEI 6 OSTAGGI ____________________________________________________ AFP / 22 avril 2009 17h18 Liberation au Mali de 4 Occidentaux enleves au Niger mercredi 22 avril 2009 BAMAKO - Deux diplomates canadiens et deux touristes suisse et allemande, dont les enlevements au Niger avaient ete revendiques par la branche nord-africaine d’al Qaida, ont ete liberes mercredi dans le nord du Mali, a-t-on appris de source securitaire a Gao (nord). Cependant, leurs ravisseurs retiennent encore deux des quatre touristes europeens enleves le 22 janvier, un Suisse et un Britannique. "Quatre des six otages viennent d' etre liberee. Il s'agit des deux diplomates canadiens, de l'Allemande et de la Suissesse", a-t-on indique de source securitaire a Gao." AFP/22 aprile 2009 17:18 Liberazione mercoledi' 22 aprile in Mali di 4 occidentali rapiti in Niger. BAMAKO - due diplomatici canadesi e due turisti svizzeri e tedeschi, il cui rapimento in Niger era stato rivendicato dal ramo nordafricano di Al Qaida, sono stati liberati mercoledi' nel nord del Mali, hanno appreso da fonti della Sicurezza a Gao (nord). Tuttavia, i loro rapitori trattengono ancora due dei quattro turisti europei rapiti il 22 gennaio, uno Svizzero ed un britannico. " Quattro dei sei ostaggi sono stati appena liberati. Si tratta dei due diplomatici canadesi, della tedesca e della Svizzera" , e' stato affermato da una fonte della Sicurezza a Gao." ________________________________________________________________ PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIU': http://www.temoust.org/spip.php?article10260http://www.cyberpresse.ca/le-droit/opinions/editoriaux/200904/24/01-850201-la-liberation.phphttp://www.temoust.org/spip.php?article10277__________________________________ Paolo
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#94194 - 06/03/09 02:18 PM
Re: Si ricomincia....
[Re: paoloecate]
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Utente sospeso dal forum
Registered: 05/16/09
Posts: 124
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poco fa al TG1 ...ucciso uno dei turisti rapiti a gennaio.E' di nazionalità inglese.Azione rivendicata dai ribelli
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#94503 - 06/09/09 10:44 PM
Re: Si ricomincia....
[Re: Rusty]
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Member
Registered: 06/19/03
Posts: 90
Loc: Torino
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Sono rimasto colpito dal silenzio sui vari siti dedicati al sahara che ha contraddistinto la prima esecuzione di un viaggiatore sahariano (tristezza? indifferenza? preoccupazione?). Ma forse il silenzio e' l'unico sentimento possibile. Riporto questo articolo come omaggio alla passione di Edwin Dyer. Sunday Times - 07/06/09 domenica 7 giugno 2009 Resoconto delle ore finali del turista britannico rapito ed ucciso. Edwin Dyer stava tornando da un festival culturale nomade in gennaio quando venne preso in ostaggio Un resoconto delle ore finali del turista britannico rapito prima che fosse assassinato la settimana scorsa dai militanti islamici nel deserto di Sahara e' stato fatto da un mediatore arabo che stava negoziando per il suo rilascio. Secondo il negoziatore, il destino di Dyer, 60 anni, britannico, un responsabile delle vendite, originario di Reading, Berkshire, ma che viveva in Austria, e' stato segnato due giorni prima dell'uccisione quando i suoi rapitori lo hanno separato da Werner Greiner, 57, un avvocato svizzero anche lui tenuto in ostaggio. La terribile avventura dei due uomini era cominciata in gennaio quando erano stati bloccati con altri turisti dalla Germania e dalla Svizzera dopo avere partecipato ad un festival culturale nomade vicino alla frontiera fra il Niger ed il Mali, zona fuori dal controllo dei rispettivi paesi.. Si ritiene che siano stati venduti dai loro rapitori ad un gruppo islamico della linea dura nel Mali sotto il comando si Abel Hamid Abu Zeid, 43, un militante algerino indicato dai governi occidentali e le Nazioni Unite come membro del Al-Qaeda. Le fonti informate dicono che dopo settimane di intensa trattativa, la Germania e la Svizzera hanno pagato un riscatto notevole, anche se lo negano. Cio' ha condotto probabilmente al rilascio in aprile degli altri turisti, di Marianne Pezold, di 76 anni, insegnante in pensione e dalla moglie Gabriella, 54 anni. Liberando le donne, i rapitori hanno deciso di tenere in ostaggio i due uomini per estorcere ulteriori concessioni dai governi occidentali. Sapevano che gli ostaggi liberati, una volta rientrati a casa avrebbero raccontato di come avevano dovuto dormire in condizioni misere, sopravvivendo con una dieta di pane e acqua salmastra senza medicine e sotto la minaccia costante di morte, e come queste informazioni