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#5181 - 10/04/04 10:29 PM Re: Frontiera Ghat
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
D'accordo, anche se sinceramente mi piaceva proseguire con "non ne posso più..."! E poi non mi sembra un fatto culturale.

Ma va beh, iniziamo il match:

M.1:

Vorrei solo premettere che GFCY, almeno secondo me, è un tipo molto particolare, e sì che di sahariani strani ne conosco... Cioé non so rendermi conto fino a che punto è sinceramente convinto, per fare un esempio, che aver "delocalizzato" i Duada deportandoli in improbabili "villette", sia davvero stata una grande opera umanitaria e meritevole operazione della grande J. Libica. Penso tu sappia benissimo che i D. sono tuttora i legitti ed unici proprietari dei loro laghetti, e che, per assurdo gli arabi invasori, da deportare dovrebbero essere casomai i libici, almeno nel Fezzan!

>"Che la spedizione fosse illegale non vi sono dubbi perché mai il materiale è stato restituito, perché mai le ditte sponsor hanno dovuto pagare fior di quattrini a titolo di multa per aver aiutato illecitamente ..."<

La spedizione (come missione di ricerca e documentazione dell'arte rupestre del Mathendush) era perfettamente autorizzata. L'autorizzazione fu ottenuta per il tramite del consigliere d'amministrazione libico nella FIAT. Se non fosse così, come diavolo pensi che saremmo potuti entrare da Djanet a Ghat (frontiera da sempre diciamo, per usare un eufemismo, problematica...), con due camion IVECO attrezzati? Come si sarebbero ottenuti i visti?

Guarda che a riceverci alla frontiera di Ghat c'era una ventina di ossequiose persone, tra polizia, doganieri, intelligence, secret p., ecc.; perfettamente preavvertiti ed a conoscenza della nostra spedizione. Riguardo al "materiale restituito", cioé ai calchi, purtroppo non so dirti più di tanto. Per tua conoscenza, io non ho eseguito né contribuito a fare nessun calco: mi occupavo solo di rilevare e documentare fotograficamente i siti di a.r., allora in gran parte inediti.

In parole più semplici: la spedizione era regolarmente autorizzata. Per altre questioni di sponsor paganti (di cui peraltro non so niente), o per la questione della restituzione dei calchi, chiedi direttamente ai C., che peraltro conosci personalmente, o per pagamenti che ignoro (purtroppo conosco solo i miei "pagamenti" personali!) agli sponsor stessi...

>"Perché mai la ricerca ufficiale cioè quella operata da chi ne ha titolo, incarico e merito è stata bollata per dieci anni. Vuoi il parere di Mori , che fu ritenuto in un primo momento responsabile del fatto perché eravamo ( pure io) giù quasi contemporaneamente."<

Non capisco bene: vuoi dire che per la circostanza che "eravamo ( pure io) giù quasi contemporaneamente" fu rtenuto responsabile Mori? Ma responsabile di che, esattamente?

>"Ho la mia documentazione che posso pubblicare in quanto personale specie le traduzioni in arabo che parlano di finti archeologi entrati senza autorizzazioni, (esiste anche una versione co autorizzazioni false , ti riferisci a quelle?) di ladri ed altre cose pesanti."<

Non so bene cosa vuoi dire. Ma se hai dei documenti interessanti, pubblicali!

>"Se sei interessato a sviscerare per conto tuo la matassa, o chiedi al M.A.E.. La stessa documentazione, più il resto, verbali ecc esiste ancora anzi ora è in microfilm ."<

Mi spiace, ma personalmente non ho nessuna "matassa da sviscerare".

>"Sappi che la vicenda pesa ancora, se ne è parlato recentemente , come uno dei primi usi “ illeciti“ del GPS fatto che ha fatto si che oggi in macchina assieme a questo strumento ci troviamo anche la guida.."<

Altra frase enigmatica: innanzi tutto non avevamo il "GPS", il cui utilizzo, come saprai, venne concesso per usi civili molto tempo dopo, e che a poco sarebbe servito per le caratteristiche della regione, di cui comunque non riesco a configurarmi un supposto, almeno a tuo dire, "uso illecito" dello strumento; ma la tua frase più inquietante è certamente quella della guida: sbaglio, o non hai sempre sostenuto in questo forum che in quei luoghi la guida è un elemento assolutamente necessario ed indispensabile, e che è da pazzi irresponsabili innoltrarsi nel deserto col "fai da te"?

