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#7657 - 04/26/05 06:01 PM Disel Vs. olii vegetali nel motore
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
Ho visto che una discussione sull'argomento era partita in un forum specifico monomarca, lo ripropongo qui con un messaggio che mi e' giunto.
Invito chi ha ulteriori info, dati tecnici, prove sperimentali etc di pubblicarli su tale forum

=====================================
Gia' ne avevo sentito parlare, quindi se ne parla Bebbe Grillo come un Carbonaro...e' sicuro che funzioni.


Certo nel tuo caso Pippo, bisognerebbe superare l'ostacolo PSICOLOGICO di mettere dell'olio nel serbatoio di una macchina cosi' nuova e cosi' cara, come mio cognato del resto....


ARTICOLO DI BEPPE GRILLO COMPARSO SULL'"ESPRESSO":
"A CHI HA UN DIESEL".
Quanto sto per dire danneggia gravemente il Ministero delle Finanze, inoltre è considerato "truffa" dallo Stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. Vi spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.La premessa criminosa è la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo "diesel". Non esisteva perchè non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare. Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli oli vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e così via. Sì, proprio così, quelli che usate in casa per friggere.
La domanda è: e i motori di oggi? La risposta è: idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbo compressi)è capace di bruciare uno qualsiasi degli oli che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle. Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non è mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Per di più il numero di esano è alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano...). Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi è la seguente. La gente, a quanto sembra, sta iniziando a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza è un oliaccio di m.... che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo è che rovina il fegato molto lentamente, il secondo è che costa poco. Costa poco nel senso che all'
ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro. E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopo di che lo si ficca nel motore. Problemi tecnici? L'unico problema tecnico è che l'olio vegetale è leggermente più denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare è testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera. La cosa che dovrete verificare è come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare
dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre più alte di olio vegetale. Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75%-80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...
Tutto qui, direte voi? No, non è tutto qui. Perchè lo Stato considera questa cosa una truffa, cioè un reato. Se voi, cioè, comprate legalissimamente un litro di olio di colza e ansichè friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel, per lo Stato state compiendo un reato che è truffa, perchè state evadendo la tassa che c'è sui carburanti. Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l'olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo Stato dice che nel momento in cui diventa carburante, qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il Resto del Carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perchè il Resto del Carlino NON paga l'accise sui carburanti ad uso domestico. allora qual'è il problema? Il problema è che Il Carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo Stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E così, i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione
a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa. Quindi. mi adeguo.
Allora con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero, come è noto, costa MENO di così, allora l'operazione è svantaggiosa. Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perchè, siccome il bilancio chimico di una pianta è nullo, il C02 che buttate nell'atmosfera è lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta è nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressochè nullo, e le polveri sottili siano la metà del diesel petrolifero. Siccome inquinare è BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti)devo dirvi che usare l'olio di colza è SBAGLIATO perchè rispetta l'ambiente, cosa che, come sappiamo tutti, non è giusto fare. Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il 3%)migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durerà di più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno combustibile. E q
uesto, come ci insegnano le vigenti leggi, è MALE, perchè dire il contrario sarebbe istigare alla truffa. La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che è ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo Stato, è ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare è BELLO, rende di più, e non c'è bisogno che vi elenchi le insidie del risparmio (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, è una sonora mazzata nei c.......a Siniscalco, la persona in Italia le cui gonadi stanno più a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhi profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere? Quindi vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro satana!) soldi, mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie!) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi p
erdoni, l'ho detto!), rischiando per di più di inquinare meno il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento...). La colza danneggia gravemente lo Siniscalco. Aut. Min. conc. Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette. Come mai dico questo? Dico questo non perchè sia una novità, ma perchè è una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicità di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perchè. Siccome in USA c'è un dibattito sul potere del blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene già nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto "non faccio più pubblicità sul tuo giornale se non dici cosa voglio io". Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate
o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perchè, ma a me Siniscalco non fa tanto sesso... In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girarole, a quello di semi vari, quello di mais: l'unica discriminante è il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva. oltre ai problemi legati alla densità.

paolocarrara@interfree.it

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#7658 - 04/27/05 06:45 PM Re: Disel Vs. olii vegetali nel motore
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
Trovato su internet ....

dalla pagina
http://www.electricitybook.com/
indicando il vostro indirizzo di mail vi verra' inviato un link a 2 interessanti documenti PDF

il primo sulla produzione "casalinga" di biodiesel utilizzando olio alimentare usato nel docmento viene specificato come trattarlo, raffinarlo etc

il secondo documento + tecnico un report sulla produzione di biodiesel a cura di National Renewable Energy Laboratory (110 pagine !)

purtroppo entrambi i documenti sono in inglese

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#7659 - 05/12/05 02:35 PM Re: Disel Vs. olii vegetali nel motore
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
dal sito ufficiale di http://www.beppegrillo.it/ si apprende come egli stesso smentisca l'articolo pubblicato più sotto, forse è meglio prendere provvedimenti e cancellare il tutto......
saluti MArco
_________________________
Saluti Marco

