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#5111 - 10/06/04 11:31 PM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
raskebir Offline
Senior

Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
x pyr: purtroppo non ci sono dati di posizione sul nuovo grande cratere scoperto nel Gilf Kebir, sarebbe stato interessante verificare se è in qualche misura visibile sulle mappe satellitari.

Visto che ne chiedi notizie (senza averle) in un attiguo 3ad, ti informo che il Tiger Moth è un velivolo dei primi anni 30, costruito dalla De Havilland, sigla D.H.82, ed è l'evoluzione del Gipsy Moth (D.H.60) utilizzato da Almasy, Penderel e Clayton nelle ricognizioni sul Gilf Kebir.

A questo proposito è curiosa la traduzione che troviamo nella versione italiana di "Sahara Sconosciuto" : vediamo che Almasy chiama familiarmente il velivolo "la tarma", in effetti la traduzione letterale del termine "moth" è: tarma, falena.

Sono sicuro però che il costruttore quando ha pensato a dare un nome a quella serie di velivoli si è ispirato più al termine "falena" che non a "tarma".

Oltretutto quegli aerei erano costruiti con legno e tela....


x stefano: che chicca lo Zerzura Dinner! Da dove viene? Puoi dirci qualcosa di più? Sei in grado di "tradurre" le firme?

[ 07 Ottobre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]
_________________________
raskebir
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#5112 - 10/07/04 12:09 AM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Se non ho capito male i crateri sono già conosciuti da tempo:
N 22 06 E 23 47

La Dinner è per concessione di pyr...

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#5113 - 10/07/04 12:35 AM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
iperpiper Offline
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Registered: 05/04/02
Posts: 279
Loc: Treviso
Quote:
Messaggio inizialmente inserito da raskebir:
Visto che ne chiedi notizie (senza averle) in un attiguo 3ad, ti informo che il Tiger Moth è un velivolo dei primi anni 30, costruito dalla De Havilland, sigla D.H.82, ed è l'evoluzione del Gipsy Moth (D.H.60) utilizzato da Almasy, Penderel e Clayton nelle ricognizioni sul Gilf Kebir.
[/QB]


Il Gipsy Moth è anche l'aereo su cui Sir Francis Chichester compì le sue imprese aeronautiche, prima di dedicarsi alla navigazione e battezzare con lo stesso nome le sue barche, fino al famoso G.M.IV con il quale circumnavigo' il globo in solitario.
_________________________
Ciao, Alessio

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#5114 - 10/07/04 09:46 AM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
A Offline
Member

Registered: 06/24/03
Posts: 31
Loc: abc
“Nel territorio delle Oasi vive il dragone (tha’ban): infatti esso non esiste altrove. Questo dragone, secondo le testimonianze della gente di questa regione, è come un grosso monticello di terra ; esso può ingoiare un vitello, un montone o un uomo. E’ un animale dalla forma di serpente, che striscia sul ventre, con orecchie enormi ed è dotato di denti canini e molari. Esso si sposta lentamente e si rifugia nelle caverne o nella sabbia molle. Colui che si mette a cercarlo o osa attaccarlo è divorato in seduta stante.”

Ri-Cito da PYR, alla lunga. Verrebbe da pensare ad uno di quei mostri che i cartografi rinascimentali riportavano negli spazi bianchi delle terre incognite. Quello che sembra il passo più fantastico ed è forse l’unico elemento da leggenda nelle fonti riportate con dovizia da PYR (Grazie!) mi ha subito richiamato alla mento lo Shiib, l’animale straordinario di cui l’etnologo Hobbs (noto ai lettori di Sahara Journal per la grotta dipinta da lui scoperta nel Deserto Orientale) ha dato descrizione nelle sua opera sulla vita dei Beduini. La descrizione calzerebbe se non per la forma da rettile… Questo animale che si nasconde nel deserto, specie di incrocio mostruoso fra iena-sciacallo-cane-ed altro, non è noto solo ai beduini ma anche agli egiziani della Valle del Nilo che ne ancora oggi ne parlano con terrore e lo designano come Salawa (nome che per i beduini invece è il cane baladi o pariah egiziano). Avvistamenti ed incidenti mortali attribuiti a questo animale sono apparsi più volte sulle cronache nere (“red handed”) della Egyptian Gazette, quotidiano di lingua inglese del Cairo. Nel 2000 (se ben ricordo) si sparse la voce che uno di essi fosse penetrato nel Delta e si organizzarono battute di caccia. Più volte ne ho parlato coi miei amici cairoti e tutti credono all’esistenza di questo animale capace di attaccare chiunque e divorare anche i cammelli. Per alcuni tempi sono stato in corrispondenza con un cinofilo inglese del Cairo che svolgeva indagini sull’argomento ed aveva intervistato biologi, zoologici e parenti delle vittime, di solito sorprese in periferia. L’ipotesi che si trattasse dei comuni (al Cairo) cani randagi pariah, pur dotati di denti affilatissimi ma timidi e schivi, è sempre stata scartata dagli Egiziani come pure l’identificazione con la iena (da me stesso incontrata nell’Oasi del Fayum).