>" Per quanto concerne Bockeman e la Barich, altro non posso dirti fanno il loro dovere di Prof , di titolari di cattedra, di responsabili di ricerche autorizzate con tanto di concessione di scavi rilasciate da autorità governative e non dal primo PINCO PALLINO , cioè è in parole più chiare sono persone autorizzate a farlo pubblicamente e non di straforo .
( E forse questo il motivo di tanto rodimento ????) e antipatia nei miei confronti ???"<

No, non è per questo.

Ti spiegherò meglio alla prossima puntata.

Continua..

[ 04 Ottobre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

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#5182 - 10/05/04 12:08 AM Re: Frontiera Ghat
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
P.S.:

Scusate,

ma nella foga della risposta a GCFY, mi sono improvvisamente reso conto di essere un po' troppo ambiguo per i lettori di questo forum.

Allora mi qualifico (si fa per dire...): sono il co-editore (nel senso che chi la fa veramente è mia moglie) della rivista "Sahara", che spero qualcuno di voi conosca.

Sono nato come molti di voi, iniziando a viaggiare nel Sahara per fare inconcludenti traversate, ed accorgendomi in seguito che fermarsi a osservare alcune cose era molto più interessante...

La mia posizione, ed il mio conseguente coinvolgimento, nella questione della famigerata e da più parti denigrata spedizione C. nel Mathendush del 1982 sta nel fatto che fui io a proporla, e quindi ne sono corresponsabile. Ma a ncora oggi ritengo sia stata, almeno dal punto di vista di raccolta di documentazione dell'arte rupestre della zona, una missione che ha ottenuto dei buoni risultati. Purtroppo anche con la conseguenza imprevista di scatenare una corsa nella zona e una sorta di sgradevole competizione del tipo "l'ho visto prima io!", che davvero non mi sarei mai aspettato.

Quel casino che è successo dopo, ritengo soprattutto perché i libici ne hanno voluto farne un caso politico e in un certo senso ricattatorio, evento che GCFY sinistramente tratteggia, sfugge alla mia comprensione.

Non è questione di calchi o non calchi, episodio di cui io non c'entro proprio niente e ne so molto poco, ma ovviamente mi sento personalmente coinvolto, e anche umiliato, quando qualcuno parla di "missione illegale, vergognosa... che per dieci anni, ecc.", o anche peggio...

Non è assolutamente così: sinceramente vorrei far luce sull'episodio, anche se non è molto semplice!

O magari di ciò non frega più niente a nessuno (scelta consigliata)?

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#5183 - 10/05/04 12:15 AM Re: Frontiera Ghat
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Pigliate questo intervento come assolutamente neutrale.

Fiumi di Pietra di Castiglione Negro

Discendenti di un popolo fossile di G.F.Catania

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#5184 - 10/06/04 01:45 AM Re: Frontiera Ghat
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
M.2:

>"Posso continuare ben oltre ma sono certo che sono cose che tu ben sai , e non per essere criptico o mafioso ma sono cose (uso questo termine in generale) che non interessano a nessuno e soprattutto NON CI FANNO ONORE. ."<

Non capisco perché proprio ora, credo sul più bello, vuoi mollare! Riguardo all'"...ONORE", confesso che non so bene a cosa ti riferisci.

>"Bockeman"<, o meglio: "Bokelmann", non è uno di quelli che definisci:

>"titolari di cattedra, di responsabili di ricerche autorizzate con tanto di concessione di scavi rilasciate da autorità governative e non dal primo PINCO PALLINO , cioè è in parole più chiare sono persone autorizzate a farlo pubblicamente e non di straforo ."<

ma è molto più semplicemente un archeologo serio, mio amico, che ha avuto la sventura di essere stato preso come ostaggio in Algeria dal Parà, e che tu in qualche tuo post ti sei preso la briga di classificarlo ignominosamente come "sedicente archeologo"!

>"...alla storia non ci passi, te lo dico io che la grotta dell’Obeid L’ HO VISTA IO PER PRIMO ma la storia riporta che è stata la missione congiunta Italo egiziana diretta dal Prof. Fekry e dalla Barich dell’Università la Sapienza che ha scucito e scuce i fondi. e si che è danni che giro con loro .<

Mah, certo che trovare una grotta così dipinta lì, merita per lo meno una menzione...! Comunque non io, né tantomeno tu, passeremo mai alla storia!

