Qualcuno ha esperienza di questo mezzo (pregi difetti modifiche da apportare)?
mi affascina molto, e ne ho trovato uno preparato da schieppati ad un prezzo interessante.
sulla sabbia come se la cava coi suoi 35q e i soli 72 cv?
E' vero che i semiassi sono fragili?
Conoscete qualche sito in cui si possano rintracciare ulteriori info.
Ciao

Da profano temo che con un tale rapporto peso/potenza basti un tratto di sabbia molle in pianura per essere in difficoltà... O no?

puoi chiedere a http://www.granderg.com da Stefano Pirola, grande conoscitore d'Africa e ricordo che gli ho visto ogni tanto in officina dei TP3 oppure guarda qualche info su http://forum.fuoristrada.it/messages/52254/150463.html o anche su http://perso.orange.fr/intertp3/

Facci sapere! E comunque...bella scelta....e sul fatto dei pochi cavalli...spesso un solo asino con tanti cavalli in più pregiudica il buon risultato!

[ 19 Luglio 2006: Messaggio editato da: Eugenio ]

X Cinghiale

L’ho visto in azione nel Rebiana nella Croisières des Sables con C. Galissian.
Fine anni 70 . Su sabbia arranca come un mulo , ma un Land benzina passo corto nuovo di trinca e scarica a volte faticavo a stargli dietro.

Vero è che allora mi mancava il manico ma è guidando questi mezzi che si impara a non rimanere mai a piedi . E’ il ritorno all’avventura pura.
Esiste un Libro pubblicato da Arthaud con lo stesso titolo con le foto e il racconto del viaggio. Lo si vede in passaggi diffcili affrontati in velocità.

Inoltre vi è una documentazione tecnica sulla preparazione dei mezzi usati -3 TPS Saviem che provvederò a recuperare a Tripoli a settembre assiem ad una copia del libro.

I guasti che ricordo più che altro riguardavano l’impianto elettrico. La modifica Schieppati aveva migliorato alcune carenze a scapito della robustezza del mezzo ( semiassi) .
Vi è pure un sito dedicato al TP3 . E in francese.

BYBYBGFCLY

Piccola precisazione:secondo il libro di Gallissian, i loro 5 TP3 avevano motori (benzina) da 78 cv, per 4 muovere le 4 T dei mezzi a pieno carico.........
Stefano Pirola,(Grand Erg-Lissone) da me intervistato a proposito di un TP3 che aveva in vendita camperizzato, lo giudicava adatto alle piste e non al fuori pista......
Nelle foto del libro di cui sopra si vede uno degli SM8 della spedizione Saviem (11 T., diesel 150 cv)affondare fino al mozzo proprio nell'erg rebiana (in una zona piana,di fech fech secondo la didascalia,probabilmente aiutato dalle gomme con disegno molto più da fango che da sabbia: anche un TP3 è fotografato insabbiato: non ci sono foto di TP3 fermi su dune.

Con un Saviem TP3 camperizzato ho attraversato due volte l'Algeria,scalando le dune di Admer e quelle di Amguid ,salendo l'Assekrem,attraversando la regione di Serenout ecc. All'epoca mio figlio aveva meno di 3 anni (oggi...18)Montavo le mitiche Michelin XS su cerchi in ferro dal peso spropositato.Il motore era il diesel,dalla potenza ridicola rispetto ai mostri con cui si gira oggi...Gli unici inconvenienti meccanici riguardavano l'impianto frenante,con pompa sdoppiata.Mai problemi di surriscaldamento,ma avevo fatto un upgrade al sistema.Certo che rispetto agli altri mezzi ero più lento,ma sono sempre passato,arrivavo più tardi,ma non dovevo allestire il campo.Ci voleva occhio e cuore per affrontare certi traversoni e per passare di "velocità" dove gli altri andavano in relax,però non ho mai rimpianto la scelta,anche perchè è servita a seminare in mio figlio i primi germi di questa insana passione.Il mio TP3 ha poi servito per anni un amico di viaggi che prima girava col "Leoncino"OM e fino a qualche anno fà era vivo e vegeto tra Padova e la zona del Tesino.Poi l'Emilio è passato ad un Def 110 Td300 e mi pare che il TP3 sia fermo.Ho diverse dia di quei giri,anche con mia moglie al volante,e vabbè che lei è mezzo tedesca,ma per far capire che il TP3 non era così ostico da guidare.Ponti e trasmissione erano davvero solidi,molto rumoroso dato che il motore è in cabina.Chissà,trapiantando una unità termica più moderna potrebbe ancora essere davvero valido e certo molto economico a patto di trovarne uno ancora integro