avrebbero aumentato la pressione sui funzionari di governo. Infine i rapitori si sono stancati di attendere, ed hanno deciso di dare un esempio uccidendo Dyer, che era celibe e lo hanno ucciso. "Hanno separato i due uomini, era un segnale preoccupante" ha detto l'intermedio "Le trattative erano arrivate a un punto morto. La Gran-Bretagna era categorica che non avrebbe aderito alla loro richiesta di liberare Abu Qatada, l'ecclesiastico radicale incarcerato in Gran-Bretagna, in cambio di Dyer e, soprattutto, ha rifiutato il pagamento di ogni riscatto." Il negoziatore ha detto che Hamid Abu Zeid, il capo del gruppo islamico, era particolarmente ostile verso la Gran-Bretagna. "Chi sono questi Britannici?" ha chiesto. "Sono soltanto dei miscredenti occidentali. L'Islam ci dice di non avere alcuna relazione con i miscredenti. Ecco perché questo uomo (Dyer) sara' giustiziato in nome di dio." Invocando il nome di Allah, il mediatore ha chiesto a Zeid di non uccidere Dyer, ma Zeid lo ha ignorato, girandosi bruscamente di spalle e camminando via nella sabbia. Il mediatore, di cui non e' possibile fornire l'identita', ma che e' un dignitario dal Mali del Nord con influenza notevole fra le tribu' locali, ha utilizzato un telefono satellite per avvisare le autorita' maliane a Bamako, dell'esecuzione imminente di Dyer. Il giorno successivo e' stato convocato indietro da Zeid, dandogli l'illusione che il capo militante avesse cambiato idea. Invece, Zeid era ancora piu' arrabbiato e determinato, avvertendo che d'ora in poi tutti gli occidentali che si fossero avventurati nel Sahara sarebbero morti. "Vederanno che siamo jihadisti, inviati da dio e le loro morti saranno il risultato della politica dei loro governi" lui hanno detto. Dyer allora e' stato riunito brevemente con Greiner. Dyer portava un turbante. Era molto impaurito. Lo svizzero ha abbassato la testa, ha detto. "Dyer ha capito che cosa lo attendeva. Ha detto che non capiva il perché di cio' che stava succedendo. Le sue mani erano state legate". Zeid mi ha detto di andare. Mentre mi giravo per andare via ho sentito due spari. Non so se questi colpi hanno ucciso Dyer ed hanno decapitato in seguito il suo cadavere." Altre fonti hanno detto che Dyer era stato decapitato e Gordon Brown, il primo ministro britannico, l'ha definita "un'azione terroristica terribile e barbara". Nella dichiarazione che annunciava la morte di Dyer, "Al-Qaeda nel Maghreb islamico" (la sezione nord-africana di Al Quaeda) ha citato un verso dal Corano: "Quando dio incontra i miscredenti, colpisce i loro colli" Anche se molti europei sono stati rapiti nel Sahara dal 2003, l'omicidio e' stato raro. I funzionari occidentali dei servizi di sicurezza ora cercheranno di scoprire se l'uccisione di Dyer sia stata un'anomalia tragica o si tratti di qualcosa piu' sinistro e pericoloso. Puo' indicare l'intensificarsi della minaccia rappresentata dai gruppi sempre piu' radicali dell'islam che si sono installati nel Sahara. ..... Per chi e' interessato l'articolo intero puo' essere letto su: http://www.temoust.org/spip.php?article10837
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#94523 - 06/10/09 03:22 PM
Re: Si ricomincia....
[Re: paoloecate]
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 353
Loc: Italia
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Sono rimasto colpito dal silenzio sui vari siti dedicati al sahara che ha contraddistinto la prima esecuzione di un viaggiatore sahariano (tristezza? indifferenza? preoccupazione?). Ma forse il silenzio e' l'unico sentimento possibile. Riporto questo articolo come omaggio alla passione di Edwin Dyer. hai ragione Paolo, il silenzio è l'unico sentimento rimasto.... uno di noi se ne andato in quella terra dove io personalmente ho percorso migliaia e migliaia di km, in quella terra dove era stato portato dalla passione e dall'amore per il Sahara e le sue genti, che riposi sereno e in pace .... troppe parole abbiamo scritto e detto su come e quanto stiamo soffrendo, tutti noi, a causa di come si è evoluta la situazione politica in questa area del pianeta a noi tanto cara.... Per quanto mi riguarda, oramai, non ci resta che stare ad osservare in silenzio sperando che prima possibile tutto torni come prima e che tutti noi si possa tornare a fare dei bivacchi magnifici sotto il cielo stellato del Tenerè o nelle gole dell'Air.... senza timore, senza vincoli, senza scorte armate, senza paura di incrociare un altra vettura nel nel bel mezzo del deserto, sereni, tranquilli e sopratutto liberi....spreriamo bene.... anche se, in questo caso, ho dei seri dubbi se pensare a " la speranza è l'ultima a morire" o "chi di speranza vive disperato muore" saluti giovanni
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