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#5347 - 11/13/06 12:44 AM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Member
Registered: 09/05/05
Posts: 78
Loc: capalbio
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Sono uno di quelli che, grazie a un TO, Enrico Manfredini ha potuto conoscere nel dicembre 2005 la Libia del sud est , cosa che non avrei mai fatto da solo. Posso dire che , pur in gruppo, abbiamo avuto episodi di integrazione nella realtà locale tipo quelli descritti da Adriano42. Questo perché, il TO in questione, non conosco Cattone e Chiodi, in primo luogo ama quei luoghi rispetta quelle persone e credo che la sua maggior soddisfazione sia quella di trasmettere le stesse sensazioni ai partecipanti. Abbiamo conosciuto persone che ci hanno ospitato, invitato, scritto, che avremmo piacere di rivedere, e credo sia così anche per loro, in poche parole il TO ci ha fatto ” conoscere “ l’Africa, e insegnato come rispettarla. In quel dicembre eravamo una decina di persone, c’erano anche altri, ma per loro non era la prima volta, con Manfredini, e grazie a questo TO ci sono 10 persone in più che amano l’ Africa, il deserto che sanno come rispettarli e che ci torneranno. La mia non vuole essere una polemica, ma condivido il fatto che sia giusto il progresso quando questo rende la vita migliore alle persone, e una strada come quella di k.G lo può fare. Come dice Eugenio, faremo prima noi, ma anche loro. Adriano42 se lo preferisce è giusto che vada solo, ma forse chissà, a volte da soli può essere più facile che in compagnia, quando questo ti comporta delle scelte o decisioni che rispettino la libertà e le necessità degli altri.
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BUONA VITA !
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#5348 - 11/13/06 02:08 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Member
Registered: 11/08/04
Posts: 147
Loc: Buttigliera Alta (To)
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La maturità di un individuo si misura non tanto nella capacità di stare da solo, ma quella di stare in pace con gli altri. Ogniuno di noi ha un modo personale di vivere il magico mondo del deserto, e questo modo cambia con il tempo e con l'esperienza, si cresce ci si evolve. Non basta, il sentito dire sulla nave o al porto per farsi un'idea di come vivono il loro lavoro e la loro passione i personaggi citati prima. Alcune cose viste dall'interno assumono un aspetto diverso che se analizzate con il solo scopo di trovare qualche cosa da criticare. Non dobbiamo cadere nel qualunquismo e nei luoghi comuni, come se si dicesse che chi viaggia da solo è un pazzo ed un incoscente, bisogna vedere cosa fà, come lo fà, come si è preparato, come è equipaggiato, ecc. ecc.
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Saluti Claudio
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#5349 - 11/13/06 04:28 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Senior
Registered: 01/14/02
Posts: 546
Loc: BOSSICO
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mi sembra di tornare indietro di qualche anno quando avevamo già toccato questo scottante argomento. Premesso che non ho mai girato con Cat1 ( per la logica dei gruppi troppo numerosi )ma che ho iniziato ad avvicinarmi all' Africa grazie a un piccolo TO ed ho fatto altri viaggi con un altro piccolo TO . Fin che uno non pesta i piedi e vive le proprie emozioni senza recare danni altrui non vedo perchè non possa farlo ... Se esistono i TO è perchè c'è una certa domanda , è una legge di mercato certamente non inventata da me . Farsi portare o farsi organizzare il viaggio non mi sembra motivo di inferiorità o indifferenza verso i locali . Se un accompagnatore è uno sprovveduto ( cosa molto frequente )sarà lui personalmente a doverne rendere conto a qualcuno . Non tutti magari hanno tempo , capacità e voglia di pianificare un viaggio del genere che a differenza di molti altri necessita di una particolare cura dei dettagli cercando di non tralasciare nulla al caso . Non spendiamo sempre tante belle parole come : aiutiamo l' Africa e gli Africani etc... ? e poi appena si sente dire che vogliono sistemare delle vie di comunicazione o che vogliono incentivare il turismo o che vogliono dare lavoro alle popolazioni locali coinvolgendole si inorridisce gridando allo scandalo !? Se ne parla da sempre anche in Italia e le amministrazioni comunali fanno sforzi notevoli in questo settore , allora siamo matti pure noi ? ma il mal d'africa è solo volere e sperare che le cose rimangano sempre così ? certo piacerebbe pure a me scorazzare per lungo e per largo a costo zero ma all'economia locale non ci pensate ? quandi soldi lasciate in loco quando fate un viaggio ? pressochè zero ... è colpa dei TO ??? ricollegandomi al vs discorso del Monte Bianco , se non sbaglio per andarci è obbligatoria la guida ; li perchè non siamo in prima persona interessati ci sta bene così ... L'impostazione attuale nemmeno mi piace perchè il costo non indifferente alla fine non giustifica il servizio offerto ( molte volte il disservizio ) e quanto percepito dalla guida stessa è una miseria per non dire nulla . Non mi piace l'impostazione economica da europei e l'approsimazione da africani . Prima di muovere critiche contro chi e come viaggia sarebbe il caso di guardarsi dentro e vedere se c'è poi tutta sta differenza tanto predicata . Ho fatto viaggi con persone che hanno girato per anni con to e viaggi con '' autonomi '' , in tutti ( come sono certamente anche io ) ho trovato lati positivi e negativi . Non posso e non voglio considerare ne gli uni e ne gli altri inferiori o superiori ma chi più e chi meno mossi dalla stessa pasione : l' AFRICA ! Nik
