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#69066 - 03/01/06 07:10 PM
Re: Addio AFRICA
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Registered: 04/02/02
Posts: 109
Loc: Bari Italia
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Stavamo parlando di terrorismo? Oppure di fondamentalismo religioso? No,forse di evoluzione della specie? Perchè non parliamo dell'evoluzione sociale? O dell'evoluzione culturale? Ma l'evoluzione è legato al progresso? E se la risposta è si a quale progresso a quello tecnologico? E come si lega la religione all'evoluzione(ma a quale di queste)? E come al progresso? Ma quante sono le variabili che possono modificare le iterazioni tra un fattore e l'altro? Di una cosa sono comunque convinto,e cioè che l'essere religioso è inversamente proporzionale al progresso.Cioè io credo che man mano che l'uomo viene attratto dalle cose materiali e dal Dio denaro,maggiore dovrebbe essere il distacco della religione dalle cose terrene. Se la chiesa cattolica cristiana in questo momento si rimetesse sandali e saio,sicuramente avrebbe più proseliti al seguito.Ed invece assistiamo a carnevalate di abiti,di suntuosità e di materialismo tali da allontanare il cristiano dalla fede in quanto,ne si sente rappresentato e ne tanto meno supportato spiritualmente. Io credo che se qualcuno si proponesse come Profeta in piena umiltà di corpo ,ma di grande carica spirituale come novello Gesù Cristo,avrebbe presso di se folle immense. Perchè quello che manca e la credibilità nella ricerca della verità,non essendo riscontrabile in chi ci dovrebbe guidare. Il credo dei Musulmani,dei Buddisti,degli Induisti e molto maggiore perchè le loro guide sono molto più credibili,perchè più vicine alla tipologia di vita di chi "fa il fedele". Infatti gli Himmam,i Santoni,i sacerdoti buddhisti sono persone che vivono la vita di tutti i giorni insieme ai fedeli,condividendo con essi le gioie ed i dolori di tutti i giorni,facendo della loro"attività"una missione di arricchimento spiritule e non certo materiale!!!! Che bisogno ha l'occidentale di rifugiarsi nella religione se oggi ciò che gli serve per vivere sono i beni materiali?? Io lo continuo a dire,ridiventerò credente solo quando rivedrò il papa e tutti i prelati con sandali e saio tornare per le strade vivendo di carità per aiutare i meno ed i più abbienti a ritrovare la strada che porta alla salvezza eterna!!
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#69067 - 03/01/06 10:13 PM
Re: Addio AFRICA
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Senior
Registered: 09/27/03
Posts: 710
Loc: torino
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CIpro, Bari, Torino, Italia (LL, un giorno ce lo dirai? ). Magari potessimo condividere la bottiglia di vino e la pancia piena, ma temo che sia improbabile. Però, la provvidenza, come ci insegna il buon Alessandro...... Vorrei cercare di mettere in evidenza un fattore importante. Nelle specie "sociali" come ad es. l'uomo o le formiche, o i lupi, etc etc., il comportamento di ciascun singolo non ha solo valore adattativo per il singolo che lo manifesta, ma anche per la comunità, ed in ultima analisi per l'intera specie a cui l'individuo appartiene. Ecco che allora comportamenti paradossali da un punto di vista biologico individuale, come il sacrificio di un "eroe" hanno un valore importantissimo evolutivamente se contribuiscono a aumentare la fitness della specie. Qualsiasi comportamento, in una specie "sociale" può, volendo, essere interpretato in questa chiave. C'è stato anche chi (vedi links di qualche post precedente) si è chiesto se l'etica, se i valori della morale comune, non avessero un fondamento biologico in quanto "premianti" per la specie a cui appartengono gli individui che