Ho letto anch'io l'articolo di Alberico e sinceramente non ho avuto le stesse sensazioni l'ultima volta che sono stato con i miei amici al Jebel Uweinat, non ho visto tensione nei posti di controllo, anzi tutt'altro, ho dovuto lasciare il gruppo per motivi personali a Sebha e rientrare a Tripoli per un giorno, ho poi raggiunto il gruppo oltre Namous assieme ad un amico senza che nessuno ci creasse problemi ai posti di controllo (nessuno armato fino ai denti), abbiamo trovato un clima disteso rispetto alle altre volte anche ad Ain Doua.
Come già detto da altri, i traffici ci sono e ci saranno sempre, le varie oasi vivono sul contrabbando, vedi Rebiana, ma credo che il controllo dei libici sul loro vasto territorio sia molto migliore di quello operato dagli egiziani nella zona sud- ovest.
In un nostro giro al Gilf un paio d'anni fa io non ho incrociato anima viva e questo la dice lunga sulle possibilità per il banditismo di operare tranquillamente.
Ieri ho comunque scoperto nel corso di un TG che ci sono zone in Italia dove si può girare solo se scortati...
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Luciano