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#68916 - 01/23/06 06:17 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Member
Registered: 01/03/03
Posts: 115
Loc: vicenza
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mi unisco inevitabilmente al coro..... ho solo una piccola esperienza in sahara ma da anni vado per mare a vela... e le cose non sono poi tanto diverse anzi, per molti versi si assomigliano.... sia qui che là si sta diffondendo una superficialità legata alla disponibilità di elettronica e cavalli... che finchè tutto gira a puntino si va e si torna senza problemi con l'impressione che tutto sia semplice e facile... ma basta poco, un minimo di stanchezza, una piccola avversità meteo, una rottura, gli americani che spengono il satellite (già sperimentato di notte al largo di brindisi durante la crisi bosniaca)... e sei in braghe di tela... quanti sanno fare navigazione stimata (sahariana o navale è lo stesso) con carte, squadrette, bussola e contachilometri (e parallelamente al gps la tengono aggiornata)??... quanti conoscono a memoria tutte le schede elettroniche che stanno sotto il cofano??... quanti sono quelli preparati 100 per affrontare 60?... il grande messner una volta disse che il coraggio non serve per arrivare in cima ma che ci vuole coraggio per decidere di tornare indietro... elia raccontandoci di non aver avuto quel coraggio ci ha fatto ben capire quanto invece ce ne voglia grazie
_________________________
enrico toy hj 61 "kindergarten"
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#68917 - 01/24/06 09:54 AM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Junior Member
Registered: 01/18/06
Posts: 9
Loc: Fano
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In effetti il topic del tread, evidentemente ben oltre la mia volontà, si è trasformato in maniera "corale" in una saga sugli errori che ho commesso. Sto volentieri al gioco, argomentando un poco più approfonditamente su quali sono state le considerazioni che mi hanno portato ad assumere la decisione di partire (con l'aggravante della famiglia al seguito) e di non tornare indietro alle prime difficoltà, pur essendo di normale intelligenza e ben lontano dall'approccio della "impresa estrema". Prescindo dall'incidente! Sono su questo abbastanza fatalista, avrebbe potuto accadermi anche sulla Roma-Napoli. Il tragitto da Sebha ad Al Wigh, era su asfalto sino ad Umm Al Aranib, da cui si proseguiva sempre su asfalto verso est in direzione di Meseguin. Ben prima di arrivare a quest'ultima località, si lasciava la strada e si proseguiva su pista verso sud. La pista era segnata da picchetti numerati, uno ogni 10 km (se non ricordo male!) sino a Al Wigh. E' intuitivo che il tragitto nord-sud era molto impegnativo, avendo come "bersaglio" un puntino nel deserto che era il cantiere. Chi ha viaggiato nel deserto sa quanto sia "basso" l'orizzonte in un luogo senza alture, a poco aiuta salire sul tetto del toyota. Anche per la "volpe del deserto" più smaliziata non c'era alternativa al seguire i picchetti. Per assurdo era più semplice localizzarlo di notte, nel buio assoluto, la luminiscenza dell'illuminazione del campo era visibile a decine di km di distanza. Molto più semplice in direzione sud-nord! Il "bersaglio" era la strada che da Umm Al Aranib portava a Meseguin e poi a Zawilah, un nastro d'asfalto in direzione est-ovest di oltre 50 km, impossibile da mancare tenendo la rotta verso nord. In effetti per sicurezza, piegavo sempre di qualche grado verso ovest, perchè se l'avessi "mancato", sarei finito o sulla Umm Al Aranib - Ghadduwah o dentro Al Katrum. Questo spiega perchè ho scelto di partire verso Sebha, nonostante le condizioni avverse e perchè nelle stesse condizioni, non sarei mai partito per il tragitto inverso. Spiega anche perchè nonostante il buio e la bassissima visibilità, non son tornato indietro, ritenendolo più difficile e pericoloso. Il "peccato originale" è invece essere partito con una sola vettura ed un solo autista. Tralasciamo la ovvia sopravalutazione delle proprie capacità, che si acquisisce inevitabilmente con l'abitudine, anche nelle attività più pericolose, per cui un anno prima non mi sarebbe neanche venuto in mente di fare quel tragitto da solo. Diciamo che con decine e decine di mezzi in giro nel deserto da due anni, non avevamo avuto una sola panne. L'efficenza dei mezzi era garantita da una manutenzione di stile aereonautico, per cui ogni vettura o mezzo di trasporto, al rientro da un trasferimento, subiva un accurato tagliando nelle nostre officine, prima di ripartire. Questo è tutto! Quindi una imprudenza (non credo completa dabbenaggine) che è stata resa "indimenticabile" dall'incidente sofferto, senza il quale difficilmente sarebbe sopravvissuta nei ricordi. Magari per il 2006 ne ho già parlato troppo.................. la ricorderò di nuovo nel 2031, per il 50° anniversario. (....... ma ci sarò???? Ma si! Dovrei essere a quella data un arzillo vecchietto di 78 anni! ) Di nuovo ciao a tutti e ben trovati!