Le leggende sono così: ci ingannano e ci convincono allo stesso tempo!

*****

Perché mai la linguistica (e per estensione la toponomastica) può affascinare il semplice turista che se la cava con un paio di lingue ma non parla né Arabo né Teda? Una risposta moderna si trova in:

Luca Cavalli Sforza (2000) - Geni, popoli e lingue - Adelphi

Gaslani, Galsani, Aslani Arslani sembrano tutte parole con una origine/radice araba. Sto indagando coi miei amici egiziani….

****
Segnalo il seguente sito (in Tedesco) da cui è possibile scaricare in formato .DOC le opere di Gerhard Rohlfs, (esploratore: 1831-1896).
http://www.gerhard-rohlfs.de/

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#5115 - 10/07/04 10:15 AM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
Lone Land Offline


Senior

Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
La cosa più probabile è che la leggenda derivi da antichi rinvenimenti di scheletri di dinosauri (come d'altronde le leggende europee dei draghi medievali). \:\)
( Dinosauri e Dragoni )

"Milioni di anni fa, enormi sauri vivevano in alcune zone del Sahara, tra immensi acquitrini e vaste paludi che sconvolgimenti climatici e il trascorrere dei millenni hanno trasformato in sabbia e sassi.

Di questi dinosauri non restano che poche ossa, sparse in alcuni giacimenti chiamati impropriamente "cimiteri di dinosauri".

Gli abitanti del deserto temono questi luoghi: per loro sono zone maledette e le evitano. Sono le valli dei "grandi serpenti di pietra", un’immagine fantasiosa nata dalla paura e dalla superstizione dei tuareg che vedono nelle lunghe fila di vertebre, disposte in connessione anatomica, i resti di giganteschi rettili."

(Spedizione A.A. Castiglioni, dal fiume Niger al lago Tchad, 1977)

UN FIUME DI PIETRA
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Lone Land
(the Lone Rover)

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#5116 - 10/07/04 11:31 AM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
A me sembrano gli arcinoti "Clayton's Crater"!!!

Una bufala? Boh!



http://www2.cnrs.fr/presse/communique/559.htm


Anzi, nel "Cratère 1" ci sono stato almeno un paio di volte ed è noto dagli anni '30...; ma è di origine vulcanica!!!

Strana storia.

[ 07 Ottobre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

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#5117 - 10/07/04 12:34 PM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
x AMN:

sono certo che apprezzerai questo testo del "Libro delle Perle nascoste" (purtroppo ho perso in un crash del computer quello specifico su Zerzura, ma anche questo non è male!

Scusate per i misteriosi errori di formattazione: ma si sa, è un testo "magico"!




A ' 372. - Esneh dans la haute Égypte.

