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#72774 - 09/20/04 11:23 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Senior
Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
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Grazie della mappa, siete fantastici.
Pyr, anche a me piace credere che il rumore delle "roaring sands" sia il lamento dell'armata di Cambise che vaga ancora fra le dune cercando di raggiungere Siwa....
Ma l'oracolo di Giove Ammone a Siwa che fastidio dava a Cambise? Comunque lo scopo è stato raggiunto in seguito, chi l'avrà ridotto com'è ora?
A proposito di Siwa, che posto! Arrivarci dalla depressione di Qattara è come entrare in un autentico paradiso!
Avevo letto da qualche parte, forse su Monod, che la scomparsa dell'armata fra le sabbie fosse dovuta alle guide (Garamanti?) che la portarono volutamente in una direzione sbagliata per poi abbandonarla, allo scopo di proteggere i segreti delle vie di attraversamento del deserto.
Mi pare anche di ricordare la tesi che la cartografia approssimativa dell'epoca riportasse Siwa ad ovest anzichè a nord-nord ovest rispetto alle oasi del sud, per cui l'armata era andata in una direzione in cui non avrebbe mai potuto raggiungere Siwa, ma si sarebbe persa nel nulla verso ovest. Pyr, risulta anche a te qualcosa del genere o è fantastoria?
Curioso il fatto che A. marcasse il territorio con i mozziconi delle sigarette....
Riguardo all'aereo che vedi schiantarsi nel film, scena che pur inserita in una grande fiction è molto realistica, ho alcune notizie, apprese da un compagno di aero club che è il proprietario dell'aereo e l'ha pilotato nelle scene di volo (mi riferisco al biplano giallo, uno Stearman anni 30, in realtà rosso ma colorato di giallo con vernice ad acqua per le esigenze del film). La base era a Tozeur, le sequenze di volo venivano girate su una pista approntata verso le oasi di montagna e la sequenza dell'aereo che si schianta a terra è stata girata con accorgimenti particolari (mi pare facendolo scendere lungo una specie di teleferica opportunamente mimetizzata), utilizzando un make-up che aveva però alcune parti originali, ad esempio le ali, di un aereo di quel modello.
Ieri sera ho finito la prima lettura di "Sahara Sconosciuto" (prima in quanto merita di essere riletto con meno voracità per meglio coglierne le sfumature), mi ha lasciato perplesso un passaggio in cui A. parla della tecnica di guida nello scavalcamento delle dune, mi riservo di ritornarci sopra magari stasera riportandone con esattezza le parole.
[ 20 Settembre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]
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#72775 - 09/20/04 11:33 PM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Senior
Registered: 12/12/01
Posts: 4861
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Copia e incolla per conto di Pyr e la stria delle tracce sulla sabbia che si spostano...
Non c'entra molto con Almasy, ma vorrei ricordare Lama, che purtroppo se nè andato un anno fa. In effetti è stato uno straordinario personaggio, con un carisma notevole, ma sinceramente non saprei dire perché!
Ho fatto solo un viaggio con lui nel GSS nel 2001 (praticamente invitato..., e non so ancora perché!): ma in quella circostanza mi resi conto cosa significa il carisma per i tedeschi. Ero con Peter Clayton e un gruppo di turisti tedeschi. Il Lama li trattava come fossero dei semplici schiavi al suo servizio. Incredibilmente c'era nel gruppo anche una certa Paulette, che solo all'ultimo venni a sapere che era la disegnatrice al seguito della spedizione di Van Noten, nel '68. Ecco perché nell'Uweinat piangeva sempre... Ricordo anche che doveva andare spesso al gabinetto; e che Benito, l'unica volta che in quel viaggio si mise a fare i 100x100 m per la statistica del Silica Glass, piombando del tutto inaspettatamente, ed anche credo allo stremo delle sue forze, nel gabinetto della Paulette, che si alzò improvvisamente, gridando non so cosa in una lingua ignota!
Lama riusciva a far fare ai suoi turisti (che peraltro pagavano al tempo 8000 DM ciascuno!) cose incredibili: quando bucava una gomma, non avendo naturalmente un compressore, ogni turista doveva farsi a turno 50 pompate manuali a testa (e se le contava personalmente tutte!); la sera (si fa per dire: al massimo alle tre di pomeriggio!) faceva il campo sempre sul crinale delle dune, normalmente con un'inclinazione si 25°, aborrendo, chssà mai perché, le superfici piane! Una volta sola una turista si ribellò, sostenendo che non avrebbe potuto dormire con l'incubo di rotolare a valle della duna, il Lama prese allora una piastra dicendole: "Se vuoi fai il piano!". La turista, ubbidiente, riuscì faticosamente a fare un piccolo piano sul fianco della duna.