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#68918 - 01/24/06 04:31 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Senior
Registered: 08/26/02
Posts: 1399
Loc: milano
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Messaggio inizialmente inserito da -Elia-: In effetti il topic del tread, evidentemente ben oltre la mia volontà, si è trasformato in maniera "corale" in una saga sugli errori che ho commesso.
Sto volentieri al gioco, argomentando un poco più approfonditamente su quali sono state le considerazioni che mi hanno portato ad assumere la decisione di partire (con l'aggravante della famiglia al seguito) e di non tornare indietro alle prime difficoltà, pur essendo di normale intelligenza e ben lontano dall'approccio della "impresa estrema".
Prescindo dall'incidente! Sono su questo abbastanza fatalista, avrebbe potuto accadermi anche sulla Roma-Napoli.
Il tragitto da Sebha ad Al Wigh, era su asfalto sino ad Umm Al Aranib, da cui si proseguiva sempre su asfalto verso est in direzione di Meseguin. Ben prima di arrivare a quest'ultima località, si lasciava la strada e si proseguiva su pista verso sud.
La pista era segnata da picchetti numerati, uno ogni 10 km (se non ricordo male!) sino a Al Wigh.
E' intuitivo che il tragitto nord-sud era molto impegnativo, avendo come "bersaglio" un puntino nel deserto che era il cantiere.
Chi ha viaggiato nel deserto sa quanto sia "basso" l'orizzonte in un luogo senza alture, a poco aiuta salire sul tetto del toyota. Anche per la "volpe del deserto" più smaliziata non c'era alternativa al seguire i picchetti. Per assurdo era più semplice localizzarlo di notte, nel buio assoluto, la luminiscenza dell'illuminazione del campo era visibile a decine di km di distanza.
Molto più semplice in direzione sud-nord! Il "bersaglio" era la strada che da Umm Al Aranib portava a Meseguin e poi a Zawilah, un nastro d'asfalto in direzione est-ovest di oltre 50 km, impossibile da mancare tenendo la rotta verso nord. In effetti per sicurezza, piegavo sempre di qualche grado verso ovest, perchè se l'avessi "mancato", sarei finito o sulla Umm Al Aranib - Ghadduwah o dentro Al Katrum.
Questo spiega perchè ho scelto di partire verso Sebha, nonostante le condizioni avverse e perchè nelle stesse condizioni, non sarei mai partito per il tragitto inverso. Spiega anche perchè nonostante il buio e la bassissima visibilità, non son tornato indietro, ritenendolo più difficile e pericoloso.
Il "peccato originale" è invece essere partito con una sola vettura ed un solo autista.
Tralasciamo la ovvia sopravalutazione delle proprie capacità, che si acquisisce inevitabilmente con l'abitudine, anche nelle attività più pericolose, per cui un anno prima non mi sarebbe neanche venuto in mente di fare quel tragitto da solo.
Diciamo che con decine e decine di mezzi in giro nel deserto da due anni, non avevamo avuto una sola panne. L'efficenza dei mezzi era garantita da una manutenzione di stile aereonautico, per cui ogni vettura o mezzo di trasporto, al rientro da un trasferimento, subiva un accurato tagliando nelle nostre officine, prima di ripartire.
Questo è tutto! Quindi una imprudenza (non credo completa dabbenaggine) che è stata resa "indimenticabile" dall'incidente sofferto, senza il quale difficilmente sarebbe sopravvissuta nei ricordi.
