Chi sa cos'è il "fiasco sahariano"?

Quando Almasy, Penderel & Co. nel 1932 furono ospiti della guarnigione italiana a Cufra, si complimentarono vivamente col comandante per l'invenzione di un misteriosissimo "fiasco sahariano", che evidentemente doveva servire a tenere fresco il liquido che conteneva.

Ho chiesto a molti "anziani", ma nessuno sembra saperne niente...

Non credo, Almasy portò con se 12 fiaschi di Chianti al "Chianti Camp", ma non parla più di "fiaschi sahariani"! E poi vorrai mica che non conoscesse i nostri classici fiaschi da vino?

mio padre,"il colonnello" mi reccontò che quando erano in libia usavano far cucire dagli attendenti un pezzo di coperta attorno alle borracce e alle bottiglie ...........poi le bagnavano e l'evaporazione manteneva fresco il contenitore ...un pò come le girbe, che sia questo il famoso fiasco sahariano?? purtroppo il colonnello non c'è più .....altrimenti lo avremmo saputo ....credo che mio padre ci fosse intorno al 38-40
potrebbe essere?

No è probabilmente qualcosa di più sofisticato: Almasy e Penderel ne rimasero stupiti.

Io penserei piuttosto a un fiasco all'interno di un contenitore (di vetro o metallo) che consentisse di mettere del ghiaccio, ma è una mia illazione.

Comunque Penderel, dopo essersi complimentato per il fiasco, sembra che si prese la rivincita: osservando le gomme della Fiat del capitano, gli disse + o -: "Ma come fate ad arrivare fino a Cufra con delle gomme così strette?". Il capitano, vedendo le baloon tyre della loro Ford A, non osò neanche rispondergi ...

Penso che anche la paglia che normalmente riveste i fiaschi di chianti se bagnata possa con l'evaporazione rinfrescare il contenuto, anche se certo in misura minore del panno che rivestiva le borracce in uso allora, in grado di assorbire molta più acqua.

Mi sembra però incredibile che in quelle lande e in quelle situazioni avessero a disposizione del ghiaccio...., i frigoriferi non ce li hanno portati gli americani con il chewingum?

anch'io penso che di ghiacci da quelle parti e a quei tempi.....ma se ti puo essere utile esistevano e ne ho ancora alcuni, vecchi fiaschi con all'interno una bolla di vetro dalla cui bocca si immetteva ghiaccio che andava a refrigerare il vino contenuto nel fiasco ma dubito fortemente che avessero ghiaccio

Il ghiaccio ce l'avevano, eccome!

Sempre il solito capitano mostrò agli ospiti con orgoglio il frigorifero in dotazione alla guarnigione, che lo osservarono non poco stupiti.

Inoltre, se ben ricordo, il capitano regalò un "fiasco sahariano" ad Almasy, che disse (come era ovvio!) che avrebbe copiato l'ottima trovata...

Chissà dove si trova ora quel fiasco, magari è al castello???


x indialopa,

sì, forse è proprio quello.

Ma come si fa a mettere il ghiaccio dal collo del fiasco? O è un vano laterale???

[ 19 Novembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

E' con un certo orgoglio nazionalistico che apprendo che almeno per una volta nella storia siamo stati più avanti degli inglesi, loro avranno forse avuto più carri armati ma nei fiaschi refrigerati non ci batteva nessuno............

Giusto! Ma le "baloon tyre" proprio non le avevamo...

Un'altra cosa: in quell'occasione A. mostrò le sue preziose mappe, che impressionarono molto il comandante della guarnigione, che conosceva solo i rilievi topografici e "speditivi" del maggiore Rolle. Il capitano ne chiese una copia, ma non c'era una fotocopiatrice. A. promise che gliele avrebbe fatte avere, cosa che fece, visto che esiste un dispaccio dal comando di Cufra diretto al comando di Tripoli che afferma di allegare queste carte.

Dove cavolo saranno ora..., sempre al castello?

Comunque qualcosina riuscivamo a farla anche noi, visto che la nostra "Compagnia Sahariana" arrivò a catturare "il sedicente geologo Klayton" e con lui un'intera pattuglia del LRDG (ma fu l'unica volta!); e che fu proprio il colonnello Lorenzini, soprannominato "Il leone del Sahara", che fu in grado di offrire a B. & Co. una suntuosa cena, con tanto di accompagnamento di Chianti, a Bir Sarra (memorabile è la foto dell'incontro: Lorenzini porta orgogliosamente la fascia tricolore, B. sembra che stia in piedi solo per miracolo) che era un pozzo perduto nel niente assoluto, a convincere Bagnold che gli italiani erano degli esperti sahariani, e che per fermarli occorreva fondare il LRDG! Più tardi si convinse anche lui, anche se non lo ammise mai apertamente, che fu un suo grossolano errore di valutazione, nel senso che alcuni italiani erano effettivamente dei grandi sahariani, ma che questi allora si potevano contare con le dita di una mano sola...

[ 19 Novembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]