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#85579 - 06/11/08 07:36 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: raskebir]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Dai forum tedeschi:

I malcapitati sono stati sequestrati nei pressi di Douz da sedicenti integralisti.

Trasferiti in zona imprecisata mnel centro ovest tunisino.

Da qui, con la comlicità della gendarmeria algerina, spostati (attrverso l'Algeria) nel nord del Mali.

Un secondo gruppo di malavitosi, comperano i sequestarati per richiedere un cospiquo riscatto.

E' chiaro che questi ultimi non mollano finchè non rienteano delle 'spese'....
Ora cerco il testo in tedesco


Möglicher Verlauf der Entführung

09.02 - Abfahrt mit Fähre in Genua
10.02 - Ankunft in Tunis
13.02 - Ebner holt 300 Euro am Geldautomaten in Gafsa
14.02 - Entführte geben Postkarte in Kebili auf
18.02 - Ebner telefoniert mit seinem Sohn Bernhard um 15:34 von Matmata(?)
22.02 - Ebner und Kloiber durch die Gruppe katiba al-fath al-moubine in die Region von Tebessa und Oued Souf entführt*
24.02 - Entführte wurden der Gruppe katiba Tarik Ibn Ziad ohne Zweifel in Libyen übergeben*
26.02 - Entführte sind in der Region von Kidal, Mali*
10.03 - GSPC/QJMI bestätigt Enführung auf der Webseite von Ax-Exxxxxx
Corso possibile il rapimento

09.02, partenza con traghetto a Genova
10.02, arrivo in Tunis,
13.02, Ebner va a prendere 300 euro allo sportello bancomat in Gafsa
14.02, ha rapito spediscono cartolina in Kebili
18.02, Ebner telefona a Bernhard a suo figlio intorno a 15:34 di Matmata (?)
22.02, Ebner e Kloiber attraverso il gruppo katiba al-fath al-moubine nella regione di Tebessa ed Oued Souf rapisce *
24.02, ha rapito sono stati consegnati al gruppo di Tarik Ibn Ziad katiba senza dubbi in Libia *
26.02, ha rapito sono nella regione di Kidal, il Mali *
10.03, GSPC/QJMI conferma Enführung sul sito Web di Ax-Exxxxxx


1, governo malische manda a chiamare 200 soldati Kidal
2, zona di ritirata del GSPC/QJMI, grande cerchio,
3, secondo fonte militare anonima agguato 10 km a nord di Abeibara, perdite pesanti,
4, i ribelli di Tuareg-Allianz aprono i fuochi sull'aeroplano C-130 dell'armata di U.S.; dopo un atterraggio di emergenza, Ibrahim Ag Bahanga cattura 33 soldati vicino a Tinzaouatène










Das nicht-Gesagte
einer programmierten Entführung

A - Der Geiselnahme fand in Tunesien in Süd-Matmata statt, was Tunis immer bestritt.

B - Tunesien hat mit der Suche im Land und von der Luft ab 27 Februar begonnen. Die algerische Armee hat der verdächtige Bewegungen entlang der Grenze wahrgenommen, wo 100 Polizisten und Hubschrauber eingesetzt waren ohne die geringst Spur der Touristen zu finden.

C - Der Weg der Geiseln im 4X4, führte entlang der algerisch-tunesischen, dann der algerisch-lybischen Grenze bevor der Tschad erreicht wurde.

D - Die Aufnahmen, die von der Gspc - AQMI, welche die Touristen im Tuareg-Stil verkleidet zeigen, wurden im Tschad gefilmt. Ein einfacher Vergleich mit den Fotos, welche die Truppen von El Para 2003 im Tibesti zeigen, reicht um die Zweifel auszuräumen.

E - Es scheint, dass sich die Entführer von den Geiseln getrennt haben, und es ist Tatsache, dass es drei getrennte Gruppen gibt: Entführer, Geiselnehmer und Verhandlungsführer. Die Ersten sind zwischen Mali und Niger, im "Niemandsland" des Sahel, die Zweiten in den Händen von Bewaffneten im Tschad und die letzten in Mali. Dies alles macht Al-Qaida um einen Überraschungscoup der Armee zu vermeiden.