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#5350 - 11/13/06 05:58 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Senior
Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
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Costola mi sembra tiri fuori un punto interessante. La prima volta che che si fa qualcosa dall'alpinismo ad un giro lo si puo' fare in modo autonomo da autodidatti o magari lo si puo' fare con l'aiuto di qualcuno. Non trovo ninete di male in questo ultimo approccio. Imparare sull propria pelle l'alpinismo o l'escursioni nel sahara puo' costare cara. Se qualcuno ci "accompagna" e magari ci spiega il corretto modo di comportarsi ci puo' far vedere cose e capire cose che magari per farlo in modo autonomo ci occorerebbero anni. E' come quando comperiamo una guida o utilizziamo una guida per fare un giro di una citta'. Grazie alla guida in poco tempo acquisiamo un bagaglio di informazioni che se ci fossimo messi da soli a sperimentare e provare dovremmo trascorrere anni in quella citta' ispezionando ogni vicolo e studiando libri e storia della citta'. Sicuramente scoprire qualcosa di nuovo in modo autonomo ha una sensazione differente che farsi portare da una guida o seguire la mappa pubblicata su un libro, dipende spesso da quanto tempo si ha a disposizione e quale sono i nostri obiettivi. Lo spettacolo che si gode dalla cima del monte bianco lo si puo' avere salendo in funivia o sudandoci la salita ma nel secondo caso percorrere il sentiero e' gia' parte della meta'. Penso esistano TO e OT che aprono gli occhi a viaggiatori, una volta aperti gli occhi uno puo' scegliere se percorrere il sentiero o l'autostrada per raggiungere la stessa meta. PS sicuramente quando arrivi in cima ad un monte e trovi una montagna di spazzatura ed un parcheggio pieno di pulman ti girano ;-) ma ci sono tante mete (purtroppo sempre meno) dove i pulman non sono arrivati
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#5351 - 11/13/06 07:49 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Senior
Registered: 07/13/04
Posts: 218
Loc: Caldonazzo TN
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Forse è difficile fare categorie che rappresntano i vari modi di andare in Africa e non vorrei essere frainteso.Nello specifico in tutti i gruppi organizzati ci sono aspetti positivi e negativi,comportamenti appropriati e non.Ci sono "piccoli" TO,intesi come organizzazioni essenziali,spesso veri appassionati con esperienza,che usano appunto il proprio bagaglio di conoscenza per condurre poche persone in Africa,sicuramente fornendo insegnamenti che un domani ,otre a far nascere la passione nel neofita,lo possono rendere autonomo. Poi ci sono le grosse organizzazione:queste sopravvivono solo con grandi numeri e qui è impossibile che la qualità sia la stessa.Non si può selezionare la clientela e in genere è più probabile assistere a comportamenti genericamente inadeguati.Chi ha viaggiato tanto non può negare certe evidenze. Poi c'è il viaggiatore autonomo,che può e ama costruire e pianificare il viaggio;momento già di soddisfazione,quando il sogno prende forma.Questo viaggiatore può o meno avere bisogno della guida locale,può viaggiare in gruppo,di solito con amici fidati o comunque gente con cui,ben prima della partenza,si genera un buon feeling.Altre volte sceglie od è costretto a muoversi da solo.Non affermo che questo modo di viaggiare sia il migliore,certo è quello che ho sempre praticato,in Sahara come in Nuova Zelanda,in montagna come in mare.Anche i viaggiatori autonomi possono fare cose sconsiderate e avere comportamenti ottusi e incivili.Di fatto "imporre" un codice comportamentale è difficilissimo,però è anche vero che l'impatto di una fesseria fatta da gruppi numerosi,riconducibili a organizzazioni commerciali ecc. in loco ed anche in Patria hanno una maggiore visibilità. Quanto poi ai benefici economici che i due modi di viaggiare rilasciano in loco,il discorso merita una trattazione a parte,e sarebbe di certo un altro 3D interesante. Sicuro che l'impatto è forte.Seppellire o bruciare i nostri rifiuti è meglio che lasciarli in bella vista,ma dal punto di vista ambientale comunque è un danno e da quello etico saremmo tenuti a riportarci tutto a casa!