<"del resto a me che sia pioggia o barca , me ne .."< Ma come? Sai benissimo che è una questione di estrema importanza, almeno in questo, non mi deludere!

<"tre Tiger Moth perfettamente funzionati ."<

Cosa cavolo sono?

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#5185 - 10/06/04 01:56 AM Re: Frontiera Ghat
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
Vorrei brevemente aggiungere:

tu dici di essere un funzionario del M.E., presumo italiano.

Se ne deduce che sei pagato da tutti noi, italiani, non dai libici...

Quindi non riesco veramente a capire certe tue prese di posizione.

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#5186 - 10/08/04 08:34 AM Re: Frontiera Ghat
Paj Y2K Offline
Senior

Registered: 02/12/03
Posts: 209
Loc: Vaprio d'Adda (MI)
Quote:
,<"tre Tiger Moth perfettamente funzionati ."<

Cosa cavolo sono?[/QB]


Sono dei biplani (o erano già monoplani?) del periodo tra le due guerre mondiali che venivano anche utilizzati per l'addestramento dei piloti.

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#5187 - 10/08/04 11:50 AM Re: Frontiera Ghat
Anonymous
Unregistered


Rispondo precisando alcune premesse .

La ricerca archeologica Italiana in Libia riveste una rilevante importanza , tanto che era nell'ordine del giorno anche ieri con l'ultimo incontro Berlusconi/Gheddaffi che ha aperto le porte agli ex profughi. Riguarda vari aspetti collaterali che sfuggono ai tanti, basti sapere che è sempre più un business, e che se non lo fa l'Italia, lo fa la concorrenza che è accanita già ai tempi della missione Castiglione. Molti ritengono pure che andare scavare nel Sahara , libico o altro, sia una forma di sostegno, una collaborazione a tutto vantaggio dei libici , è stato ed è sempre più l'esatto contrario.

Personalmente vedo nelle richieste di PYR più una curiosità di conoscere parte e aspetti della vicenda a lui forse non noti più che contestare realmente quanto ufficialmente reso noto e concluso.

Ho vissuto la vicenda dalla parte opposta di PYR cioè come una pratica, e tale era per me anche se maggiormente coinvolto come sahariano.
La vicenda è stata seguita ai più alti livelli politici bilateralmente perché di stretta ed esclusiva competenza politica. ( La missione è un contratto fra governi ) e non per “motivi politici,” di qualunque genere fossero. La sua risoluzione ha chiesto ben nove anni ; fine 82 il fatto, 85 restituzione dei calchi, 8.... pagamento multa (non ricordo l'anno esatto) , 91 grazie alla ripresa delle commissioni miste viene tolto il divieto per la nostra ricerca nell'Akakus. .

La missione Castiglione svolse allora quello che già era ufficialmente in programma e che altri autorizzati facevano, ( la catalogazione dei siti di arte rupestre) ovviamente senza i mezzi che questa disponeva. Questo fatto del lavoro ivi in atto era noto a chi si occupava o si interessava di arte sahariana.( sempre leggere i testi di allora a cominciare da quelli di Philippe Diolé) .

Due righe quindi sulla vicenda in linea sintetica per una migliore comprensione :

A fine 82 a cavallo nov/ dicembre due camion attrezzati per ricerche scientifiche entrano in Libia dal sud , eseguono studi rilievi archeologici, calchi di arte rupestre , ecc rimontano a nord da dove escono portando via i calci, il tutto indisturbati e senza che nessuno li controlli, senza guida ufficiale come allora già richiesto e soprattutto senza che chi di competenza nel Paese ne fosse a conoscenza.
Giunti in Italia , attivano una campagna mediatica sull'impresa (basta leggere la stampa di allora ( la prima la piuù importante ecc) , qualcuno in Libia sente e chiede lumi ai suoi militari, , funzionari del Dip. Antichità ( equivalente al ns. Ministero beni culturali) alla Libya Motor( Fiat Iveco) . Nessuno sa niente o è in grado di dire qualcosa , giustificare , confermare o negare: ominciano a saltare le prime teste, (un mio caro amico militare ci rimise il posto dall'oggi all'indomani stando a Tripoli ) . Spiegazioni vengono chieste al nostro governo per il tramite ufficiale di italdip, imbarazzo del governo che nicchia . Risposta blocco della ricerca archeo nel sud per tutti. . (Qui ti rispondo alla tua richiesta perché non ci fece onore, perché permise agli altri gruppi che vi operavano , inglesi, francesi, olandesi, di dire in coro “ c'est toujours les italiens “ .

