Caro G devo dirti che tutte le volte che scrivi fai nascere in me una voglia di risponderti che mi meraviglia data la mia scarsa dimestichezza con le parole e anche stavolta ci sei riuscito!
Tu sei una fonte di notizie non indifferente ma secondo me sei troppo drastico nelle tue parole.Non so bene se sia perchè non riesci ad esprimerti come vorresti o se lo pensi veramente (anche se propendo per la prima ipotesi)
Detto questo, sempre con la massima tranquillità e senza la minima verve polemica, credo sia difficile e anzi impossibile stabilire quale sia il mezzo migliore per vedere e/o conoscere i posti anche e specialmente nel Sahara.
Innanzi tutto ci sono le aspettative di ciascuno di noi, poi le disponibilità economiche poi ancora l'educazione ricevuta, il rispetto dell'ambiente e delle persone e chi più ne ha più ne metta.
Molti preferiscono vedere le pitture rupestri altri invece il tramonto su una duna: chi può dire chi ha ragione?
Altri ancora non hanno la patente altri invece ce l'hanno ma preferiscono non guidare e altri ancora come me preferiscono la sensazione di immensa libertà che da il guidare la propria macchina nelle dune.Ribadisco: nel pieno rispetto delle cose e delle persone.
Nella mia esperienza come accompagnatore di gruppi (che ho cessato tanto per chiarire che parlo non per interesse personale) ho avuto modo di vedere infiniti modo di approcciarsi al deserto eppure ognuno di questi raggiungeva il suo scopo.
Una volta abbiamo avuto un gruppo che è arrivato in aereo e poi ha proseguito con noi su macchine locali, altre volte siamo andati ognuno con le proprie macchine partendo da Genova.
Insomma io non mi atteggio a grande esperto ne di gps ne di navigazione satellitare ma ai miei "clienti" offrivo la mia esperienza che non era poca, mentre spesso le guide locali a cui facevamo riferimento non si dimostravano all'altezza.
Prendo atto (e sono contento) che adesso abbiano fatto corsi di Gps, di cartografia e quant'altro in modo da aumentare il margine di sicurezza ma ciò non toglie che per molti di noi, viaggiatori solitari, il viaggio comincia molto prima del momento di mettere le ruote sulla sabbia.
La ricerca di informazioni sulle piste, il tipo di difficoltà che incontreremo, le esperienze di amici passati prima di noi sono una parte integrante del viaggio.
E poi perchè abbandonare il mio giocattolino (che tale non è essendo un Toy
): le ore passate intorno al mio 80 fanno parte oramai della mia vita da pensionato: Vuoi mettere il piacere che si prova ad osservare un nuovo impianto elettrico per collegarci il frigorifero "fresco" acquisto?
Vorrei aggiungere inoltre che con le guide spesso si instaurano dei rapporti che travalicano la semplice prestazione d'opera. Alcuni li considero i miei AMICI (scritto apposta maiuscolo) arabi ed uno quasi un mio figlioccio (data la mia età me lo posso permettere)E spesso nello scambio di idee su argomenti di costume locale si riesce a fare passare un pensiero di speranza e di moderazione cosa di cui si sente tanto la necessità.
Sono fermamente convinto come questo si possa fare e l'abbia fatto benissimo senza passare per la cruna di un ago.
Saluto anch'io il nascere di nuove scelte "innovative e più coraggiose" in Algeria, se ne sentiva il bisogno ma da lì a stabilire che sia la soluzione migliore per viaggiare penso ne passi
Coincludo come te Comunque anche questa è una passione.
Marco
s.s.a (sempre senza astio)