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#83355 - 03/11/08 11:05 AM
Re: censimento relitti aerei
[Re: l.a.leoni]
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Anonymous
Unregistered
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Più che discutere su dispersivi calcoli di consumi e calorie sarebbe utile sapere che fine ha fatto. Dal 1996 ad ogni sono trascorsi appena dieci anni e non vi è bisogno “ forse “ di andare per polverosi archivi e antiche memorie . Questa documentazione fotografica portata dal Vince , chiude alcune porte e ne apre altre certamente più importanti sulla storia ultima destino di questo SM79. GRZ. Vince x collaborazione .
BYBYBYBYB GFCLY
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#83370 - 03/11/08 02:15 PM
Re: censimento relitti aerei
[Re: raskebir]
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Senior
Registered: 08/26/02
Posts: 1399
Loc: milano
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Un'intero motore come souvenir mi sembra esagerato. Dopo averlo smontato e portato al campo cose potevano farne? lo spiega nel link: i meccanici volevano "carpirne i segreti": in effetti se uno fa il meccanico "terrestre" uno "stellare" quando gli ricapita? Chapeaux per la passione per il proprio mestiere!
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Z.C.50
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#83378 - 03/11/08 02:48 PM
Re: censimento relitti aerei
[Re: l.a.leoni]
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Senior
Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
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GFGLY, lascio ad altri giudicare se sono più dispersive le battute scherzose mie e di Lone o i tuoi discorsi seri.
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raskebir L.R.Def 90 200 TDI "Jamais Contente" L.R.Def 110 Puma "Desert Queen" Toy L.C.125 Autom.
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#83380 - 03/11/08 03:20 PM
Re: censimento relitti aerei
[Re: l.a.leoni]
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Anonymous
Unregistered
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Nessun problema Ras c’ e posto per tutti ma come vedi sopra c’è qualcun altro che pure scherzando dice cose serie , speriamo ve ne siano altri altrettanto scherzosi!!. BYBYBYBYB GFCLY
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#83397 - 03/11/08 07:14 PM
Re: censimento relitti aerei
[Re: ]
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Junior Member
Registered: 10/21/02
Posts: 6
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Sempre meglio di chi riempie il forum di ridicolaggini incomprensibili spacciandole per cose serie.
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#83421 - 03/11/08 11:20 PM
Re: censimento relitti aerei
[Re: Robby]
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Senior
Registered: 12/12/01
Posts: 4861
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....non riesco più ad entrare dal mio pc nel forum di sahara. ho provato in tutti modi, ma invano...
Punto della situazione sul relitto del SM 79 in Libia:
1) sulla storia dell'equipaggio esistono vari articoli, libri e racconti. Il libro citato nel forum è una racconto lungo immaginario senza nessuna base tecnica e scinetifica; idem per il racconto che si trova in internet su oscar cimolini nato a trieste, ma in realtà residnete a roma da molto tempo. il racconto di franco pagliano (il libro di mursia è del 1964 ed è introvabile) è il più tecnicamente e scientificamente attendibile ed è basato su ricerche storiche ufficiali e testimonianze dei tecnici che ritrovarno il relitto nel 1960.
2) a breve mi arriveranno altri documenti dell'epoca del ritrovamento del relitto con tanto di foto e elenco dei reperti, etc. I "ritrovamenti" successivi testimoniano l'opera di spoliazione del relitto già parzialmente spogliato prima del 1960 come si vede dal filmato e dalle foto.
3) negli uffici dell'aeronautica militare esistono documenti ufficiali non solo sull'equipaggio e la carriera dei militari, ma anche il "percorso" dei cimeli trovati nel 1960 e (novità di poco tempo fa!) anche dopo quella data: le carte in mio possesso parlano chiaro. Ovviamente chi ha depredato il relitto e conosce la fine dei materiale sarebbe bene che parlasse, ma fino ad oggi tutti hanno tenuto la bocca chiusa (tutti ma non tutti, attenzione!).
4) sulle cause dell'atterraggio forzato il filmato e le foto del 1960 e successive chiariscono molte cose. Ad esempio (ovviamente poichè un volo mplanato di quel bestione avrebbe avuito effeatti ben più devastanti) l'aereo è atterrato con i motori in moto, carrelli estratti e flap fuori. L'equipaggio, stando alle condizioni dei resti trovati, potrebbe aver subito alcune fratture ma gli uomini erano di certo tutti vivi. Sulla fine della radio (si sa dove è mandata a finire) non si sa se era funzionante, ma il filmato e le foto evidenziano che ci sono dei fori in prossimità della "gobba" con evidenti tracce di lamiera che va verso l'esterno, sia sul lato destro che sinistro: questo, ipotizza un comandante di SM 79 che ho sentito, l'entrata da proiettili antiaerei sparati dalle navi bombardate e che hanno rotto la radio (era sistemata dietro al posto del secondo pilota) mettendola fuori uso. Questo testimonia la mancanza di messaggio radio di s.o.s. e di aver potuto seguire il radiofaro di Bengasi o quello, più debole, di Cufra o di Giarabub. La rotta di ritorno è stata fatta con bussola, orologio, stelle e sestante. Ovviamente parliamo di ipotesi. Altri fori si vedono sull'ala sinistra con fori che portano la lamiera verso l'esterno.