Gli anni passano , la facenda si ingarbuglia sempre più , gli incontri bilaterali si moltiplicano,e si accumulano carte e scartoffie, traduzioni di documentazione presentata dalle autorità libiche, il tutto gira alla verifica di chi ha fatto il furbo, se vi è stato il furbo o meno , su quale base sono stati rilasciati i visti , chi ha aiutato, chi ha insabbiato, chi ha fatto, o non ha fatto il proprio dovere ,si verificano tesi, spiegazioni, insomma si arriva penosamente e finalmente al verdetto finale :

Glli sponsor devono pagare la multa prevista per chi esegue o finanzia scavi archeo non autorizzati e alla restituzione del materiale ( calchi ) . In merito ricordo che questa stessa legge è quella ancora valida per i singoli , turisti o meno, di oggi che eseguono tali lavori privatamente senza il dovuto titolo e autorizzazione. Da allora e dal fatto , al Dipartimento antichità vano con i piedi di piombo ogni qual volta si chiede qualcosa , il che significa spesso nicchiare, magari in attesa che qualcuno si stanchi o altri decidano per loro .

In conclusione la questione sarebbe forse ancora pendente se non fossero intervenute forti pressioni da ogni parte per riprendere gli scavi. Per quanto riguarda i calchi, mi sembra strano che non ne sai niente,cmq sappi che eseguirli senza preventiva autorizzazione e pari alla pirateria su internet di musica o altro che sia , se ti pescano paghi la multa come in un qualunque museo e sito , oppure paghi la tassa dove e previsto e fai le copie . Se no ne sei convinto informati con qualche leguleo , ti dirà che tipo di reato è cosa prevedono i vari comma e tutto il resto.…, da qua a dire che sono pro libico o pro legge libica o non capisci “certe mie prese di posizioni” capirai bene che ce ne passa molto.

Per essere ancor più chiari per dare le infos che do sulla Libia non faccio, nè ho bisogno di fare il giro delle 7 chiese per verificarne l'attendibilità, magari senza capirci un tubo sopra e poi finire con sparare sentenze sul tipo : tutto in questo Paese è casino , confusione e così via, mi interfaccio direttamente con la fonte ufficiale e la riporto cosi come è, anche se so bene che spesso questa non fa piacere a molti, per diversi pareri ed interessi e che a causa di questo fatto molti mi vedono come un bastone messo davanti alle ruote . .

Su questo punto sto molto attento non avere responsabilità di qualsiasi genere con nessuno dei lettori diversamente da chi elargisce consigli con poca attenzione e senso di responsabilità .Ogni dato prima di essere trasferitoi n info va guardato bene. Andare alla fonte non è poi così diffide, il difficile è spiegare consigliare dare informazioni sulle direttive che le autorità locali dispongono , commerciali o turistiche che siano , come si dialoga come si tratta con queste autorità , questo è quanto fa parte del mio lavoro da oltre due decenni e non vuole dire essere autoritario..

Chiusa la parentesi torniamo sui punti del match ,

1) Sui Dawuada riporto spiegazioni, fatti avvenuti sulla loro delocalizzazione come questa fu vista e gestita da parte libica, non do certo un mio parere in merito anzi se noti bene vi è una certa ironia e nostalgia sia nell'articolo che nelle successive risposte (forni e gabbie) , ne tanto meno una posizione pro libica in quanto , in ultima analisi questa interessò solo cittadini libici, i dawada , che, al pari di altri loro connazionali che fruirono contemporaneamente di analoghe agevolazioni in altre aree della Libia non si fecero certo pregare per andare via dai laghetti i primi , gli altri dalle zeribe .
All'epoca i dawada erano già pochi . Li stava uccidendo, come riportò il Satin, il fatto che si sposavano fra di loro, il progresso che invetabilmente portava la Rivoluzione ha fatto il resto. D'altronde come dici bene nessuno vieta loro di tornare. Quattro anni fa in un incontro sul posto con l'allora Ministro del Turismo Bhukkari ho fatto presente l'opportunità di non ridurre i laghetti a circuiti per 4x4 e quad. e di restaurare le case abbandonate organizzare un museo , era completamente d'accordo, tutto è rimasto lettera morta nonostante successivi interventi i primi a non sentirli sono gli abitanti della zona dei laghetti. . Guadagnano di più e si divertono di più , specie con le turiste. Vedere per credere. D'altronde ritengo che la cosa era inevitabile e che forse è meglio sia andata così altrimenti, resta pur certo che qualche T:O . occidentali , con l'apertura del turismo non avrebbe perso l'occasione per trasformati in fenomeni da baraccone, o destinati a insegnare ai turisti come si cammina sulla sabbia.con la punta dei piedi .
Sul Sahara non sono, ne ritengo di esserlo un personaggio , ho solo una forte preparazione e conoscenza che deriva dalla lunga permanenza e lavoro in situ. Ti ho già detto che quando non avevo nulla da fare nel weekend , si andava ai laghetti oppure alle incisioni rupestri poco distanti da questi .