li adottano. Allora, come dice LL, avremmo noi premiato l'essere discendenti di caino, se ci fosse evoluzione culturale?. Avremmo premiato l'essere assassini?. Si può condannare eticamente, ed io lo faccio, ma purtroppo biologicamente siamo costretti a dire di sì. Anzi, sarebbe più corretto dire che sono state premiate (evolutivamente) le culture che hanno escogitato dei "sistemi" per avere un certo numero di assassini, senza nè eliminarli totalmente (troppo debole nella competizione), e neppure avendo solo assassini in giro (troppo pericoloso per la specie stessa). Spero di essere riuscito a spiegare che così non si giustificano i crimini, ma si può, guardando dal punto di vista dell'evoluzione della specie, capire perchè non esistono situazioni totalmente buone o totalmente cattive da un punto di vista etico. In questo contesto, qualsiasi scelta di intervento per modificare la "selezione" può essere a sua volta selezionata, contro o a favore. Magari non oggi. Nella nostra società abbiamo già delle regole che ci dovrebbero impedire di cacciare il più debole, ma questo non va visto come una "rivolta" nei confronti dell'evoluzione, bensì come il risultato di una selezione che ha premiato le culture che adottano queste regole. In definitiva la Morale è natura, è biologia. Anche se dire così puo far pensare a qualcosa di meno nobile, beh, secondo me non lo è. I gatti, i cammelli, e tutti gli animali compreso l'uomo, sono continuamente sottoposti a pressione selettiva. E' una questione di geni: se io faccio più figli di te, i miei geni vincono (numericamente). Io sono continuamente in competizione con te per le "risorse", siano esse cibo, acqua, materie prime, o benessere di vario tipo. C'è sempre chi ha di più (di qualsivoglia cosa) e chi ha di meno. Quindi anche i gatti, i cammelli etc etc competono fra loro. E vengono premiati quotidianamente quelli che hanno una maggiore fitness (biologicamente, quelli che si riproducono di più). E' per questo che non posso fare a meno di considerare che i nostri comportamenti, dettati da morale laica o da varie dottrine religiose, potrebbero essere un modo di affermare (biologicamente) chi li mette in atto. E concordo che dovremmo cercare di indirizzare la selezione verso ciò che appare più auspicabile eticamente. Questo è in effetti il meccanismo con cui le culture si consolidano. Ma non dobbiamo illuderci che il nostro intervento possa arrestare l'evoluzione. Ed in ogni caso, anche se il tentative è di per sè auspicabile, il problema nasce quando, dall'interno di una cultura, si cerca di modificare i le regole all'interno di un'altra. La mia domanda iniziale, lontana lontana, era: se tutto ciò è vero, constatato che volenti o nolenti si evolve, come potremmo fare per avere la garanzia, almeno teorica, di non infilarci in un vicolo cieco? E chi introduce i cambiamenti culturali su cui poi la pressione selettiva può agire? Si potrebbe magari agire sulla pressione selettiva, magari delineando delle regole che possano proteggere le culture più deboli, o numericamente meno rappresentate, e condannare quelle che deviano dalle norme etiche? Ci sono delle norme etiche che possono considerarsi "universali" (oddio, ma questo l'hanno già detto..si chiamava mica Immanuel...) sulla base delle quali plasmare culture anche differenti? E se si potesse fare, sarebbe legittimo farlo? Enrico dice che l'apporto di modifiche e la selezione sono automatici, nella commistione quotidiana di dogmi e "altro". E' vero, ma a me piacerebbe riuscire a teorizzare e capire prima come potrebbe andare a finire. Questione di carattere? Ciao a tutti
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Vi prego, niente polemiche: se qualcuno poi cambiasse idea si dovrebbe ammetterne l'utilità.