5) l'equipaggio era arrivato alle 13 da Catania a Bengasi e alle 17 è partito per l'azione di bombardamento. In una lettera alla famiglia del Romanini (Parma) da parte di un pilota si afferma che l'aereo MM 23881 del cap. Cimolini era stata evidenziata una avaria. Di quale avaria non si dice nel dettaglio, ma questa potrebbe aver compromesso il volo di rientro alla base. Quella notte, lo dicono i bollettini meteo, c'era vento da sud-est e quel vento ha di certo messo alla deriva l'SM 79 sud-sud-est da Bengasi e lo ha portato a 900 chilometri dalla costa: quando l'aereo è atterrato, forse, l'equipaggio pensava di essere ancora sul mare (!)
6) Si vede chiaramente nel filmato che il seggiolini di destra è stato portato fuori dell'aereo (idem per una delle quattro mitraglie di cui disponeva l'SM 79 278-3; esiste foto dell'aereo a Catania con la colorazione terrestre e con la colorazione antisabbia) forse per fare stare seduto uno degli avieri feritosi durante il bombardamento o durante l'atterraggio. Forse l'aereo è stato spogliato da pedroni del desrto che hanno poi abbandonato i resti lì accanto, spaventati da qualcuno che li ha fatti desistere.
7) chi ha visto l'aereo nel 1960 parla di carte sotto la sabbia, interni pressochè intatti, motori accanto ai castelli motori; nel filmato si vede un guanto e altri oggetti. Con poco avremmo potuto portare a casa il relitto dei nostri cinque ragazzi e ristrutturalo per esporlo in un museo come il B24 americano. Invece i due SM 79 in Italia (Vigna di Valle e Trento; una fusoliera è a Pisa) ci arrivano dai 4 aerei ceduti al Libano nel 1946 e utilizzati per trasporto merci e posta (uno andò distrutto in un atterraggio; gli altri 3, dopo aver svolto egregiamente il loro lavoro per anni, furono messi ai bordi dell'aeroporto di Beirut negli anni Sessanta)
Grazie per l'attenzione che avete dedicato alla trasmissione e annuncio fin da ora che presenterò altri documenti e testimonianze in una prossima puntata.Intanto sarebbe bene che chi ha foto, documenti, testimonianze, etc. li porti a conoscenza del forum: forse lo dobbiamo ai cinque ragazzi che in un una notte di aprile del 1941 trovarono riparo per l'eternità fra le dune del Sahara.
Grazie,
Sandro Rinaldini
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#83530 - 03/13/08 04:24 PM
Re: censimento relitti aerei
[Re: l.a.leoni]
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Anonymous
Unregistered
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Riflettendo sul punto fatto ritengo che sarebbe molto singolare e raro che un pilota decida di ammarare con i carrelli fuori e i motori in moto, specie a elica e ove ancora funzionati . L’effetto del carrello sulla superficie del mare ,come pure quello delle eliche in moto, è simile a quello provocato dei remi che con la velocità al momento dell’impatto farebbe infilare muso del velivolo in acqua o quanto meno capottarlo. Chi è costretto a questa emergenza cerca di scivolare il più dolcemente possibile . Ho chiesto pareri di piloti che suffragano quanto sopra , specie per velivoli ad ala bassa come l’SM75. E da ritenere quindi che chi era ai comandi ben sapeva che sotto vi era il suolo. Giova ricordare che in caso analoghi , (come avvenne proprio per il Lady ) gli equipaggi preferivano paracadutarsi con il salvagente quando certi di trovarsi sul mare dopo aver buttato il canotto che l’ SM 75 aveva in dotazione.
Dato che una buona parte della documentazione agli atti del Ministero dell’aeronautica relativa al ritrovamento del velivolo è pure disponibile in altri ministeri e similari in quanto originata dalle comuni comunicazioni intercorse fra Benghasi e i ministeri coinvolti e, considerato anche che una buona parte del velivolo è con molta certezza già in territorio nazionale , potrebbe essere presa in considerazione la realizzazione di dedicare uno spazio in un museo dedicato all’aviazione , come quello di Vigna di Valle dove portare quanto più parti e documentazione fotografica oggi recuperabile nell’ambito di una azione possibilmente sponsorizzata , oppure tentare la realizzazione di un film , non importa se poco fedele al 100% ,sulla vicenda .
