documento originale
DESERT INFO CH TRADUZIONE:
Esenzione di coscienza dei Moujahidines sulla sorte dei due ostaggi austriaci
Per la terza volta l’ultimatum dato dai Moujahidines allo stato austriaco riguardante i due ostaggi è scaduto ,allora, questo stato ha dato prova d'incuranza e d'assenza di preoccupazione riguardo ai suoi cittadini.
Questo,malgrado la flessibilità dei Moujahidines (nelle loro domande legittime )e la nostra offerta di preziose opportunità,per preservare la vita degli ostaggi.
L'Austria si è anche permessa di ingannare il mondo nelle sue dichiarazioni mediatiche presentando le condizioni dei Moujahidines come impossibili da realizzare. Per rivelare quest'inganno, di chiarire le cose all'opinione pubblica ed liberare la(nostra) coscienza, chiariamo ciò che segue:
1)Dopo l’ultima scadenza i Moujahidines hanno fatto delle concessioni ritornando sulle loro richieste (condizioni)iniziali e riguardo le quali l'Austria affermava che esse erano fuori dalla sua capacità d'azione. I Moujahidines hanno allora formulato nuove condizioni legittime:
liberare un fratello musulmano e sua moglie che subiscono ingiustamente la tortura ed abusi nelle “guantanamo” austriaca e cessare il loro simbolico contributo militare in Afganistan concretizzato dalla presenza di quattro ufficiali. Ogni persona dotata di ragione può capire che queste nuove condizioni sono molto realistiche e rientrano in pieno nelle capacità dell'Austria.
Tuttavia, Peter Launsky, il portavoce del ministero austriaco degli affari esteri, continua a mentire in una dichiarazione ad un giornale algerino sostenendo che i Moujahidines oltre alle loro condizioni iniziali hanno aggiunto nuove condizioni.
Questo inganno calcolato dell'opinione pubblica è un tentativo di togliere dal l'imbarazzo nel quale si trova il suo Stato che tanto aveva avanzato scuse sulle prime condizioni,che erano fuori delle sua capacità e fuori dal contesto delle sue responsabilità!
Ecco dunque delle nuove condizioni che rientrano completamente sotto la sua responsabilità e che riveleranno al mondo intero il grado di credibilità di questo stato nella sua pretesa di prendersi cura della vita i suoi cittadini.
2) La nostra domanda di liberazione del fratello e della sorella musulmani detenuti in Austria non significa obbligatoriamente un legame possibile da parte loro con una qualunque organizzazione della jihad, come invece pretendeva l'Austria nelle sue accuse nei confronti del fratello e della sorella
. Questa domanda parte piuttosto di principi dogmatici e legali, nel quadro dei nostri scopi generali che sono l'assistenza ai musulmani oppressi e la difesa del loro onore e dei loro diritti ridicolizzati.
Noi siamo dei predicatori di verità, di giustizia e di liberazione, noi doniamo le nostre persone e il nostro sangue, sacrifichiamo ciò che c'è più di caro per togliere l'oppressione che tocca ogni musulmano in oriente ed in occidente, nonostante le distanze che ci possono separare(“noi musulmani”) e (anche se) divergiamo su certi mezzi ed obiettivi.
Diciamo al governo austriaco: abbiamo appreso delle quantità di torture alle quali sono stati sottoposti questi due prigionieri in occasione della incarcérazione ed in particolare il fatto che siete stati responsabili dell’ aborto della donna che ha perso il suo bambino...
Dove sono dunque questi diritti dell'uomo di cui parlate? Dove è il buono trattamento di questi due prigionieri musulmani deboli? Quale differenza tra il vostro trattamento dei prigionieri ed il nostro! .
3) Le voci di alcune figure islamiche ed alcune dei nostri fratelli musulmani in Austria non hanno cessato d’elevarsi per richiedere la liberazione dei due ostaggi mentre nessuna lacrima è stata versata per i nostri fratelli della guantanamo austriaca. Infatti, non abbiamo né inteso le voci di queste “parti” appellarsi per la liberazione di torturati oppressi nelle prigioni austriache né di svelare le palesi violazioni del diritto di un marito musulmano per il quale delle accuse fittizie sono state inventate.
A nostra volta, ci appelliamo dunque a queste vibranti voci, in nome della fratellanza islamica ed in nome dell'assistenza da musulmano a musulmano, a farsi intendere ed a fare pressione sull'Austria per chiederle di soddisfare le nuove condizioni dei Moujahidines che si traducono nel la liberazione dei due prigionieri musulmani oppressi.
4) I Moujahidines sono stati così flessibili (hanno proceduto così) con l'Austria soltanto in ragione della sua poca ostilità riguardo all'islam ed i musulmani. Se gli ostaggi fossero stati di un'altra nazionalità, sarebbe stata una cosa diversa.
Ciò nonostante, ricordiamo alla nostra Comunità Islamica che l'Austria, dalle sue dichiarazioni ufficiali, contribuisce ancora all'occupazione dell'Afganistan con quattro ufficiali.
Perché l'Austria ha fatto coalizione con la banda di criminali che ha invaso una terra d'islam?
Cosa ha fatto l’indifeso popolo afgano musulmano all'Austria perché invii quattro ufficiali per partecipare all'occupazione del suo paese e ridicolizzare la sua religione, la sua terra ed il suo onore?
Auspichiamo che l'Austria non insulti gli intelletti sostenendo che i suoi ufficiali sono laggiù per uno scopo umanitario!
I musulmani hanno sperimentato il tormento dei massacri e della distruzione delle azioni "umanitarie" della coalizione crociata in Afganistan ed in Iraq... come abbiamo visto le azioni che mirano a propagare il liberalismo e la cattiva democrazia americana .
Per finire, diciamo:
Noi siamo esonerati, abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili ma appare che l'Austria non è stata seria nella sua pretesa di proteggere la vita dei suoi cittadini.
Dal momento che le condizioni gli sono giunte già da un po'di tempo, questo Stato è considerato completamente responsabile della vita degli ostaggi e della loro sorte ,incerta.