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#69068 - 03/02/06 12:03 AM
Re: Addio AFRICA
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Member
Registered: 01/03/03
Posts: 115
Loc: vicenza
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premetto che il mio era un piccolo tentativo di capire in tutta serenità il ragionamento di adriano... premetto anche che con il mio precedente post, forse non l'ho fatto capire bene, tentavo di far quadrare il sistema prospettato semplificandolo, e alla fin fine l'ho un pò tenuto su per i capelli... detto questo, e letti i commenti seguenti, mi pare che l'evoluzionismo può essere una chiave di lettura dello sviluppo storico culturale dei popoli e delle religioni, ma per me tale deve rimanere, un modo per fotografare una situazione o al più per prevedere una tendenza futura... di lì ad assumerlo come metro di giustificazione etica... beh, la strada è lunga... essendo le variabili in gioco estremamente numerose e complesse, è già di per sè difficilissimo definire un modello univocamente valido, ma quand'anche fosse, solo di un modello analitico si tratterebbe... si può semplicisticamente affermare che la specie umana si comporta biologicamente in maniera evoluzionistica ma ha un di più etico (in senso lato) che la distingue da altre specie oppure, all'estremo diametralmente opposto, affermare che tutti i comportamenti, anche quelli definiti come etici, sono inquadrabili in un sistema evoluzionistico... resta comunque un modo di leggere o forse di prevedere, non certo un modo per legittimare alcunchè... sicuramente per dimostrarsi attendibile il modello, applicato alla storia delle culture, delle religioni e dei popoli, deve essere ancora e di molto affinato... già solo le corrispondenze con pressione selettiva, fitness e modificazione sono difficili da definire (il mio precedente post era un pallido tentativo)... di lì ad avere un modello perfetto e una previsione attendibile ce ne corre... ma è intrigante e se qualcuno più ferrato di me ci prova, ben contrastato da chi non credendoci cerca in tutti i modi di mettere in crisi il modello, beh, leggerò volentieri...
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enrico toy hj 61 "kindergarten"
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#69069 - 03/02/06 08:38 AM
Re: Addio AFRICA
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Registered: 09/27/03
Posts: 710
Loc: torino
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Si però così non vale!!!! Allora bisogna trovare il modo di far pagare il biglietto Sono assolutamente d'accordo con enrico, e prima che riscoppi un putiferio ribadisco. E' una possibile interpretazione o chiave di lettura, ma mai una giustificazione. Però non la ho inventata io (magari!). Cercavo solo di utilizzarla per valutare le possibilità di cambiamenti della....... ora lo dico..... con le maiuscole in segno di rispetto......... pronti a mettersi ai ripari dalle ire degli utenti ......... .......Cultura Islamica. aiutooooooooooooooooo! Ciao a tutti [ 02 Marzo 2006: Messaggio editato da: adri ]
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#69070 - 03/02/06 09:49 AM
Re: Addio AFRICA
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Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
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La Cultura Islamica evolverà se e come deciderà di evolvere. E così le altre culture... Trovo infatti improponibile il "controllo dell'evoluzione" se effettuato da parte di una cultura dominante se non come tutela delle minoranze (ovvero protezione delle culture più deboli o meno rappresentate, come giustamente dice Adri). Trovo inoltre che ciascuna cultura debba essere assolutamente padrona di autodeterminare le evoluzioni che decide più opportune. E credo anche che il modello di evoluzionismo biologico applicato alla cultura può essere un passatempo didattico 8come l'applicazione di altri modelli matematici o fisici), ma MAI una linea guida...! Ripeto, se leggete il "Main Kampf" vi troverete riportate tantissime (folli) deduzioni fondate sulle teorie evoluzionistiche . P.S.) @ Adri. Credo che noi abbiamo un comune amico (adesso in Etiopia) che mi parlò bene di te a suo tempo... non sono poi così lontano...
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Lone Land (the Lone Rover)
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#69071 - 03/02/06 10:56 AM
Re: Addio AFRICA
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Registered: 09/27/03
Posts: 710
Loc: torino
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Azzzzz....ho tanti amici, ma non ricordo di uno in etiopia adesso. Un aiutino....?