Ma la cosa più affascinante erano le storie che raccontava: quando in Egitto era un attore famoso ed aveva cavalcato nel deserto insieme ad Omar Sharif, e che nel GSS aveva trovato un meteorite nero,E grosso come un camion, ma che non era riuscito a prenderne neanche un pezzo: il suo martello rimbalzava, sembrava fatto di gomma...
E poi, guardando dall'alto dei pinnacoli, presso l'Aqaba Pass, mi disse: l'auto di Almasy è nascosta lì, io l'ho vista e so dov'è; vado in pensione l'anno prossimo, ma prima la rimorchierò fino in Germania...
Non credo ce l'abbia fatta...
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#72776 - 09/20/04 11:58 PM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Senior
Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
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Pyr, ho cercato sulla rete notizie su Lama, ma ho trovato solo riferimenti all’ovvio Dalai, che non c’entra nulla, puoi dirci qualcosa di più?
Ho stampato la mappa di ‘UWEINAT su 4 fogli A3, le descrizioni dei luoghi sono più che leggibili, l’occhio mi cade su “Pottery”, non può essere che Abu Ballas, trovo il passo El-Aqaba, Eight Bells, Wadi Sura..., che soddisfazione ritrovare fisicamente su carta i luoghi che finora erano stati proiezioni astratte della fantasia...., ancora grazie a tutti.
Riporto poi un brano di "Sahara Sconosciuto", pag. 257, Capitolo “Io amo il deserto...”, forse qualcuno può aiutarmi a interpretarlo, A. scrive: <<....ci esercitammo a salire sulle dune dove la pendenza era minore e imparammo che in cima bisognava mettere improvvisamente di traverso la macchina per cavalcare il dorso della slavina di sabbia e raggiungere la valle dall’altra parte. >>
Non vorrei andare O.T., forse dovrei cercare un 3ad sulle tecniche di guida, ma mettere la macchina di traverso sembrerebbe implicare un cambiamento ad angolo retto rispetto alla direzione precedente, non riesco ad interpretare compiutamente la frase, va bene salire per la pendenza minore (lato più favorevole), ma cavalcare il dorso significherebbe percorrere la cresta nel senso di questa, si può fare se si è costretti ma mi hanno insegnato che è una situazione da evitare, specialmente quando altri ci seguono sulle nostre tracce, in quanto spesso la cresta è instabile.
Però così non si raggiunge la valle dall’altra parte se non con altra sterzata ad angolo retto in senso contrario alla precedente per scendere dalla duna per la linea di massima pendenza, non trovo nella frase un senso compiuto.
L’unica manovra che so potersi fare scavalcando una duna, oltre quella di fermarsi un attimo a muso basso per verificare lo spazio sottostante, è quella di mettere l’auto a 45° rispetto alla direzione di salita nel momento dello scollinamento, per poi riprendere la linea di massima pendenza iniziando la discesa, serve con i passi lunghi per limitare al massimo l’interferenza del pianale con la cresta della duna, ma questa è un’altra cosa.
Sarà forse una traduzione non fedelissima? O forse A. affrontava le dune in modo diverso da come si fa ora?
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raskebir L.R.Def 90 200 TDI "Jamais Contente" L.R.Def 110 Puma "Desert Queen" Toy L.C.125 Autom.
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#72777 - 09/21/04 12:09 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Utente temporaneamente sospeso
Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
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Già, ricordi? Le tracce dei pneumatici che si spostano sulla sabbia...
Viene in mente che è una cosa che puoi vedere poche volte in una sola vita.
E' un fenomeno che in tutto il Sahara capita solo nel GSS, quando soffia quel solito vento costante da NNW.
La prima volta se ne accorse il grande Bagnold, che, stupito anche lui a vedere ciò, spiegò il fenomeno sostenendo (a torto o a ragione, non lo so...), che i singoli granelli di sabbia sotto l'azione del vento costante del GSS si spostavano in maniera coordinata, facevano cioé di volta in volta un piccolo balzo, mantenendo una coerenza che faceva sì che le tracce sulla sabbia si spostano lentamente dai pneumatici dell'auto.