2) Quello che tu dici sull'autorizzazione , accoglienza, risulta anche a me essere la versione ufficiale avanzata diciamo dalla parte della “ difesa” ma risulta pure anche che nessuno l'ha confermata o è stato in grado di farlo. Uno dei tanti bandoli della matassa sta qui. Che io sappia non risultano foto di questo incontro . Nessuno , intendo cittadino libico nell'area da Ghat a Serdeles ha potuto dire qualcosa o mostrare anche una foto , normalmente i queste occasioni se ne scattano parecchie, però come ti ho già detto e contrariamente a quanto tu credi vi è molto da sviscerare, a me non spetta certo, la pratica è chiusa., per te che dici anzi essere il promotore sono decisioni -e responsabilità . che riguardano solo te stesso, il 3t d'altronde non l'ho aperto io e come vedi mi limito a dire cose solo note o confortate da documentazione come vedrai in seguito .

3) Illegale lo è stata in quanto gli unici , autorizzati a rilasciare autorizzazione a scavi , surwey, ecc, allora come oggi su suolo libico è il Dipartimento Antichità a sua volta dopo essersi raccordato con altri dicasteri e ovviamente le autorità militari. . Anche da noi, d'altronde si fa così e illegale è chi non si adegua alle vigenti disposizioni, quindi siamo lontano dal farneticare , essere pazzo a fare finta di esserlo come dici. Anche se sulla pazzia molti allora si chiesero chi fossero quanti combinarono quel casino) Sicuramente vi è stata molta leggerezza e molta disinformazione quando è stata preparata la missione, intendo la preparazione amministrativa con i suoi aspetti legale non quella tecnica e ciò è una ulteriore conferma del punto che prima tenuto a precisare e sulla quale si è basata la conclusione,defintiva, nessun ricatto bensì disattenzione delle normative . Se poi vuoi dire altro , te ne pigli la paternità .

4)La missione Castiglioni avvenne a dicembre, quella annuale di Mori a febbraio ricordo bene che le nostre abituale guide tuaregh che risiedevano a Serdeles ci dissero quando arrivammo che erano da poco passati due camion di altri archeologi senza dar peso alla cosa , neppure Mori presto attenzione al fatto.Inoltre erano allora tempi particolari e a girare in deserto , come dice un mio collega erano in pochi come le dita di una mano monca.


Una conferma questa che i militari e polizia non avevano ancora ricevuto il cicchettone perché questi e le guide erano tutti abitanti o di stanza nella zona . Infatti il caso scoppio dopo il mostro rientro a Tripoli e in un primo momento fummo messi anche noi fra i sospettati., successivamente fummo per cosi dire scagionati anche se il Mori resto sempre sospettato di aver i qualche modo aiutato o favorito i Castiglioni, cmq a prescindere da ciò , questo ti può dare la testimonianza di quanto all'inizio tutti, libici quanto italiani brancolassero nel buio.
A Serdeles come a Ghat e altrove nelle vicinanze al massimo sapevano solo che erano passati due camion poi mai più visti.. In seguito fui invitato ad andare con la missione libica che andò a verificare i danni. Usammo dei normali pick up a due ruote motrici e alcune scassatissime land di stanza a El Greifa e anche allora costatammo che nessuno ne sapeva niente. Tracce del passaggio della missione invece ne trovammo parecchie, l'autista Wadavi era peggio di un segugio. Molte incisioni erano ripassate col gesso colorato per fotografarle meglio altre parzialmente piene di resina e qui mi fermo .L'arte parietale come certamente sai non va toccato in nessun modo , anche il paraloid usato a volte per la protezione delle pitture oggi da molti non è più ammesso . La presenza degli ispettori durante tutta missione è anche dovuto a questo controllo.