La ville d=Esneh est située au nord d=Edfou. Lorsque vous y serez, dirigez vous vers les mines du roi Aqmisous, puis une fois là, cherchez le couvent appelé Deïr-el Queddis, qui est connu aussi sous le nom de Deïr-il Hagar. Lorsque vous y arriverez, faites-lui un bon accueil, mais laissez le derrière vous, en prenant à l=ouest, et vous apercevrez une montagne noire entourée de plusieurs autres montagnes. Dirigez-vous vers elles ; en passant au nord des autres montagnes, vous trouverez un ancien chemin que vous suivrez et qui vous conduira à deux montagnes aussi blanches que le fromage frais. Là vous trouverez un wadi appelé Wadi=l Melouk qui contient des lingots appartenant à 7 rois, leurs fonderies ainsi que celle du roi Aqmisous, ainsi que tous les outils nécessaires à la fonte et à la monnaie. Il contient également les outils qui servaient à couper le minerai, tel que les pioches, des poteries cassées, des creusets parfaits et cassés ainsi qu=une fonderie qui est une grotte contenant douze soufflets entre grands et petits pour les fondeurs. Entrez dans cette grotte, vous trouverez douze cellules bouchées par des pierres et renfermant tout ce dont on a besoin pour le travail de la fonte. Chaque cellule contient kahkah
Apprenez que cela est le reste des trésors déposés là par les rois. Si vous désirez pénétrer dans la mine, sortez de la fonderie, et, prenant à l=ouest dans le wadi jusqu=au fond, vous observerez à la surface une grande place arrondie, de nature molle et où l=on s=enfonce ; elle mesure un dfeddan ou un peu moins et elle renferme un bon minerai. Creusez-y à la profondeur d=une demi coudée et vous découvrirez un minerai qui est une poudre jaune, puis vous rencontrerez un sol pierreux et vous percerez un trou d=une demi qamah de profondeur au fond duquel vous découvrirez le minerai gros comme des pois et aussi fort que la fève. Il est produit par Dieu et il n=y a pas de bénédiction pareille. Prenez-en autant que vous voudrez, car un rotoli de ce minerai donne 11 onces (d=or pur). Plus vous descendrez plus vous le trouverez abondant telle que les radicelles de la colocase (une aracée) et le pourpre du corail. Un rotoli de ce dernier minerai ne perd absolument rien dans la fusion car c=est de l=or pur et le minerai le plus précieux de l=Egypte et vous n=en trouverez nulle part de plus précieux ni de plus pur. Vous trouverez là dans cette montagne une grotte difficile d=accès avec une porte carrée à laquelle on monte par 20 degrés. Pénétrez-y, vous trouverez deux bassins contenant un minerai que l=on a enfoui pour le purifier et le faire fondre : le roi l=avait déposé là pour cela. Partez dans cette walgeh qui se trouve dans le wadi et vous trouverez deux grands rochers debout, en face d=une walgeh qui contient de la poudre grisâtre semblable à la cendre. descendez-y et attaquez-en le milieu ; vous découvrirez de la poudre verte coupée par des veines vertes et semblables à de la limaille d=argent. Prenez-en ce que vous voudrez, car c=est de l=argent pur que Dieu produit dans la terre et dont un rotoli donne dix onces de métal.
Si vous désirez trouver les mines d=argent, d=or, et les puits des émeraudes, partez avec la bénédiction de Dieu d=auprès des deux rochers debout, près desquels on passe pour se rendre à la mine d=argent. Quant à la grande place A walgeh @, laissez-la derrière vous et avancez d=un demi mille, car vous trouverez, mon fils, en face de cette walgeh, une forteresse élevée où se produit la malachite : elle s=appelle A Qaleh-il-Dalmag @. Partez de cette forteresse vers les trois puits de l=émeraude et du minerai de cuivre. Ce dernier se trouve en poudre dans une caverne à porte carrée ; il ressemble au verdet d=une couleur très verte, et il est coupé par des veines rouges comme le sang. Prenez-en ce que vous voudrez ; c=est un minerai de cuivre dont un quintal donne soixante-dix-sept (de cuivre pur). C=est tout.


Indication pour le minerai en question. Un autre chemin selon un autre manuscrit. Lorsque vous serez à Esneh, mettez-vous à la recherche du couvent situé à l=ouest de cette ville, et qui est connu sous le nom de A Deïr-el-Ein. Près de ce couvent jaillit une source ; si quelqu=un de malpropre y descend, elle se remplit de verset ; si un malade y prend son bain, il guérit par ordre de Dieu, car elle est sous l=influence des talismans. Lorsque vous serez arrivés à la source et au couvent, marchez au nord de ces deux derniers jusqu=à cinq lieues de poste (étape), soit une parasange et quart; vous trouverez devant vous un amas rouge surmonté d=un drapeau. Faites des fumigations là où vous êtes et regardez vers l=est ; vous verrez une colonne rose fendue en deux. Fouillez à la place kahkahg rka e g ka el. Faites des fumigations pour cela avec du kondor et des graines de jusquiame. @

Là encore, Harding King et Almázy donnent une version légèrement différente qui semble toutefois correspondre aux mêmes mines ; mais ici, le roi Aqmisous est devenu le roi Cambyse.