Magari per il 2006 ne ho già parlato troppo.................. la ricorderò di nuovo nel 2031, per il 50° anniversario. (....... ma ci sarò???? Ma si! Dovrei essere a quella data un arzillo vecchietto di 78 anni! )
Di nuovo ciao a tutti e ben trovati!Ti stai rivelando sempre più saggio e simpatico ,ma soprattutto i tuoi ricordi della vita in un cantiere "sperduto" nel Sahara sarebbero MOOOLTO interessanti: in attesa del 50° anniversario dell'incidente,non ci racconteresti qualche altro episodio, non necessariamente drammatico , magari nemmeno "istruttivo", ma semplicemente vero , di vita vissuta nel Sahara non da turista "mordi e fuggi" ma da abitante non autoctono? Grazie in anticipo! :)Luca [ 24 Gennaio 2006: Messaggio editato da: l.a.leoni ]
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#68919 - 01/24/06 07:40 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 01/03/03
Posts: 115
Loc: vicenza
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trovo le precisazioni di elia semplicemente da manuale... come avevo intuito l'uomo SA navigare (e bene) ed è anche molto lucido nell'analizzare sia le considerazioni che lo hanno spinto a partire e poi anche (giustamente) a proseguire, sia l'errore di "troppa confidenza" che lo ha portato poi ad una situazione, vuoi stanchezza vuoi scarsa visibilità vuoi distrazione, che ha generato l'incidente... il racconto è interessante, la spiegazione ancora di più... analisi di questo tipo, magari anche su incidenti solo "sfiorati" servono sicuramente a tutti noi per accrescere le nostre esperienze (dirette sarebbe meglio ma anche indirette servono)... questo capodanno ho avuto la fortuna di restare a conversare indisturbato con hedi per un'oretta a tarda sera nella sua bottega di douz e anche lì da un paio di racconti ho messo in saccoccia delle perle di saggezza sahariana... dunque, caro elia, datti da fare a rispolverare la memoria, perchè il tuo punto di vista, fatto di un'esperienza più continua e senza ambizioni di impresa estrema (e quindi più vicina ai viaggiatori che ai saltafossi) sarà sicuramente prezioso per noi piccoli consumatori natalizi di sahara... grazie e ciao
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enrico toy hj 61 "kindergarten"
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#68920 - 01/24/06 10:17 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 08/26/02
Posts: 1399
Loc: milano
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Bella la definizione di "piccoli consumatori natalizi di sahara"! Propongo, una volta che sarà entrata nel gergo, di abbreviarla in "PCNdS"! ps: ELIA:sempre in attesa di tuoi "racconti intorno al fuoco" : dai, non essere reticente: non passerai certo per uno che vuole fare lo sbruffone, dopo la tua "apertura"!
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#68921 - 01/24/06 11:02 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 01/03/03
Posts: 115
Loc: vicenza
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direi che si può contrarre in PCNS (in inglese peeseeines o in francese pesseenes e da qui a pissin che in veneto sta per pisciatina il passo è breve... :rolleyes: )... consumatori si, ma almeno un pò attenti e curiosi... fuoco al centro, toys un pò anzianotti alle spalle, un bicchiere e vai elia...
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enrico toy hj 61 "kindergarten"
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#68922 - 01/24/06 11:28 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 08/26/02
Posts: 1399
Loc: milano
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ok per "pissin", ok per il fuoco al centro e ancora più ok per il bicchiere di vino, quanto al toy vecchiotto.....vedo che anche tu viaggi su un 61....... DAI ELIA, CONTA SU! Renditi conto di essere l'unico che ha visto l'africa da dentro un bel pò di anni fa, senza per questo essere, oggi, un vegliardo....
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#68923 - 01/26/06 02:55 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 01/16/02
Posts: 967
Loc: Modena
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Ciao Enrico sono Enrico quello che ti ha venduto il 61 potevi anche trovare trovare un nome piu bello per quella gloriosa macchina che mi ha portato 2 volte a Dakar 2 volte nel tibesti al jebel Awayanat e tante volte in Libia e che non ha mai detto di no e ancora va da Dio....vabbè scusa l'intromissione baci ai piccoli!!!!1 e ciao
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enrico
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#68924 - 01/26/06 03:26 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 01/03/03
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Loc: vicenza
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ciao enrico manfred, benvenuto intorno al fuoco... come ben sai le casse da morto sono usualmente di legno massiccio e assai robuste, e così è infatti... il glorioso 61 è sempre arzillo, a 275000 km è ancora un ragazzino!! quanto al soprannome è il primo che è arrivato in virtù della forma e soprattutto del colore... mancano solo i lumini rossi... un nome esotico mi sembrava troppo pretenzioso per me PCNS... ma ora che ci penso me ne viene in mente un'altro che potrebbe essere il definitivo... in attesa che elia si schiarisca la gola... ciao
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#68925 - 01/26/06 05:20 PM
Re: Ciao a tutti, mi presento.
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Registered: 08/26/02
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Loc: milano
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Sembra che il nostro Elia sia un pò reticente....abbiamo già capito che non è un esibizionista, quindi è possibile che aspetti, per riprendere la "parola" ,che qualcun altro abbia narrato a sua volta qualche ricordo africano........chi prende la parola?Non si chiede "Alta letteratura"giusto un episodio un minimo insolito,magari istruttivo, o anche solo divertente..........mica a tutti può essere capitato "il grande evento"ma stando in Africa a lavorare qualcosa vi sarà pur successo.................
[ 26 Gennaio 2006: Messaggio editato da: l.a.leoni ]
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