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#69074 - 03/02/06 02:10 PM
Re: Addio AFRICA
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Registered: 09/27/03
Posts: 710
Loc: torino
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Mah, ancora non ci sono arrivato. Però se ti ha parlato bene di me deve essersi sicuramente sbagliato
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#69075 - 03/02/06 04:59 PM
Re: Addio AFRICA
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Registered: 06/19/02
Posts: 146
Loc: Cipro
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Ciao a tutti! Ci sono molte “key words” in ogni post…tanti pezzi di un puzzle. Concordo con I modelli/analisi di Adriano, concordo con Jack quando si riferisce alla credibilita` di una religione verso il proselitismo e l’inclusione del fattore progresso, e sono d’accordo con Lone che questi modelli possono essere usati bene o male. Concordo con l’approccio (si dice cosi?) di Enrico, “fotografare”, che e` poi quello che probabilmente tutti facciamo quando veniamo a contatto con altre culture. Wow, sono troppo d’accordo… Personalmente rispetto ogni cultura, anche se posso non condividere tutti i suoi aspetti. In genere mi piace soffermarmi su quello che ci accomuna piuttosto che sulle differenze e di solito, le cose in comune sono di piu` di quelle che ci dividono (I bisogni dell’uomo comune sono gli stessi, giusto?) e trovo sempre un modo per poter comunicare. Ogni cultura deve evolversi da sola, come dice Lone altrimenti che evoluzione e`, e sono contrario alle molte inziative di UNDP che come tema comune sembra abbiano l’obbiettivo di far vivere tutto il mondo allo stesso modo (occidentale…), causando spesso lo sconvolgimento della cultura del posto e l’arricchimento dei vari squali locali e delle multinazionali coinvolte in questi grandi progetti… Cosi` come sono contrario all’esportazione della democrazia; pare facile ma noi “occidentali” siamo arrivati alla nostra idea di democrazia nel corso di secoli e innumerevoli guerre fratricide e non. Pretendere di “esportare” la democrazia e` semplicemente assurdo, idea magari di nobile intento ma paradossale il solo pensare di metterla in pratica. Cosa influisce l’evoluzione, culturale e non, e` stato descritto molto bene in altri post, e credo che siamo tutti d’accordo che evoluzione significa cambiamenti intesi per la sopravvivenza della specie/cultura. La resistenza ai cambiamenti e` uno dei fattori principali che contribuisce alla velocita` degli stessi e pare che piu forte sia il controllo sull individuo (controllo politico o politico/religioso, sigh…) o l’isolamento geographico e piu` bassa sia questa velocita`. E mi sa, caro Adriano che ci vorra molto tempo prima che, in senso etico, la nostra cultura e quella Islamica saranno piu`compatibili. Le reazioni del mondo Islamico, siamo per un momento oggettivi, sono per noi “occidentali”, preoccupanti. Non mi ricordo di aver mai visto masse di Europei bruciare bandiere o compiere gesti violenti (attentati o dar fuoco ad ambasciate) perche` si e` pubblicata una satira sul Papa o dopo un attentato terroristico dietro casa. Comportamenti estremi come questi possono essere facilmente interpretati come una minaccia per la “nostra” cultura/specie e offrono una pericolosa opportunita` agli “estremisti occidentali”. Se una volta c’era piu` distanza fra le varie “culture” oggi, con i media, la tecnologia, i flussi migratori e la possibilita` di viaggiare piu facilmente (e mi riferisco in particolare al nostro gruppo) questa distanza e` virtualmente minima e, nel contesto di un mondo migliore, non necessariamente uguale, e` normale chiedersi quando certi comportamenti di massa, come le reazioni alle vignette/ gesti irresponsabili di un rappresentante ufficiale del nostro paese, assumeranno un tono piu civile. E` normale chiedersi se e` sicuro viaggiare in paese Islamici, anche se questo equivale, per un momento ed erroneamente, fare di tutt’un erba un fascio. Personalmente credo che sia ancora sicuro viaggiare nel Nord Africa cosi come in tutti i paesi in cui la cultura predominante e` quella Islamica. In genere si viene a contatto con un numero ristretto di individui, raramente con la folla (si viaggia nel deserto, giusto?). Le aree metropolitane sono per noi un transito e di solito sotto controllo (la polizia non manca) quindi basta informarsi su eventuali manifestazioni ed evitarle (cosi come faremo a casa nostra). Su questo tema si potrebbe parlarne per ore e praticamente e`quello che stiamo facendo. Del resto si tratta di un argomento molto interessante e produttivo nel senso che potrebbe aiutare ciascuno di noi ad essere un “viaggiatore” migliore e, chissa`, nei momenti d’interazione con le persone di cultura diversa a farci capire meglio chi siamo noi e chi sono gli altri. Ciao! Mauro PS-scusate se il mio discorso e` frammentato (scritto nelle pause di lavoro) e imperfetto…ho lo spell check Inglese PS 2 – Adriano, aiutino...mangia piu` pesce
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