5)La documentazione in mio possesso riguarda soprattutto articoli e traduzioni, in particolare di giornali libici sull'argomento, pubblicarli o altro non è il caso,.ne consigliabile l'ho solo riportato perché visto che asserisci che dico il falso in caso di confronto , verba volant scripta manent.

Ho visto i Castiglioni, (anche con la Barich alla Sapienza) e in altre occasioni ma non mi sono mai presentato. Ho Fiumi di Pietra, Acqua to Acqua, Berenice ecc, il materiale allora pubblicato per il festival dei due mondi a Spoleto e altro , tutta roba che hai anche tu certamente .

6) X la documentazione in microfilm : Come pensa saprai è prassi per tutti gli enti pubblici dopo un certo numero di anni ( ho appena fatto il corso d'archiviazione ma non mi ricordo bene quanti e le modalità su cosa si e cosa no conservare) di ridurre o trasferire gli atti d'ufficio (il cartaceo)su tale materiale o altro e conservarli in archivi, normalmente fuori città.

7) Sul GPS vi sono proposte e dibattiti su come regolare il suo uso , lecito ed illecito, che sia , ed ad un mio articolo ed intervento su questo argomento penso t u ti riferisca. E un articolo auso interno, non mi interessa pubblicarlo anche se molti amici e colleghi sahariani e non lo hanno.

Per quanto concerna la Missione Castiglione, non aveva il GPS è vero, ma il satellitare si.

Leggo da l?espresso n. 14 del 10 aprile 1983 a firma G. maria Pace ( ci sono le foto con i calchi sei quello con la barba?) :

.. per orientarsi i F.C. G.Negro L. Balbo, e il collaudatore Prado si sono tenuti in costante collegamento con il satellite per la navigazione , i cui segnali hanno consentito di stabilire con precisione le cordinate dei luoghi………. Poi parla dello foto dell'area riprese del Columiba in possesso della spedizione, delle riprese radar .. i cui raggi permettono di penetrare la coltre terrestre, riporta che … lo stesso Frobenius chiese a Mussolini il permesso di andare nel bergiug, come vedi le regole le esistevano e le rispettavano già da tempo , parla poi di 150 calchi e 6000 dia , non so forse il Pa ce si è sbagliato , specie quando parla dell'antigelo I:P senza il quale i camion sarebbero stati bloccati, si vede forse che non ha molta dimestichezza con la tecnica , resta il fatto che satellitare e GPS sono … la stessa cosa migliorati nel corso degli anni , mi hanno appena regalato in Kuwait un orologio con GPS incorporato. Sulle istruzione la spiegazione sul sua funzione è segnata come satellite orientering.. L'articolo è uno dei tanti altri sono ancora più espliciti sull'importanza rivesta dall'uso del satellitare nella missione.

9) Io non ho sostenuto che è da pazzi andare senza guida nel deserto ne lanciato avvertimenti mafiosi , ho solo detto che quando questa è richiesta come nel caso Libia, Algeria,ecc te la devi portare, poi ognuno fa come gli pare, dico solo che non rispettarle porta soprattutto acqua al mulino di chi vuole al business sempre più in atto e presente

Personalmente poi mon mi sono mai posto veramente questo problema perché sono sempre andato in giro con guide uffciali e non ,amici locali vuoi per missione vuoi perchè parlo arabo e quindi mi e facile comunicare o semplicemente perché appioppata come recentemente in Sudan in quanto ospite di riguardo, insomma io da solo ci vado di rado .