Dico questo in risposta a chi parla di ridicolaggine , mitomania ed alto non certo per spirito di polemica in quanto la Libia (e altri paesi dell’Area Meda) ha fatto e , continua a far parte del mio quotidiano e decennale lavoro di esperto , volente o nolente e quindi vengo sempre informato su tutte le tematiche del Paese, come può essere quella odierna sulla ‘avvenuta importazione di 5000 4x4 usati in barba alle vigenti disposizioni o di documentazione che ha, ad esempio , buona attinenza con l’argomento del 3T sul SM 75. Appena due mesi fa ho preso visione qui in Italia , della proposta con relativo copione per un film sul Lady Be Good ( un pò romanzata sullo stile del paziente Inglese) avanzata d un nostro regista alle autorità libiche e dove vi è l’ apporto di alcuni appassionati di Sahara e di storie di aerei con relativi Forum: Anzicchè creare falsi allarmismi che potrebbero anche portare alcuni a disfarsi di parti., quelle di sopra potrebbero essere strade ambedue percorribili per ricordare ad una più ampia platea la nostra storia in Libia assieme alla memoria di 5 dei tanti nostri altri aviatori che hanno trovato riposo eterno fra le dune del Sahara libico tirati giù da caccia e contraerea nemica. Sono queste proposte del tipo normalmente presentate oggi in ambiti di incontri BtoB dove B sta per business e dove assieme alla cultura si cerca di fare affari e dove la concorrenza è alta e le conoscenze specifiche vengono valorizzate al meglio sia in ambito nazionale che internazionale. In quest’ambito è anche più agevole trovare sponsorizzazione pubbliche e/o private.
E da scartare totalmente invece l’ipotesi che con poco ( denaro od altro) si sarebbe potuto portare in Italia il relitto del SM 75 in via ufficiale . Già all’epoca del rinvenimento vigeva una normativa locale che ricalcava una del precedente governatorato inglese Libia che vietava l’export di rottami storici o meno, oltre a contenere altre precise direttive e forme di controllo , di cui erano ben erano al corrente tutte le compagnie che operavano nel deserto e che non è il caso di riportare quantunque queste rivestano una certa importanza sulla fine del relitto e sua spoliazione.
BYBYBYBYB GFCLY
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#83664 - 03/17/08 07:24 PM
Re: Censimento relitti aerei
[Re: raskebir]
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Registered: 01/13/02
Posts: 395
Loc: Bedizzole (Brescia)
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A proposito di Saint-Exupery: tempo fa era uscita la notizia del ritrovamento nel mediterraneo del suo P.38 Lightning, ricordo che il pilota era scomparso durante una missione di ricognizione, si diceva anche che si fosse tolto la vita in quanto colpito da male incurabile, leggo che l'esame del relitto non ha rilevato ne' deformazioni di eliche ne' fori di proiettile, per cui il mistero rimane....
PILOTA TEDESCO: HO UCCISO AUTORE DE 'IL PICCOLO PRINCIPE Fonte
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Paolone
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#83667 - 03/17/08 09:59 PM
Re: Censimento relitti aerei
[Re: Paolone]
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Senior
Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
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La notizia viene dal quotidiano francese 'La Provence', che il 15 marzo ha recensito un libro scritto dal sommozzatore Luc Vanrell e dal giornalista Jacques Pradell: "Saint Exupery, l'ultimo segreto".
Ecco il testo dell'articolo:
<<L’inchiesta. Un motore come unico indizio.
Come ha fatto Luc Vanrell a ritrovare Horst Rippert ? Nel 2000, è lui che aveva ritrovato i rottami del Lightning a circa 80 metri di profondità, ai piedi dell’isola di Riou. Ripescati dalla Comex, furono identificati grazie ad un numero di serie nell’aprile 2004. Cosa strana: vicino ai suoi pezzi di lamiera sparsi, Luc aveva ritrovato un motore V12. Come quello del Lightning dello scrittore/aviatore. Ma questo apparteneva ad un Messerschmitt Bf 109.
Di qui l’ipotesi di una collisione fra un cacciatore tedesco e l’autore del Pilota da guerra. Riportato in superficie nel 2006, il motore è stato inviato in Germania per l’identificazione. È Lino von Gartzen, un giovane aristocratico bavarese, fondatore d’un associazione di ricerca di aerei perduti durante la guerra, che se ne è fatto carico.
Dopo molti mesi di ricerche, egli ha raggiunto la certezza che questo motore apparteneva all’aereo che pilotava il principe Alexis, furst(principe) von Bentheim und Steinfurt, abbattuto il 2 dicembre 1943 da un cacciatore americano che proteggeva i pesanti bombardieri incaricati di distruggere la base dei sommergibili di Marsiglia. Egli aveva così la prova che Saint-Ex non era morto in una collisione aerea.
In Baviera, Lino ritroverà facilmente Christian, il fratello cadetto di Alexis von Bentheim, che ereditò il titolo di furst (principe) alla morte di suo fratello. I von Bentheim und Steinfurt sono in effetti una delle più vecchie e rispettate famiglie regnanti di Germania. E il loro nome è un formidabile passaporto per aprire le porte ai ricordi dei piloti sopravvissuti del Jgr.200, a cui apparteneva Alexis.
Cinque furono identificati, tutti suscettibili d’essere stati impiegati in Provenza nell’estate del ’44. Lino von Gartzen li ha contattati uno ad uno. Fino a Horst Rippert, che gli rilasciò al telefono “Potete smettere di cercare, sono io che ho abbattuto Exupery”. L’indomani, egli era da lui.
Hervé Vaudoit>>
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raskebir L.R.Def 90 200 TDI "Jamais Contente" L.R.Def 110 Puma "Desert Queen" Toy L.C.125 Autom.
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