(?)Una nostra vettura con tutto il ben di Dio che portiamo rappresenta un mondo assolutamente inavvicinabile per la stragande maggioranza della gente che incontriamo,col nostro stesso abbigliamento,il potere di acquisto che abbiamo in loco ecc. è ovvio che ,oltre ad insani appetiti,si suscitino aspettative e bisogni che laggiù restano inappagati.E' questo un motivo per non andare? Il nostro attraversare quelle terre è solo fonte di confronti frustanti per i locali?Esercitiamo una specie di prepotenza economico-culturale? Io non credo sia solo questo,noi abbiamo il privilegio-dovere di rappresentare il meglio della nostra società,in modo rispettoso della realtà locale,senza l'ipocrita buonismo del "bravo europeo" che incontra il "povero africano",e senza anche atteggiamenti di insofferenza e superiorità.Equilibrio difficile a maturare,per i più "vecchi" viaggiatori può essere utile rileggersi i primi diari di bordo,se tenuti,e forse come è capitato a me vedranno una progressiva maturazione del rapporto con queste genti e culture diverse. Una nota per chiudere:il fatto che tanti intervengano su questi argomenti è un ottimo segnale,che poi la discussione resti su civilissimi toni è una conferma che Sahara.it è un bel gruppo di persone ed infine personalmente ricavo da questi discorsi un sacco di insegnamento anche e forse sopratutto da chi la pensa in modo diverso.
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Nessun luogo è lontano
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#5352 - 11/13/06 11:21 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Junior Member
Registered: 10/05/06
Posts: 18
Loc: Italia
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per costola che scrive "Adriano42 se lo preferisce è giusto che vada solo, ma forse chissà, a volte da soli può essere più facile che in compagnia, quando questo ti comporta delle scelte o decisioni che rispettino la libertà e le necessità degli altri." Sicuramente da solo si è molto piu' liberi ed è molto piu' facile gestire il proprio tempo durante i viaggi, comunque viaggio spesso con amici collaudati e dico collaudati perchè in certe zone, anche se qualcuno avrà da ribattere, l'esperienza e d'obbligo in ogni caso per certi viaggi difficili la mia regola è: due equipaggi sono pochi tre sono troppi. scrive anche " Sono uno di quelli che, grazie a un TO, Enrico Manfredini ha potuto conoscere nel dicembre 2005 la Libia del sud est , cosa che non avrei mai fatto da solo" ma hai mai pensato di provare ad andare senza pagare nessuno a iniziare per gradi e con le tue gambe la tua esperianza sahariana, come fanno molti, magari iniziando in qualche zona facile della Tunisia?? per me il piacere di "crescere" o se vuoi "di imparare a camminare con le proprie gambe" è stato molto stimolante ma magari io sono strano.Ho iniziato con timidi viaggetti in Tunisia e via via mi sono spinto sempre piu' in giu' sbagliando e imparando. scrive ancora "Questo perché, il TO in questione, non conosco Cattone e Chiodi, in primo luogo ama quei luoghi rispetta quelle persone e credo che la sua maggior soddisfazione sia quella di trasmettere le stesse sensazioni ai partecipanti" anche a me è capitato in certi viaggi di avere con me, venuti dall'italia, equipaggi amici al primo battesimo di sabbia e anche per me è stata grande soddisfazione trasmettere queste sensazioni a loro "neofiti" e anche loro erano entusiasti solo che non mi hanno dato un centesimo, io le mie passioni e sensazioni non le trasmetto a pagamento, quindi costola non rendere troppo romantico quello che è un semplice rapporto commerciale basato su servizi in cambio di denaro. amguid scrive "Ci sono "piccoli" TO,intesi come organizzazioni essenziali,spesso veri appassionati con esperienza,che usano appunto il proprio bagaglio di conoscenza per condurre poche persone in Africa,sicuramente fornendo insegnamenti che un domani ,oltre a far nascere la passione nel neofita,lo possono rendere autonomo." mmmhhhh su questo non ne sarei tanto sicuro, solitamente i TO a gestione familiare sono molto restii a svelare i loro "segreti", un equipaggio che si rende autonomo è un cliente in meno per il prossimo viaggio. Provate a chiedere informazioni e punti gps a un TO su un giro che volete fare in modo autonomo senza di lui e senza pagarlo, voglio vedere se e che tipo di informazioni vi passa. Per loro sono come le ricette per un cuoco professionista o non le danno e se le danno non le danno mai complete al 100%. sono in pieno accordo con amguid che sottolinea i toni pacati della discussione e sottolinea anche che da questa discussione tutti noi possiamo ricavare molti insegnamenti anche i TO . Anzi non sarebbe male sentire la loro opinione o quanto meno quella di qualcuno che viaggia con loro come costola. un saluto a tutti anche a Eugenio
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#5353 - 11/14/06 12:03 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Junior Member
Registered: 09/01/05
Posts: 49
Loc: Pavia
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Messaggio inizialmente inserito da Nord West: Sharm Sheik è diventata quello che è diventata per colpa dei turisti fai da te? [/QB] Temo proprio di sì... iniziò con un campeggio israeliano, poi col passa-parola andò avanti e finì in brochure con una mega-città. Come sta succedendo a Marsa Alam. I viaggiatori autonomi sono le elite che inventano le nuove mode.