Ulteriori delucidazioni sulla Crosierès


La missione rivestiva all’epoca un’importanza e un fine rilevante (oggi ritornati di attualità) e per questo sono stati forniti al Galissian i mezzi reputati allora più idonei per lo scopo e non certo per andare solo per piste. Non vi era altresì intento pubblicitario per i TP3 in quanto questi mezzi non ne avevano bisogno essendo stata la produzione insufficiente a coprire la domanda.

I mezzi erano strettamente di serie (filtro aria escluso) ,molte delle critiche negative ascritte a questi mezzi sono infatti state causate da allestitori che volendo strafare, specie a esclusivi fini di ricavo commerciale hanno finito con alterarne le caratteristiche originali e indebolire la catena cinematica. Per quanto riguarda la fragilità dei semiassi vi è poi una valida spiegazione da parte dei tecnici costruttori a quei tempi molto osservata in Francia per mezzi adibiti ad usi speciali forse sfuggita ad uno dei chauffeurs della missione ,al quale benché fosse particolarmente edotto in questioni di tecniche di guida e di rapporti peso potenza (aveva compiti di avanscoperta) , si dice vada ascritta la distruzione di tre semiassi sui cinque in totale Senza contare i suoi capitomboli con la Yamaha 125 da ricognizione !!.

Non vi sono mezzi fermi sulla dune ? E quelli in cima ai cordoli di dune o in mezzo alle dune sui due paginoni centrali- (pp. 54-55 e 78-79)? Il libro si apre poi con una serie di foto sui vari tipi di terreno affrontati nei 7000 km di fuorispista.

BYBYBY GFCLY

La foto di copertina del volume "Trans-Asia" di Colin McElduff,volume 57 edito da Longanesi,mi pare anno 1976,ritrae proprio un Saviem TP3 in piena azione sulla sabbia.E' un mezzo camperizzato e piuttosto carico.Dello stesso autore era venduto assieme al testo suddetto anche il "Trans-Africa"
Ogni tanto riprendo in mano questi libri,in particolare"Sahara-guida al deserto" della Edizioni Futuro,che sono stati il mio supporto e fabbrica dei sogni per i primi viaggi sahariani.
Anche in "Sahara",a pag 67,sono citati i Saviem TP3,con riferimento particolare ai modelli SG2 ed SG3,soprannominati gli "indistruttibili".
Quasi quasi sento l'Emilio per progettare la rinascita del TP3 e magari lasciarlo di là dalla pozza,fuori dalle limitazioni burocratiche nostrane e pronto per nuove imprese...

Faresti bene Amguid.
Il turismo ecostenibile nel Sahara non è una cosa astratta.
Oltre che un investimento ,questi mezzi " storici" corrono ifatti il rischio di rimanare i soli a poter circolare a scopo turistico nel Sahara esenti da pesanti balzelli di vario genere.

BYBYBYB GFCLY

ma Alvise non aveva un TP3?
concordo con il fascino del mezzo, ma un iveco VM90 ex esercito mi pare più performante.... e forse più facile da trovare, non trovi?

[ 21 Luglio 2006: Messaggio editato da: marko ]