F - Der Tschad ist derzeit das einzige Land, in dem die lokalen Behörden nicht außerhalb der Hauptstadt Ndjaména reagieren können, die umgeben ist durch die Rebellen und von allen Seiten geschützt wird durch die französischen Truppen in einem Ausmaß, dessen Flutwelle Idris Déby, dessen Fundament in seinen Grundfesten durch die Intervention von Paris, beinahe die Macht gekostet hat.

G - Die erste Forderung nach Lösegeld wurde von der AQMI nach Verhandlungen aufgegeben, um nicht den Anschein von "Piraterie" bei der Geiselnahme zu erwecken. Diese "politische Neuorientierung" stammt von Ayman al-Zawahiri.

H - Der Sahel wurde in dieser Zeit der Schauplatz einer Konkurrenz aus westlichen Geheimdiensten: CIA, Mossad, der aus Mauretanien, DGSE, der deutsche Bundesnachrichtendienst, Österreich, Mali, Nigeria und Libyen wollen den Wechsel. Wien wurde häufig in die Irre geführt und dennoch hat Anton Prohashka, dass er den falschen Spuren von Anfang an nicht gefolgt ist.

I - Den zwei Geiseln geht es heute gut. Die Entführer, oder diejenigen, die sie als Subunternehmer festhalten, erhalten einen Ehrenpreis für die Fütterung und Pflege. Die Frau trägt das hidjab und einem großen blauen Schleier. Der Mann eine ähnliche wie die Entführer, gandoura Hemd und umfassendere Farbe: grau. Die beiden verbringen Ihre Zeit den Koran zu lesen. Diese Details sind nachprüfbar auf den Webseiten der Nähe von AQMI.

J - AQMI scheint die beiden Geiseln zu geringeren Kosten und geringerem Risiko freilassen zu wollen, für eine "Geste" oder symbolische Politik Wiens. Das Ultimatum viermal verschoben beweist das. Aber es gibt noch immer Risiken in diesen Fall …

Questo non-dice
un rapimento programmato

Per a cui Geiselnahme ha trovato in Tunisia in Süd-Matmata invece di, cosa ha contestato sempre Tunis.

B - la Tunisia ha iniziato con la ricerca nello stato e dell'aria dal 27 febbraio. L'armata algerina ha percepito i movimenti sospetti minimo lungo il confine, dove 100 poliziotti ed elicotteri erano introdotti, senza quello traccia dei turisti trovare.

C - la via degli ostaggi nel 4X4, ha condotto lungo l'algerino-tunisino, poi il confine algerisch-lybischen prima che il Ciad sia stato raggiunto.

D - le accettazioni, che indicano del Gspc, AQMI, che i turisti rivestono nel Tuareg-Stil, sono stati filmati nel Ciad. Un paragone semplice con le foto, che le truppe di El paracadutista 2003 nel Tibesti indicano, basta da sgomberare intorno ai dubbi.

E - Es sembra, che i rapitori degli ostaggi l'hanno separatamente, e è fatto che ci siano tre gruppi separati: Rapitore, sequestratore e negoziatore. Il primi sono tra il Mali ed il Niger, nella "terra di nessuno" di Sahel, che secondi nelle mani di armato nel Ciad e gli ultimi in Mali. Questo di tutto fa evitare Al-Qaida intorno ad un colpo di sorpresa dell'armata.

F - il Ciad è ora l'unico stato, in cui le autorità locali non possono reagire fuori della capitale Ndjaména, che è circondato attraverso i ribelli e di tutti i lati è protetto dalle truppe francesi in una misura, che onda di marea Idris Déby, che fondamenta nelle sue feste di motivo attraverso l'intervento di Parigi, quasi il potere è costato.

SOL, la prima richiesta dopo riscatto è stata spedita dall'AQMI dopo trattative per dare non l'impressione di "pirateria" al Geiselnahme. Questo "nuovo orientamento politico" discende al-Zawahiri di Ayman.