Vi assicuro che se sarete fra i pochi eletti a vedere una cosa del genere, un profondo brivido vi correrà lungo la schiena...
La traccia infatti non si sposta, come uno si potrebbe aspettare, in maniera progressiva; ma letteralmente salta, nel senso che sparisce da dietro i pneumatici per riapparire improvvisamente a qualche cm llì di fianco, e poi ancora, ed ancora...
Mah, mi viene un po' da piangere...
[ 21 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]
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#72778 - 09/21/04 12:23 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Loc: Segrate (MI)
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#72779 - 09/21/04 12:47 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Utente temporaneamente sospeso
Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
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x raskebir,
è evidentemente un problema di traduzione...
La tecnica per "scavalcare le dune" del GSS è una sola: (ma la cosa è possibile solo da est verso ovest!) devi puntare dove la duna è più alta, proprio al centro della cresta, dove vedi che la sabbia fuma... Se hai velocità sufficiente, la macchina ti seguirà, anche se non sarà molto d'accordo... Ti accorgerai che la duna è solida come una pietra, ma quando arrivi sulla cresta fumante è il momento della verità! Se molli il gas proprio in quel momento, la macchina si ferma improvvisamente con la pancia appoggiata sulla cresta, ondulando oscenamente con il telaio adagiato sulla cima della duna, e sono ca... amari. Se invece chiudi gli occhi, quando passerai quel "punto magico", scenderai dolcemente sull'altra sponda, anche se freni!
Ma ricorda che comunque non puoi tornare indietro...
[ 21 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]
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#72780 - 09/21/04 01:58 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Utente temporaneamente sospeso
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Loc: Segrate (MI)
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"The last of the Zerzura Legend", Bagnold R.A., 1937 Geog. Jal, 89 (3): 265-268.
Preferirei abbandonare l'argomento: un po' mi stanca!
Grazie comunque per tutti gli interventi!
Ciao, Giancarlo
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#72781 - 09/21/04 03:32 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Utente temporaneamente sospeso
Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
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Dimenticavo, un particolare abbraccio a raskebir, che passerà il resto della vita domandandosi se quello che ha scritto Almasy sia vero o no.
Almasy era l'ambiguità in persona, ma scriveva cose vere.
Forse bisognerebbe andare nel Sahara con uno specchio...
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#72782 - 09/21/04 10:55 AM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Senior
Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
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Ok, pyr, penso anch’io che sia ormai il momento di lasciare l’argomento, hai resistito anche troppo.
Ti ringrazio ancora a nome di tutti per la disponibilità e pazienza dimostrate, e con te Stefano, che ha documentato il tutto nel modo migliore, promettici però che se riesci a stampare il libro ce lo dirai.
Non so se passerò il resto della vita ad interrogarmi su Almasy, certo è un personaggio quanto mai coinvolgente, dai numerosi riferimenti che hai fornito avrò comunque molto materiale a disposizione, poi magari nelle brumose sere d’autunno farò di tanto in tanto una capatina su questo 3ad, vedi mai che il vento del deserto che sicuramente qui continuerà a soffiare avesse portato qualche novità...
In ogni modo nei prossimi viaggi nel Sahara avrò sempre con me uno specchio..., e dal Wadi Sora ti manderò una cartolina raffigurante strane sagome umane...
E pensare che tutto è cominciato con un messaggio in una bottiglia...
Ancora grazie pyr, grazie Stefano.
[ 21 Settembre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]
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raskebir L.R.Def 90 200 TDI "Jamais Contente" L.R.Def 110 Puma "Desert Queen" Toy L.C.125 Autom.
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#72783 - 09/21/04 12:17 PM
Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
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Utente temporaneamente sospeso
Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
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Grazie anche a te ed a Stefano!
Volevo dirti, ancora su Almasy: c'è un suo diario sull'Operazione Salam, che racconta cose incredibili, + o - come la sua Zerzura.
Nessuno sa bene chi e come fu trovato (ne aveva comunque una copia Bagnold), ma il racconto è veramente straordinario. Una traduzione in inglese è disponibile (almeno credo) da Andras Zboray: andrasz@d2k.com
(non so se a pagamento o meno, io ho solo una versione in tedesco), ti consiglio vivamente di chiedergli una copia, per passare le "brumose sere d’autunno"!
Ciao!
[ 21 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]
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