Luigi mi scrive questo:
Quello che avete trovato ha secondo me le seguenti caratteristiche
principali :
-aereo bimotore con ala bassa di grande spessore e di medie dimensioni complessive, non eccessivamente pesante, con motori ad elica (le incastellature del motore stesse sporgevano dall'estradosso superiore dell'ala e sono imbullonate anzichè saldate, indice questo di bassa potenza complessiva e di costruzione comunque economica, tipica del civile post-bellico), di origine civile o di derivazione militare. La distanza tra i motori porta ad escludere che si trattasse di un DC-3. Il muso era corto, il che ha fatto sì che secondo me si sia probabilmente ribaltatosi a coda in su in un tentativo di atterraggio sulla sabbia soffice, con il pilota morto quindi nello schianto a terra.
-provenienza anglosassone, comprovata sia dalla scritta "emergency" che si intravvede sul bordo dell'attacco alare nella fotografia "new 2" in basso (anche se nei velivoli post bellici in giro per il pianeta le scritte sono quasi sempre in inglese); in particolare si dovrebbe comunque trattare di un aereo di provenienza inglese, dato il colore verde chiaro anticorrosione presente sul longherone nella foto "new1", usato dalle sole ditte britanniche ben oltre la fine della 2° GM, al contrario degli americani che usavano un colore ocra e post bellico grigio. Proprio il colore, la presenza di tubi del circuito idraulico in gomma telata corrugata (foto "new") tutto sommato in buone condizioni e lo stato della vernice presente in alcune parti metalliche lo identifica come un velivolo caduto negli anni '50 o più probabilmente dopo, mentre cercava di raggiungere l'oasi di Cufra proveniente, forse ma è un ipotesi, dall'Egitto.
-la struttura alveolata della fusoliera (i "cerchi" di alleggerimento presenti sulla lamiera nella foto "new2" in alto), il longherone alare, la conformazione semicircolare del pavimento dell'abitacolo e il triangolo del carrello oltre a quelli che sembrano due portelli rimasti aperti sul ventre delle ali nella foto "new" (purtroppo si vedono in lontananza) portano quindi ad identificare il velivolo come un Avro Anson inglese, derivato da un velivolo leggero bimotore da ricognizione della 2° GM che in seguito ebbe una vastissima diffusione nei paesi mediorientali ed anglosassoni in genere, costruito in varie versioni e usato per collegamenti, trasporto, turismo ecc. In allegato ti mando qualche foto di varie versioni del velivolo. Se le confronti con quelli bellici vedrai quanto si è evoluto il disegno complessivo del velivolo.
Mi piacerebbe ricevere se le avete qualche foto della parte ventrale delle ali, quelle con i portelli che sembrano aperti, tanto per capirci.
Spero di essere stato abbastanza esaustivo, se qualcuno ha altre osservazioni o commenti mandameli pure.