Sono da poco rientrato da un viaggio (autogestito) di tre settimane in Libya e sento un grande bisogno di esternare la mia immensa delusione nell'aver visitato per la seconda volta l'Akakus.
La prima volta infatti fu nel settembre del 1997. Ricordo con grandissima emozione i tre giorni trascorsi con il grande "Mananà" guida Tuareg personale del prof. Fabrizio Mori famoso archeologo italiano, il quale ci condusse in punta di piedi attraverso i più bei siti archeologici dell'Akakus.
Si...proprio in punta di piedi, senza fare rumore e nel più profondo rispetto per quella terra!
Dicembre 2006, entriamo sempre con la stessa grande emozione di allora, ma......cosa succede.....un continuo via vai di vecchie Toyota che portano centinaia forse migliaia di turisti avanti e indietro.....una quantità inimmaginabile di tracce di veicoli che segna la fine di questa terra violentata in maniera così brutale ed irreparabile.....è arrivato l'uomo!!
Immondizie abbandonate ovunque, escrementi umani dietro ogni roccia, lingue di sabbia rossa che si inerpicano tra le gole sfregiate dal passaggio di veicoli a motore al solo scopo di far divertire il turista che ha pagato il suo biglietto....
Quanta amarezza!
Decidiamo di lasciare immediatamente l'Akakus e di non tornarci mai più.
Non voglio essere polemico ma solamente invitare gli amici sahariani ad un momento di riflessione, comprendiamo benissimo che il turismo di massa arrivato sin laggiù ha portato e porterà notevoli vantaggi economici alle genti locali....ma a quale prezzo? Ne vale la pena?
Meditiamo insieme e se possiamo attiviamoci in qualche maniera affinchè l'Akakus venga chiuso a chiunque, magari per 10 o 20 anni, lasciandolo riposare nella sua infinita pace!

Ps: evito volutamente di inserire alcune foto scattate....sarebbe davvero troppo triste.

Ciao president,

capisco la tua amarezza, ma........hai portato via un po' di immmondizia già che c'eri oppure hai fatto solo foto?

Perchè senza chiuderlo, ma semplicemente facendo pulizia forse fra 10 anni i nostri figli ci potranno ancora andare. E per loro sarà pur sempre la prima volta, come nel 1997....

sono stato solo una volta nell'Akaus, l'anno scorso e quello che tu hai visto c'era già, inevitabile quando il turismo cresce..ma non penso che la colpa sia del viaggiatore sahariano self made o TO che sia magari italiano, ormai noi tutti siamo piuttosto sensibili al fatto del pattume..vero che un gruppo di 2macchine che fa campo concima meno di un gruppo di 15/20 macchine...ma anche in questo c'è modo di non lasciare niente in vista e bruciare la carta usata..
Piuttosto ho visto molti locali guide comprese fare il buco nella sabbia con il piede e noscondere anche male il pacchetto di sigarette vuoto, almeno la mia lo faceva.... e non era l'unica...ho cercato di istaurare anche un discorso sul fatto..mi ha dato pure ragione, ma cmq lo faceva lo stesso e se ne fotteva..cosi le carte dei crecher che gli offrivo...forse è un discorso di cultura; ma anche in Algeria, Tunisia e Marocco ai margini delle cittadelle si trova spesso del pattume..Poi credo che la maggior parte dei turisti che vanno in libia con volo poi guida locale su fuoristrada hanno un'altra sensibilità rispetto chi dedica ogni vacanza ad una viaggio nel sahara..anche se non è mai corretto generalizzare....

Purtroppo temo che abbia ragione President.
Anche effettuando una efficace opera di sensibilizzazione e di educazione, resterà sempre una percentuale di maleducati sporcaccioni o di furbacchioni che si portano a casa pezzetti di legno fossile o macine...
E quel sistema (l'Akakus) è così delicato da non potere tollerare neanche questa percentuale (percentuale di un numero considerevole) per quanto essa possa essere ridotta.

Speravo che una soluzione (per quanto per noi triste) potesse essere rappresentata dall'accesso consentito ai soli veicoli delle agenzie, ma da quello che leggo devo ricredermi.
Temo che non esistano soluzioni efficaci se non quelle drastiche proposte da President...

Io pensavo che qualsiasi luogo si può sporcare perchè lo si usa, l'importante è pulirlo, subito o periodicamente.
Si è parlato spesso di aumentare la tassa che già c'è (e che a parer mio è al momento ingiustificata) per organizzare un servizio di sorveglianza e pulizia. Perchè prima o poi non dovrebbe funzionare?