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AMN
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#5354 - 11/14/06 12:56 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 353
Loc: Italia
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I viaggiatori autonomi sono le elite che inventano le nuove mode vero!!! quando andai in Libia la prima volta di agenzie e gruppi di TourOp. nemmeno l'ombra......siamo stati noi ad aprire il turismo in Libia negli anni 90.... questa non è un opinione ma una certezza saluti giovanni
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#5355 - 11/14/06 05:00 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Member
Registered: 01/18/02
Posts: 101
Loc: Torino
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Ho letto che si invita qualcuno che viaggia con piccoli TO a dire la propria opinione: ecco la mia! Ho viaggiato molto in passato (se non erro 27 viaggi africani) nei modi più diversi: dalle gare africane all'organizzazione fai da te, passando per TO presuntuosi, pressapochisti e irresponsabili. Ora mi affido ad un gruppo di amici di vecchia data che hanno deciso di dedicarsi all'organizzazione professionalmente (avendo alle spalle una solidità che non li fa azzardare mai). Sarà che sono invecchiato, che mi piace ancora l'avventura ma non ho più voglia di discutere con i poliziotti e con gli accompagnatori locali (che peraltro rispetto), che preferisco, dopo averlo deciso molte volte in passato, che qualcun'altro mi dica dove e quando fare il campo, ma mi trovo benissimo. Certo l'impegno economico è maggiore che andando da solo, ma avete idea cosa vuol dire: - non dover diventare matti per i documenti, i biglietti del traghetto, -mangiare e fare foto mentre altri sbrigano le formalità alla frontiera Niger/Algeria? Forse il tutto non sarà il massimo dell'adrenalina, ma abbiamo molti esempi di gente che per cercare l'avventura finta trova i guai veri... Saluti a tutti
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Silvano
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#5356 - 11/14/06 07:16 PM
Re: Guide e burocrazia nel sahara, limitazione o pianificazione per un futuro migliore
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Senior
Registered: 07/13/04
Posts: 218
Loc: Caldonazzo TN
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assolutamente rispettabile la posizione di Silvano,anche se io preferisco gestire da solo anche i contrattempi e le piccole incombenze del campo ecc. Per quanto dice giovanni :ok però non sono stati i primi visitatori a "violentare" i famosi centri sul Mar Rosso.Lo stravolgimento dei luoghi,con gente che massacra la barriera passeggiandoci sopra,che invece di adattarsi al luogo lo ha stravolto per trasformarlo in una Gabicce mare esotica è stata opera delle ondate di turisti di massa,i noti vacanzieri dequalificati e dequalificanti!Ovvio che un posto per noi affascinante per chi ci vive magari è un posto malcomodo e povero per cui di fronte a prospettive di trasformarlo in una fabbrica di guadagni sarebbero fessi o,forse,troppo idealisti,per non fare di tutto e di più pur di cavalcare l'onda! Resto sul punto,stà a noi non rompere il "gocattolo" e trovare una conciliazione tra il nostro desiderio conservare i posti e gli ambienti come visti per la prima volta e le legittime ambizioni dei residenti a trarne profitto.Altrove ci riusciamo con i parchi ecc. qui in Europa come in USA,Newzeland,Canada ecc.Voglio dire che dove è presumibile che la pressione dei visitatori superi una certa soglia,là si dovrebbe regolamentare il tutto.Dove ancora si arriva con altro spirito,difficoltà e solida esperienza vorrei che tutto restasse libero come è sempre stato
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Nessun luogo è lontano
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