un altra cosa interessante delle digitali e' che le puoi usare come cavia per uno scatto in pellicola, un po come si fa in studio con un dorso polaroid prima dello scatto definitivo.
Ti metti i vari settaggi iso, diaframmi focale etc, scatti guardi il risultato cromatico se ti piace lo rifai in pellicola.
Anche io ho fatto qualche viaggio all'insegna della fotografia "di una volta" pochi scatti molto curati e rigorosamente stampati tutti in un album, la macchina era una rolleyflex 6x6 biottica di quelle a pozzetto, anche in questo caso l'inchinarsi reverenzailmente verso il soggetto e' sicuramente meno intrusivo dell 80-200 sparato in faccia.
Spesso poi con questo tipo di macchine anche nelle piu' remote localita' appari un po anacronistico ed invece di mettere un muso lungo stanco di ricevere flash in faccia al soggetto puo' scappare un sorriso.
Ho provato a fare qualche scatto con una macchina di un fotoreporter militare con lastre 6x9. Ho usato dei rulli del 6x6 li ho spianati e tagliati messi negli appositi raccoglitori.
Il bello di quei formati e' che anche con ottiche piuttosto scadenti grazie alla grandezza del negativo la qualita' non e' male. Dopo tutti gli esperimenti ho incominciato ad ammirare di piu' le vecchie foto.
Lo smantellamento della mia camera oscura pero' non mi ha permesso piu' di proseguire questa strada tortuosa ma piena di soddisfazioni.
per quanto riguarda i nomi sulle ottiche forse siamo un po tradizionalisti e mi domando se quei nomi sono solo uno strumento di promozione o se c'e dietro veramente quel qualcosa di piu'..