SOURCE

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#85583 - 06/11/08 08:08 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
E per quest'anno, visto anche le buone notizie di GFLCY, me ne andrò in Egitto....

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#85930 - 07/04/08 01:24 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: giovanni]
ugo Offline
Member

Registered: 01/15/04
Posts: 94
Loc: Milano
ormai sono passati quasi sei mesi e nulla si sa in merito ai due austriaci. Mi domando se tutto questo silenzio (carta stampata, Tv, siti internet, forum vari ecc) sia poi cosi utile ...
_________________________
Ciao e bonne route

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#85931 - 07/04/08 01:34 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: ugo]
Lone Land Offline


Senior

Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
Penso proprio di si, visto che sembra sia voluto dalle autorità...
Lo scopo delle azioni terroristiche è il suscitare scalpore. Negarglielo significa spuntare quest'arma...
_________________________
Lone Land
(the Lone Rover)

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#85932 - 07/04/08 03:01 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: Lone Land]
ugo Offline
Member

Registered: 01/15/04
Posts: 94
Loc: Milano
mah ... il fatto che il silenzio sia voluto dalle Autorità (quali ? Maliane, dove sembrano detenuti ? Austriache, forse in subordine a quella Maliana ? Altre ? magari per non creare il panico nel settore turistico ? ) non è di per se un motivo valido.
Gli interessi degli Stati coinvolti e quelli dei sequestrati potrebbero non coincidere, almeno non completamente.
Penso ad esempio alla recente liberazione delle Betancourt per la quale la detenzione della stessa è sempre stata tenuta ben viva nella memoria e all'attenzione dell'opinione pubblica.
Sul fatto che lo scopo delle azioni terrostiche in generale sia quello da te indicato sono della tua stessa opinione, ma nel caso di un sequestro come questo (e come il precedente del 2003 in Algeria) credo che il fine sia più economico che mediatico. Sopratutto se i due fossero stati "rivenduti" ad un altro gruppo, non per forza di matrice terrorista ma magari solo banditesca.


Edited by ugo (07/04/08 05:07 PM)
_________________________
Ciao e bonne route

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#86310 - 08/07/08 08:53 AM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: ugo]
Lorenzo_90 Offline
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Registered: 05/22/03
Posts: 391
Loc: Treviso
... più nulla?

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#86312 - 08/07/08 12:09 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: Lorenzo_90]
Pierluigi Offline
Senior

Registered: 01/25/04
Posts: 207
Loc: Bologna
questo l'articolo più recente che ho trovato sul web

http://g1.globo.com/Noticias/Mundo/0,,MU...+NEGOCIACO.html

non dice molto, solo che i parenti sperano in una "ripresa" dei negoziati, il figlio ha parlato con Wolfgang Ebner ad inizio luglio e non c'erano novità...

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#86578 - 09/02/08 04:23 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: Pierluigi]
Pierluigi Offline
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Registered: 01/25/04
Posts: 207
Loc: Bologna

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#86600 - 09/03/08 09:53 AM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: marko]
Anonymous
Unregistered


Notizie sui passi finora compiuti per venire a capo del sequestro dei 2 viaggiatori austriaci continuano ad essere disponibili in rete specie nei siti francesi dove in uno è stato creato un sito per sollecitare l’attenzione e tedeschi dove non è si è fatto neppure mistero del paventato tragico finale in concomitanza degli europei di calcio, informazione che da noi non ha incontrato nessun risalto . Le ultime news di agenzie riportano infatti del perdurare di una difficile situazione di stallo nelle trattative e del cattivo stato di salute di un ostaggio, mentre la stessa stampa maghrebina non manca di rilasciare importanti riflessioni su questa nuova strategia adottata dai rapitori e sulle sue ripercussioni sulla politica del controllo e dello sviluppo del turismo nel Sahara.