10) Per la Barich è da un bel po' che non la sento , ( c'era pure lei ai tempi missione F.C. era assistente ) quiì ti capisco : Se hai l'ardire di contestarla fa di tutto x tagliarti fuori , per cui ,come te , mi spiace qui se ti deludo la barca rimane barca . Cmq qualcosa si muove ho sentito pochi gg fa nell'ambiente che la gara per la successione sulle sue concessioni (Egitto e Libia) è gia aperta e quindi qualcosa di nuovo può iscire. Cmq come giustamente dici conosco l'ambiente e da sperare vi è poco ( un proverbio recita che fra di loro i .non si mordono) ( Per fortuna che non sono stato un suo allievo, altrimenti la laurea la vedovo col binocolo ) Ma a proposito di binocoli e cave , nell "ultima mio surwey a lungo raggio nell'obeid (li facevo io spesso da solo) ritengo aver individuato una nuova cave , l'entrata si presenta simile a quella di obeid , cioè non naturale ma lavorata. Il problema è sempre la licenza di scavo e mi toccherà mettermi d'accordo con Fekry il titolare per parte egiziana, forse e più malleabile ( anche qui ultima news in disaccordo con la Barich) , come vedi, oltre alle verifiche del caso vi è poco da scegliere, se vado da solo (difficile l'area è molto controllata) proprio per via della Obeid cave, in più giù mi conoscono bene fra una balla e l'altro ho riseduto li per oltre un anno e rischio di fare la fine di F.C. se vado con Fekry al massimo posso convincerlo a chiamarla GFCLY , anzi no perché ora che ci penso LY è la sigla di Libia e quindi non può farlo , come vedi alla fine i motivi x non passare alla storia sono tanti.
Ormai la gara che dici tu avviata da F:C, sul l'ho scoperta prima io serve a poco , sono come prima i lavori, magari stuccosi, ricopiati e ripetitivi ma sempre ad opera di un titolare di cattedra insomma dei BAR .ONI . Toccava pensarci prima e poi non è detto che tutti i prof ci passino, Mori ci è riuscito, tanti altri suoi discepoli e colleghi no. In più tornare a scavare tonnellate di sabbia grazie ho già dato il mio contributo, la menzione qui c'è e riportata sul libro cento anni di scavi in Egitto o un secolo non ricordo bene , so solo che costa oltre 80 € . e non ho mai ricevuto un € o lire per l'assistenza prestata., tutto gratis per passione del Sahara. La recente notizia dei crateri dei meteoriti credi sarebbe nota se l'avesse trovato pinco pallino e non l'Equipe del Prof Paillou dell'iniversita di Bordeaux , e nel caso l'avesse trovato pinco pallino come fa questo pinco pallino oggi a dire sono stato io . la credibilità chiamiamola così è oggi affidata solo all'ufficialità.
A proposito quano ho visto il servizio sulla grotta che chiamano Foggini, o Mestekawi anche qui non si sa bene , mi sono ricordato di averle già viste in Libia scattate da un geologo che rimase giu nella zona per parecchi anni , lavorava per una ditta Italiana geofisica, mi sto dannando per ricordarmi il nome , ma ci arriverò tra l'altro li conoscevo bene perché spesso andavo nei loro uffici a Tripoli . In più uno di questi scriveva sulla rivista dei profughi proprio di questo suo periodo passato in Libia, toccherà rileggerle tutte , appena ho tempo vado in via Nizza sede dell'AIRL dove vi è tutta la raccolta.

A mio turno questo è un argomento che dovresti o potresti inserire in Sahara visto che l'ambienti lo frequenti e cioè su come sono gestite queste missioni, chiamate multidisciplinari dove molti sgobbano e uno .., come funzionano chi è ammesso a partecipare , quali dictat deve passare , perché alcuni si e altri non. Come dicono a Roma io su ci avrei un libro da scrivere , e non è detto che non lo faccio quando andrò in pensione .

11) Non sono un funzionario M.A.E. ma ICE o , anche se con la creazione degli sportelli unici a seguito dell'ultima onvezione operativa MAE. MAP ICE ritornerò di nuovo sotto questa amministrazione.

12) Il Gipsy è un aero molto simile a quello usato da Alamsy , parlando tempo addietro con un socio di un club di appassionati di repliche di tali aerei , erano al corrente della recente traduzione del suo libro ho inteso capire che hanno avviato o hanno in mente una iniziativa ,non so bene esattamente cosa e quale ,che per ora non intendono divulgare per scaramanzia., intanto volano per i cieli di Roma cosi sono andato ad una loro manifestazione , ti assicuro che vederli passare a pochi metri dal suolo a non più di 60 allora , ti fa capire e ti da il vero senso di che cosa possa essere stata l' avventura vissuta da Almasy.

13 ) per ora stop , lascio a te li compitino del weekend .

Ps: non l'ho riletto proprio non ce la faccio più .

bybyby GFCLY

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#5188 - 10/08/04 06:15 PM Re: Frontiera Ghat
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
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Loc: Segrate (MI)
M.3
>"...basti sapere che è sempre più un business,..."<

Ma quale "business"!?!

>"Molti ritengono pure che andare scavare nel Sahara , libico o altro, sia una forma di sostegno, una collaborazione a tutto vantaggio dei libici , è stato ed è sempre più l’esatto contrario."<

Mi sfugge quale sia il grosso vantaggio per gli italiani, ma non importa...