La cosa più importante, lo strumento più efficace che abbiamo in mano ogni volta è il buon esempio. Se coloro fra noi che sono sensibili al problema perseverassero nel dare il buon esempio, ai connazionali come ai locali, credo si farebbe una grande cosa.

Per me buon esempio significa anche raccogliere talvolta i rifiuti lasciati da altri. Non basta fare le foto e poi andare via a lamentarsi altrove.

"Per me buon esempio significa anche raccogliere talvolta i rifiuti lasciati da altri. Non basta fare le foto e poi andare via a lamentarsi altrove."

Io non sono andato via a lamentarmi altrove come dici tu......quasi accusandomi .....ho raccolto, abbiamo raccolto molte immondizie e tutte senza firma di chi le ha lasciate....ma è altrettanto ovvio che non potessi trasformare la mia macchina anche se spaziosa in un camion per la raccolta magari differenziata di immondizie!!
Credo in definitiva che tu non abbia assolutamente recepito l'anima del mio messaggio, e con questo non mi dilungo oltre perchè non ne vale proprio la pena.
Un grazie a tutti gli altri.

President, il discorso di Adriano non lo devi prendere come un'accusa....non mi sembra per lo meno che lo voglia essere! Mi permetto pensare che voglia essere solamente un discorso non demagogico.

Credo invece che si debba insistere, anche se ho dei forti dubbi sulla capacità di assimilazione con i locali e non, sull'educazione personale e su periodiche iniziative di pulizia (con appunto i soldi della tassa di ingresso).
Che senso ha la chiusura? E dopo 20 anni cosa succede? Che torneremo ad entrare e saremo tutti più buoni?
Allora chiudiamo anche il Colosseo perchè qualcuno lo sporca? O San Pietro o l'Adamello?

Non sono poi d'accordo neanche sul fatto che i gruppi grossi sporcano di più dei gruppi piccoli....nel merito si....ma in valori assoluti no! Forse 15 gruppi da 2 sporcano meno di un gruppo da 30?

hai ragione Eugenio, il mio non era un rimprovero ai grossi gruppi, con il mio appunto volevo segnale il fatto che anche se è pur vero che un gruppo numeroso produce più pattume di un singolo, c'è modo per rimediare...e ne sono certo che sia cosi...specialmente alcuni TO italiani che hanno sempre dichiarato di essere sensibili al problema.
Chiudere certe zone per bonifiche temporanee o per punizione non sono cosi daccordo, aumentare la tassa come dice Adri, per potenziare un sistema di pulizia, e controllo si, sottoscriveri un abbonamento da casa con tanto di quota annuale per la salvaguardia di certe zone...anche se ci andassi solo 1 volta ogni 5anni...a patto che il lavoro si faccia
in efetti in alcuni deserti già succede, ad esempio nel wadi rum esiste un controllo con tanto di polizziotti a cammello,(anche qui si paga una tassa soggiorno per ogni gg di permaneza, una tassa veicolo) vero che ci sarà meno turismo, vero che è più piccolo, ma io una cartaccia o bottiglia di plastica vuota non l'ho vista...e tutti sulle stesse traccie...diverse culture di approccio/mantenimento del turismo?

No president, lungi da me l'idea di accusarti.
La mia reazione ha radici più profonde: cosa ci stanno a fare al mondo dei paradisi bellissimi se non se ne può godere? Che eredità in questi termini cerco di lasciare ai miei figli? Considerando l'estremo godimento che ne ho avuto io, e l'amore che ho per loro la domanda diventa retorica.
E' bello quando ti senti parte dell'ecosistema, non osservatore esterno. Ecco che allora mi sforzo di immaginare soluzioni alternative che producano un "progresso" invece di una soluzione di "stallo". Tutto sommato un po' più di fiducia nel genere umano la si potrebbe anche mettere

Mi sembra invece più punitivo l'atteggiamento di "chiudere e basta". Tanto poi le lattine rimangono e gli scarabocchi anche. E poi, come dice Eugenio, allora chiudiamo anche altri luoghi.

bhe... guardate che senza neanche andare tanto lontani (dall'Akakus), la parte algerina dell'Akakus, ovvero il Tassili è (nelle parti ritenute più "critiche") precluso ai turisti automuniti ed accessibile solo per trekking guidati.
Questo sicuramente limita la fruibilità ma sicuramente preserva anche...