Per quanto concerne l’azione dei media austriaci , coinvolti + da vicino ma, anche quelli tedeschi che hanno tenuto a ricordare la tragica fine di Micaela Spitzer deceduta per i lunghi tempi del suo sequestro nel 2003 e la lunga fila di sequestri a seguire , questa non menziona alcun silenzio stampa non perde anzi occasione per tenere alta l’attenzione sulla vicenda; purtroppo per via di diversi precedenti che hanno coinvolto le autorità di questi due stati con relativi cittadini incappati in analoghi frangenti, questi episodi non destano più l’originario e vivo scalpore nell’opinione pubblica che ora è sufficientemente “informata” e con pareri sempre più chiari e condivisi sui vari rischi e responsabilità che simili avvenimenti comportano.

D’altra canto nei forum sahariani e d’avventura estrema , secondo una tendenza piuttosto comune che ne caratterizza buona parte, una simile notizia non è certo di “quelle” da mettere o tenere sotto i riflettori, tanto più che il sequestro sembra sia avvenuto in circostanze poco rispettose delle regole in vigore , assenza (o elusione ?) della guida e per di più in un paese ad alto flusso per il turismo sahariano quale è la Tunisia, fatto il primo che avrebbe facilitato il sequestro e ostacolato le ricerche subito intraprese. I grossi T.O ed operatori del settore che ben sanno come evitare simili problemi non hanno neppure loro interesse a muoversi contro pro o contro una “sensibilizzazione” di questi episodi, in quanto il grosso del pubblico non è in gradi fare opportuni distinguo fra turismo e viaggiatori , facendo erba di tutto un fascio, la vicenda dei due malcapitati austriaci trova quindi scarsa copertura e audience e non fa “ notizia” neppure in quegli ambienti che invece potrebbero portare , se non solidarietà, almeno una voce “ alleata” e di supporto ai fini di contribuire con costruttivi consigli alla sicurezza dei viaggiatori .
In caso di ostaggi “ anonimi” come in questo caso senza un minimo di evidenza mediatica necessaria a tenere viva l’attenzione sul fatto, altro non che resta per sensibilizzare l’opinione pubblica che l’operato che parenti ed amici dei malcapitati “riescono “ad attivare, e l’impegno dei funzionari adetti, oggi poca cosa nel quotidiano “notiziario “ dei rapimenti che avvengono ovunque nel mondo .

Quest’ultimo sequestro “ dimenticato” ormai da 7 mesi è di forte rilevanza perché ribadisce ancora un volta , oltre alla facilità in cui si può incorrere in tali disgrazie, l’estrema delicatezza degli interventi pur possibili, nonché gli alti costi da sostenere e gli intensi sforzi politico - diplomatici sempre più complicati per venirne fuori specie nel caso che Al Quaeda dovesse risultare primariamente implicato, ( è sempre meno dato per certo) ma soprattutto un crescente disinteresse sul problema dei sequestri nel Sahara e in altre zone a rischio e sulle relative cause.
Un fenomeno la cui rilevanza in contrapposizione alla sua crescita, viene sempre meno recepito dai media e dall’opinione pubblica che tende a trascurarlo e a prendere i sequestri quasi come notizie di routine, similmente a quanto avviene di frequente nello Yemen e nel Corno d’Africa dove il numero dei turisti cresce con il crescere dei sequestri lampo, nonostante alcuni di questi si siano conclusi tragicamente. In poche parole ci si sta lentamente facendo l’abitudine, e questo fatto sta cambiando radicalmente la sostanza del problema dei sequestri di turisti e viaggiatori che tende a levitare in quanto i rapitori riescono a trarne vantaggio e miglior uso per i loro scopi che sono diversi e variabili ma soprattutto a sottovalutarlo .

Trova quindi poca attendibilità l’ipotesi di ignorare deliberatamente la portata dei sequestri non solo nel Sahara ma altrove ai fini di non dare risalto mediatico all’azione dei rapitori, quanto piuttosto appare sempre più evidente il disinteresse dei media nel seguire la cronaca di tali sequestri con la prospettiva di darla unicamente in pasto alla possibilità di venire strumentalizzata o travisata. Certo vi è poco da dire e poco si può fare in simili casi ma portare silenzio ad un silenzio che già copre un fenomeno sempre più diffuso non solo non aiuta il futuro del viaggio sahariano ma , nel sottacere o nel ignorare il messaggio che questi sequestri ed attentati implicano , il risultato ultimo finisce col portare + acqua ai mulini dei rapitori.