A Va jusqu=à Der el >Ain, à l=ouest d=Esna, là où se trouve une source médicinale, puis continue au nord de Der et de la source sur une distance de 5 farassangs (=1,25 barid) jusqu=au point où tu trouves une colline rouge portant un signal à son sommet. Monte au sommet et regarde vers l=est : tu trouveras une colonne qui se divise en deux moitiés. Creuse à cet endroit @.
Mais lorsqu=il s=agit de donner les directions finales, ce livre exaspérant continue avec des signes cabalistiques. Par contre la deuxième description est tellement précise qu=il devrait être impossible de ne pas trouver les mines. (sic)

B A Près d=Esna, au nord d=Edfu. Demande là le A Holy Der @ qui est appelé Y.., mais ce serait fou de révéler les directions pour trouver une telle richesse. Mais les indications données dans le livre de J. Pacha vous font monter l=eau à la bouche. Les directions indiquées vous conduisent d=une façon très claire vers la vallée des rois A Wady el Muluk @. Ici tu trouveras les creusets et tout les ustensiles nécessaires à fondre, comme s=ils attendaient d=être utilisés. En continuant un peu plus loin tu trouveras la A High class mine @. Il suffit de creuser de un demi A cubit @ et tu atteindras d=abord un minéral qui ressemble à de la terre jaune dans un sol rocailleux. Tu commenceras par le trouver en morceaux de la dimension d=une fève, qui sont envoyés par Allah et tu seras incité à prendre ce beau trésor. Mais si tu continues à creuser, tu trouveras des morceaux de la grosseur de melons. C=est vraiment l=or d=Égypte @

Après avoir traité du problème de ces mines, l=astrologue arabe, qui a écrit ce livre pour son fils, lui dit de continuer son chemin jusqu=à un endroit où se dressent 2 grosses pierres ; @ devant elles il y a une caverne où tu pourras trouver de la terre noire avec des veines vertes comme de la rouille d=argent et récolte les. Ceci est envoyé par Allah @ Malheureusement il ne mentionne pas la nature du minéral. Il dit ensuite à son fils, d=aller avec la bénédiction d=Allah vers un autre endroit ;
AOh mon fils, tu verras devant toi une haute colline dans laquelle ils trouvaient des péridots @. Puis il lui dit comment aller A aux mines d=Émeraude qui sont au nombre de trois @, puis il le dirige vers les A mines de cuivre qui sont dans une grotte fermée par une porte @ et lui indique que le A minerais de cuivre est vert comme du gingembre vert avec des veines comme du sang @. Il mentionne également l=existence de péridots près d=Esna.

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#5118 - 10/07/04 03:32 PM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
tex Offline
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Registered: 01/08/03
Posts: 64
Loc: bolzano
"zerzura dinner" mi ha messo addosso un coccolone!
se volete vedere un D.H. Gipsy Moth, tra quelli ancora sparsi in giro per il mondo, ne potete trovare uno all'aeroporto di asiago...e via con il secondo coccolone ( e non vi dico quando ho aperto l'hangar e me lo sono trovato lì la prima volta, da brividi .)

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#5119 - 10/07/04 05:47 PM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
raskebir Offline
Senior

Registered: 12/29/02
Posts: 1414
Loc: Piemonte
tex, O.T., vedo che sei anche tu un ... volatile, dov'è che voli e su cosa?

Il Gipsy di cui parli è volante?
_________________________
raskebir
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#5120 - 10/07/04 06:01 PM Re: Cartografia Egitto-Sudan leggendo Almasy
pyr Offline
Utente temporaneamente sospeso

Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
Ho dato un'occhiata ad eventuali altri riferimenti sulla "White Lady", ma ho trovato ben poco.

Burg Bernstein (che originariamente sotto l'Ungheria si chiamava Borostyanko) si trova nella ex "Orvidek", in ungherese la "Terra delle Sentinelle" che fino dai tempi del Sacro Romano Impero, era la frontiera cristiana con l'Est, da dove arrivavano le orde mongole, degli avari dei turchi, ecc.

Inizialmente il castello era una fortezza, ma fu spazzata via dall'esplosione del magazzino delle polveri.

Il castello venne costruito sulle sue rovine nel 1600 da parte della potente famiglia dei Batthanys, di cui faceva parte il famoso "impalatore" Dracula che in seguito venne esiliato in Transilvania (da qui la famosa scritta sul caminetto: certo che tutto quello che gravita intorno ad A. ha sempre qualcosa di sinistro!).

Si dice che il fantasma del castello, noto come "White Lady", volteggi ancora nei ventosi corridoi del primo piano per supplicare l'immagine della Vergine Maria che si trova sulla parete del corridoio di fronte alla stanza che appartenne a Marie (nata Esterhazy), la moglie di Janos, che era il fratello di A.

Da qualche altra parte avevo letto che il fantasma non aveva pace per via della sua morte violenta dovuta a una vicenda di gelosia, ma non sono riuscito a ritrovare la fonte...

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