>"Personalmente vedo nelle richieste di PYR più una curiosità di conoscere parte e aspetti della vicenda a lui forse non noti più che contestare realmente quanto ufficialmente reso noto e concluso."<

Per quale motivo???

Non me ne frega proprio niente!

>"La missione Castiglione svolse allora quello che già era ufficialmente in programma e che altri autorizzati facevano, ( la catalogazione dei siti di arte rupestre) ovviamente senza i mezzi che questa disponeva. Questo fatto del lavoro ivi in atto era noto a chi si occupava o si interessava di arte sahariana.( sempre leggere i testi di allora a cominciare da quelli di Philippe Diolé) ."<

Bene: vengo ora a conoscenza che abbiamo fatto un inutile lavoro doppio! Mi puoi dire per cortesia chi ha fatto la catologazione a cui ti riferisci, ovviamente con i precisi riferimenti bibliografici? E poi mi spieghi che cavolo centra Philippe Diolé???

>"A fine 82 a cavallo nov/ dicembre due camion attrezzati per ricerche scientifiche entrano in Libia dal sud , eseguono studi rilievi archeologici, calchi di arte rupestre , ecc rimontano a nord da dove escono portando via i calci, il tutto indisturbati e senza che nessuno li controlli, senza guida ufficiale come allora già richiesto e soprattutto senza che chi di competenza nel Paese ne fosse a conoscenza."<

Questa poi...! Sinceramente non riesco a capire se ci sei, o ci fai...

Ma davvero credi che la FIAT, che al tempo dei fatti, aveva una grossa partecipazione societaria, con addirittura un rappresentante libico nel consiglio d'amministrazione, avrebbe finanziato questa spedizione senza chiedere l'autorizzazione, anzi addirittura, secondo te, addirittura senza nemmeno informare, i libici stessi???

Ma dai..., non spararle così grosse!!!

Per tua conoscenza, e, quale persona informatissima dei fatti (ma a questo punto ne dubito fortemente...!), ne dovresti esserne perfettamente al corrente, la spedizione fu discussa, e in seguito ovviamente autorizzata, direttamente col membro del consiglio di amministrazione libico, che si incaricò in prima persona di svolgere tutta la parte burocratica relativa ai rapporti e alle autorizzazioni dei vari enti libici coinvolti e interessati alla spedizione. Inoltre, prima della partenza fu indetta una conferenza stampa, e ai giornalisti fu diffusamente illustrato l'obiettivo della spedizione. Obiettivo che peraltro non era assolutamente, come tu scrivi, "la catalogazione dei siti di arte rupestre", cosa che, da competente quale sostieni di essere, saprai benissimo che sarebbe stato impossibile realizzare con solo un mese di tempo. "Catalogazione", per giunta, che ancora oggi, come certamente ben sai, assolutamente non esiste e che nessun esperto o, come eufemisticamente dici tu "autorizzato" si sogna neppure di iniziare, ma molto più modestamente di rilevare una documentazione dell'arte rupestre del Messak Settafet, compatibilmente al tempo limitato di cui potevamo disporre.


(continua...)

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#5189 - 10/08/04 06:53 PM Re: Frontiera Ghat
Lone Land Offline


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Posts: 5729
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GONG...! \:\)

Interessante. \:\)

Mi chiedo se è possibile Pyr che il funzionario che tu dici "che si incaricò in prima persona di svolgere tutta la parte burocratica relativa ai rapporti e alle autorizzazioni dei vari enti libici coinvolti e interessati alla spedizione" non abbia in realtà fatto invece niente!

Come ben saprai queste cose in Libia ehm... possono capitare. \:\)
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Lone Land
(the Lone Rover)

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#5190 - 10/08/04 11:27 PM Re: Frontiera Ghat
pyr Offline
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Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
x lone:

già, conoscendo i libici...

Ma spiegami questo: chi avrebbe rilasciato i visti (ed allora non esistevano i cosiddetti visti "turistici"...), e poi cosa ci faceva il comitato di onore che ci ha ricevuto pomposamente alla frontiera di Ghat?

Non solo: addirittura della nostra spedizione erano perfettamente a conoscenza a Djanet: se no non ci avrebbero mai permesso di andare a Ghat! Per un bel tratto, fino a Tin Alkoum, fummo anche scortati dai loro mezzi militari!

Come te lo spieghi, e come me lo può spiegare GFCY???

Sai, mi sta venendo anche in mente che potrei denunciare GCFY per diffamazione, visto quello che afferma e che siamo su internet!!!

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