purtroppo il viaggio volge al termine, siamo usciti dai laghi oggi pomeriggio e sto scrivendo da un internet-point di fronte all'Hotel Africa di Sebbha, domani andremo a Tripoli per la notte e magari per una buona cena nella capitale e da li cercheremo di guadagnare strada verso casa, domenica mattina ci aspetta la nave a Tunisi, volevo fare un ringraziamento speciale a Sahara.it nella persona di Aster che si e' prodigato in questi giorni a pubblicarci ma che ci ha anche aiutato con le sue tempestive informazioni ed un ringraziamento a tutti coloro che hanno seguito ed inviato sms, ma che purtroppo noi non abbiamo potuto leggere.
Grazie Massimo

Grazie a massimo per l'avventura che abbiamo condiviso, aspettiamo i commenti conclusivi, dato che l'ultimo file di chiusura è arrivato corrotto.

siamo a Tripoli e siamo rientrati propio adesso in albergo dopo aver fatto cena in un raffinato ristorante in piazza verde, scrivo direttamente dalla camera 305 che ha il collegamento ad internet, domani usciremo dalla Libia e pernotteremo a Gabes, stasera non ho ancora inviato il resoconto della giornata, ormai lo inviero domani, saluti Massimo

Messaggio cancellato da Aster

Ecco: 20 e 21 Novembre

...cosa si prova svegliandosi all’alba nel mezzo di un museo a cielo aperto qual è l’Akakus...

22-23 Novembre Conclusione: ...ci rimangono solo noiosi km di asfalto da percorrere ...

Grazie per l'attenzione!!
staff sahara.it

mi associo ai ringraziamenti di Aster per tutti coloro che ci hanno seguito, il viaggio è terminato purtroppo, ma per fortuna i ricordi rimangono indelebili
Grazie Massimo.

Ero il Libia al momento della reintroduzione del timbro bilingue. Il gestore di un campeggio mi ha detto di aver notato che alcune agenzie poco serie sostituivano i nomi di persone aggiuntesi all'ultimo momento a quelli di gente ritiratesi, approfittando del fatto che i doganieri non erano in grado di leggere i nomi sui passaporti. Lui notate le discrepanze le ha denunciate. Pertanto capisco che le autorita' si siano giustamente incavolate. Che colpiscano chi non ne puo' nulla invece di organizzarsi a perseguire i colpevoli rimane purtoppo ancora la regola in Libia.