immagine inserita per conto di PYR

Grazie Alvise:

riguardo alla strada: l'abbiamo incrociata per puro caso, io e Aldo Boccazzi, nel 1983, ca. a 10 km a sud di Uweinat.

Credo che esista un solo motivo al mondo perché qualcuno si sia preso la briga di togliere tutti i sassi dal fondo della pista: i carri rompono i raggi sulle pietre.

Non credete sia antica? Guardate bene la patina sui sassi: ci vogliono almeno 1000 anni perché si formi una patina così!

"E' veramente" la strada che porta a Zerzura! Ma chissà se oggi non sia svanita nel nulla...!

[ 09 Ottobre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

Ai nuovi soci,

siamo già una decina! Ma mi sembra strano che Stefano non abbia ancora aderito: forse starà impazzendo in mezzo ai suoi maledetti *.wpt!

Dal socio (ungherese, come il paziente!) Andras Zboray una notizia interessante:

>"Borostyánkő became the property of the Battyhányi family only in 1647 (Kubasek, p. 24), but it's history can be traced back to the IXth century."<

La "Battyhányi family" è effettivamente quella del conte Dracula!

Manca solo Frankenstein, ma sono quasi certo che un nesso con Almasy salterà presto fuori...; la butto lì: forse un'insana, ma travolgente, relazione gay???

Buona notte!

In fondo anche il Conte Vlad l'Impalatore aveva un castello (anche se quello che va per la maggiore è un clamoroso falso), quindi c'era una certa affinità....

[ 09 Ottobre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]

Tornando in tema: bellissima la foto della strada, mi viene però una curiosità: chi e quando usava carri nel deserto dopo gli Egizi? Forse i Romani?

So che in alcuni graffiti compaiono raffigurazioni di carri, ma forse sono del periodo in cui la morfologia del terreno era ben diversa da adesso.

Ho sempre pensato che l'unico mezzo di trasporto nelle zone desertiche fossero solo i dromedari, e, prima che questi fossero introdotti in Africa, i cavalli e gli asini.
Non è complicato andare per zone anche sabbiose con ruote strettissime?

Altrochè le 9.00" balloon di Almasy...

[ 09 Ottobre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]

Dopo gli egizi: Cambise!

Raffica di domande.

Mi pare di aver capito che la strada della foto che scende dal Jebel Uweynat verso sud, forse in direzione di Merga, non sia mai stata seguita da nessuno per vedere dove effettivamente porta. E' così?

Possibile che le guide locali non la conoscano?

Effettivamente sembrerebbe preparata per non infrequente passaggio di carri, per dromedari o equini non è necessario creare una striscia senza pietre.

Un'opera del genere mi sembrebbe tra l'altro rispondere più alle esigenze di quasi regolari traffici commerciali, che non a esigenze molto più limitate nel tempo tipo quelle di un invasore come Cambise.

Chi poteva percorrerla con carriaggi, magari 1000 anni fa come dice pyr?

Certamente la strada è ancora lì. Chi sarà il primo che proverà a percorrerla verso sud? Sarà lo scopritore di Zerzura?

[ 11 Ottobre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]

x raskebir:

naturalmente l'abbiamo seguita!

Ma purtroppo (come è naturale con le oasi elusive...), dopo qualche km spariva nella sabbia fresca; allora la seguimmo dall'altro lato, verso l'Uweinat, e fu lo stesso: la strada appariva improvvisamente sbucando come d'incanto dalla sabbia fresca.

Guide locali?: a quel tempo non esistevano, e non credo neanche adesso, almeno in quell'area!!!

>"Effettivamente sembrerebbe preparata per non infrequente passaggio di carri, per dromedari o equini non è necessario creare una striscia senza pietre."<

...e neanche per gli automezzi!

>"Un'opera del genere mi sembrebbe tra l'altro rispondere più alle esigenze di quasi regolari traffici commerciali, che non a esigenze molto più limitate nel tempo tipo quelle di un invasore come Cambise."<

Sì, questo è vero.

Parlando di guide locali ovviamente non intendevo residenti stabilmente in quelle zone, notoriamente poco ospitali, ma guide del tipo raccontato da Enrico Manfredini:
"vecchio beduino di 78 anni, rispettato dai militari perchè uno dei pochissimi a conoscenza dei campi minati del Gilf Kebir".
Ritengo probabile che questo signore (che ho visto fisicamente in un filmato e risponde ai canoni più classici che immaginiamo debba avere una figura di quel genere) risieda stabilmente in una delle oasi più vicine, dalle informazioni che ha dato sembrerebbe conoscere molto bene quelle zone.

Chissà se qualcuno riuscirà ancora ad intervistarlo su questo argomento? Forse Enrico nella spedizione che sta organizzando?

[ 11 Ottobre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]