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#7660 - 05/12/05 09:04 PM Re: Disel Vs. olii vegetali nel motore
Administrator Offline


Senior

Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
copio qui quanto scritto nel sito di Beppe grillo per lasciare traccia del materiale prima che diventi obsoleto

Prima pero' due punti (personali) che voglio indicare e giustifica il motivo per cui ho pubblicato il materiale che ho ricevuto e penso sia interessante da lasciare on line... mi sembrava un po semplicistico giusto riempire il serbatoio di olio di colza e via ma :

- esiste l'ecodiesel (a base di olii vegetali) e un po di ricerca nel campo e' in corso (varie universita')

- On line vi potete comperare un sistema completo per la realizazione di ecodiesel http://www.biodieselsolutions.com/
(2995 us $ + tasse) partendo da olio alimentare USATO. Mi sembra ottimo, invece di dover smaltire olio alimentare se si ha un ristorante ci si fa il pieno all'auto \:\)

- Esiste gente che va in giro con mezzi alimentati con biodiesel 100 % vegetale.
http://www.biodieselamerica.org/biosite/index.php?id=3,0,0,1,0,0

Alcuni mezzi che operano i climi particolarmente rigidi necessitano di serbatoio riscaldato e linne carburante isolate e riscaldate.

dalla hompage di http://www.beppegrillo.it/
may 12
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Un mese fa circolava in rete un testo apocrifo a me attribuito pieno di stupidaggini sull’olio alimentare di colza da usare come carburante per autotrazione.
Ho subito smentito di essere l’autore di quel testo. Alcuni tra quelli che lo hanno diffuso hanno divulgato la smentita. Sembra che sia rimasto solo il mensile Quattroruote (maggio 2005) dell’editrice Giovanna Mazzocchi Bordone ad attribuirmi quelle sciocchezze in un articolo anonimo firmato E.B. e R.B.

Il testo apocrifo insisteva sull’opportunità di comprare bottiglie di olio alimentare di colza e di usarlo al posto del gasolio minerale, promettendo grandi risparmi pecuniari, nessun danno al motore e molti danni al fisco.

Io invece sono per alzare il prezzo dei carburanti e non ritengo gli olii vegetali un’alternativa valida al petrolio. Ecco cosa penso:


RADDOPPIARE IL PREZZO, DIMEZZARE IL CONSUMO
Le tasse sui carburanti non esistono per la malvagità dei ministri delle finanze. Anche se a volte in parte mal destinate, le tasse sui carburanti esistono per coprire almeno una parte dei costi diretti (costruzione e manutenzione delle infrastrutture) e indiretti (inquinamento, danni al clima e alla salute, incidenti, terapie) della mobilità privata motorizzata. Io sono favorevole a un piano graduale e programmato per raddoppiare in 10 anni del prezzo dei carburanti, anche di quelli vegetali oleosi. Raddoppiare il prezzo dei carburanti è il modo più efficace per indurre l’industria a produrre veicoli che consumino metà di quelli attuali, cosa già possibile da diversi anni.

ECOBILANCIO DEI BIOCARBURANTI OLEOSI PER AUTOTRAZIONE
In un ampio studio l’UBA, ufficio federale per l’ambiente (Germania), conclude che i carichi ambientali generati per produrre biocarburanti oleosi in Germania (uso di terreni agricoli, pesticidi, concimi chimici, macchine agricole, petrolio) non sono compensati dai vantaggi di questi carburanti.

BIOCARBURANTI OLEOSI SU LARGA SCALA
La popolazione mondiale aumenta, ma le superfici coltivabili no. Queste sono prevalentemente destinate alla produzione alimentare, che da vent’anni cresce meno di quanto cresca la popolazione. La decisione di destinare una parte di questa superficie ai biocarburanti per la mobilità privata motorizzata invece che alla produzione alimentare è una decisione sociale che va presa a livello globale (ONU, FAO) e nazionale (UE, governi, società civile).

BIOCARBURANTI RAGIONEVOLI
Esistono casi limitati e particolari dove l’ecobilancio dei biocarburanti è più favorevole. Esempio:
- Alcoli (metanolo e etanolo) di origine agraria prodotti in paesi ad alta produttività (es. etanolo in Brasile)
- Alcoli prodotti da fermentazione di scarti di produzione agricoli, alimentari o industriali
- Carburanti oleosi autoprodotti da agricoltori in paesi o zone specialmente favorevoli oppure poco accessibili ai carburanti fossili e usati in motori diesel specialmente modificati (es. Ing. Elsbett).

DANNI AL MOTORE
In quei casi limitati in cui fosse ragionevole usare per autotrazione olii vegetali, devono essere modificati o l’olio o il motore, o tutti e due. L’olio alimentare danneggia un motore diesel normale.
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