A farne testo è la stessa Dakar dove la corsa non è partita quest’anno solo per il paventato timore di sequestri. raggiungendo però in termini mediatici un risultato ancor più vivo ed ampio che se la gara fosse partita . Se il pericolo paventato fosse realmente avvenuto pochi media avrebbero rimarcato o enfatizzato un fatto già dato per scontato mentre non sarebbero mancate le solite critiche ed interventi avverso o pro i cosiddetti “commercianti della sabbia “che non avrebbero sicuramente perso l’occasione per criticare la gara e la sua organizzazione e che cmq sia e, a differenza di tanti altri organizzatori di raids e responsabili di eventi simili, resta quella di poter dimostrare di aver operato sempre in condizione di massima serietà per la sicurezza dei partecipanti. Questa sicurezza esige tra l’altro oggi alti costi che non tutti possono garantire , specialmente per i piccoli ed improvvisati organizzatori che tendono a banalizzare situazioni di rischio.

Sul piano degli effetti pratici e mediatici finora conseguiti da quanti e (quali ?)sono dietro il sequestro il risultato finora ottenuto è di significante rilevanza in quanto trattenendo due sole persone gli autori stanno dimostrando di essere in grado di tenere sotto pressione le autorità di più governi, dirottare i pochi meccanismi di controllo locali alla ricerca dei malcapitati, dimostrare che lo spazio ritenuto sicuro e immuni dal loro operato e sempre più aleatori , confermare che le loro strategie ed obbiettivi crescono di numero e sono sempre + distanti alle nostra logica e comprensione occidentale, specie se questa viene letta o spiegata attraverso la sola lente del viaggio e degli interessi che vi ruotano attorno o quella di un singolo sequestro. Cercare di risolvere questi nuovi risvolti continuando con politiche da “ struzzo “ o aspettando tempi migliori non porterà altro risultato se non quello di favorire la crescita del fenomeno e di altri atti ostili verso il turismo in genere e ovunque nel mondo, specie se i malcapitati non si chiamano Betancourt ,ecc.
Oggi non ci resta che augurarsi tutti per un rapido rientro in patria di Wolfang e Andrea di leggere quanto prima si una esplicita richiesta di silenzio stampa da parte delle autorità coinvolte, segno in questi casi che le trattative sono sempre vive. Il contrario è il silenzio, nel frattempo i sahariani di un altro Forum francese attendono la liberazione degli ostaggi per vedere se sarà ancora possibile andare ancora per dune tunisine … senza la guida. Senza commenti!

BYBYBYBY GFCLY

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#86903 - 09/15/08 08:43 PM Re: scomparsi in tunisia, news? [Re: ]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Mali/Wien, 13. September 2008



tradotto automaticamente:

Il giallo circa intorno agli ostaggi di Sahara prende gradualmente una svolta positiva. Come l'esterno di carica conferma, "tutti e paio le settimane" sono trasmesse a prova esistenziale di Andrea Kloiber e Wolfgang Ebner su mediatori. Se ne viene perciò ""che sta bene loro quello conformemente a circostanze", si chiama ufficialmente.


Informalmente il contatto potrebbe essere più semplice a quelli rapire intorno a qualcosa: Una fonte di governo maliana anonima riferisce che gli ostaggi possono chiamare perfino a casa. "Da parecchie settimane, gli ostaggi possono contattare" i suoi genitori sui loro rapitori per telefono in ­Österreich, l'agenzia AFP riferisce.

Tuareg in Mali del Nord riferiscono intanto che l'Ebner urtato quanto alla salute di un risanatore di natura è stato trattato. I complici il rapitore sono stati visti alla fine all'acquisto di cibo nel luogo desertico di Ménaka, 60 chilometri di Niger toglie.

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Moderator:  Lone Land