Un ciao a tutti.
Mi servono, se possibile, informazioni sulla fattibilità (guerriglie varie, zone minate, frontiere, guide necessarie, ecc.) per un attraversamento da sud a nord del Chad .
Per essere più chiara, c'è in programma di entrare in Chad dalla Repubblica Centraficana, attraversare l'intero paese fino alla frontiera di Aozou e da qui entrare in Libia.
So che potrebbe essere azzardato come itinerario, ma spero che mi sappiate dare risposte esaustive.
Per il momento vi ringrazio anticipatamente e... a presto!!

Visita i seguenti link:
Explosive Ordnance in Northern and Eastern Chad

Ti sei informata in ambasciata libica se la dogana che vuoi fare è aperta?, a noi risulta chiusa da, sempre...

ciao
Aouzou e Bardai sono minata!!!
Ursula

Notizie su stampa libica . Situazione sempre più critica . Il Governo libico invia truppe al confine con Sudan e Ciad.Permessi solo per operatori.
BYBBYB GFCLY

Notizie anche su stampa internazionale:

http://www.nytimes.com/2007/04/13/world/...rss&oref=slogin

Chad and Sudan set up border military body - Libya

Giungono notizie che le recenti eccezionali alluvioni che hanno interessato il Ciad hanno sconvolto diverse zone minate allagandole e creando una orografia temporanea che ha reso in molti casi aleatorie le precedenti segnalazioni e i punti GPS sulle posizioni delle mine presunte o individuate. Alcuni tipi di mine , specie quelle con il corpo in plastica sono note per venire facilmente trascinate dall’acqua per lunghe distanze prima di insabbiarsi nuovamente in posti impensabili. Prestare attenzione nella programmazione dei percorsi . Interessati dalle alluvioni anche il Mali e la Mauritania , in pratica gran parte della fascia saheliana.

BYBYBYBY GFCLY

Ciad
Concessa la grazia presidenziale Presidente Debry ai sei francesi dell’Arca di Zoe.

D’ora in poi previsti severi accertamenti preventivi e nuove disposizioni per associazioni, organizzazioni di viaggi , tour con scopi umanitari.

BYBYBYB GFCLY

L'organizzazione Human Rights Watch ha accusato il governo del Ciad di aver sfruttato lo stato d'emergenza, dichiarato a inizio febbraio dopo l'attacco dei ribelli alla capitale N'Djamena, per sfrattare 10mila persone dalle proprie case. Le autorità hanno autorizzato la demolizione di 1.798 case durante i trenta giorni di emergenza. Molti dei proprietari sono stati avvisati solo un paio di giorni prima che lo sfratto avesse luogo e, dopo essere rimasti senza casa, si sono accampati per le strade o hanno raggiunto i campi profughi vicino al Camerun. "Persone che vivevano nella capitale da decenni sono state lasciate senza casa", ha affermato il direttore Africa dell'organizzazione, Georgette Gagnon, "in molti casi, il governo non ha fornito adeguate notifiche, compensi e assistenza per la riallocazione, come richiesto dal diritto internazionale".