L'articolo di G.F. Catania sui Duada (messo addirittura nella copertina del sito) mi sembra di una falsità disarmante e puramente pro-libica.

Qui Gheddafi viene proposto come unico salvatore (simile ad un arcangelo fatalmente e miracolosamente disceso tra i laghetti dell'Edeien di Ubari) di un'etnia fossile, che si nutre di vermi, altrimenti ineluttabilmente destinata a una lenta e agonizzante estinzione di massa!

Assolutamente non è così!

La vera storia è che i Duada sono stati forzatamente deportati per ordine del governo libico dopo il 1973: purtroppo nessuno mi ha saputo dire dove e probabilmente neanche loro lo sanno bene...!

Io li ho visti a Gabr'on nel 1970: pescavano ancora e mi offrivano polpette di vermi; pochi anni dopo sono tornato ed erano completamente scomparsi: l'unico essere vivente era un asino solitario.

Tutti noi sahariani (nel senso di "facenti parte dell'umanità", anche se un po' anomali) dobbiamo rammaricarci di questa ennesima deportazione forzata, se non altro per il fatto che i Duada erano l'unico popolo "delle sabbie" noto che camminava a quattro zampe, semplicemente per non affondare sulle dune dell'edeien...!

Quindi se a Gabr'on vi dicono di essere i veri Duada, diffidate, anche se vi sembrano veramente brutti! Ma osservate attentamente se salgono sulle dune "a quattro zampe": chissà non siano tornati.

Sob!

[ 09 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

[ 09 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

VERO
un pò come quelli con il velo.....
nobili e fieri .....e poi a mendicare ai bordi delle piste.Sì gli zingari africani...

APPREZZATISSIMA la notizia,l'importante è (vale per TUTTI) non svilire con considerazioni che esulano dalla notizia

non rinnovo il LINK all'ultimo messaggio del webmaster a certi livelli di intervenuti credo che sia sufficente solo "sensibilizzare " sul problema,il colmo per gli alunni sarebbe "bacchettare" i "prof" ...evitiamolo

" L' articolo di G. catania mi sembra ecc "

Io c'ero e non per pochi giorni, ma per mesi e anni , ho conosciuto e seguito le fasi della costruzione delle abitazioni dove ora si trovano Dawada con i loro figli, ( le hanno costruite due ditte di Torino ) , ci si andava con gli studiosi, c'era un programma ben definito, Ci si andava con il maggiolino il Dr Satin è deceduto ma qui a Roma vi ancora vivo e vegeto chi lo accompagnava e se GFCLY non fa storia lui ti può sput… ancor meglio si i ricorda bene di tutto.. Io usavo un LJ 80 con gomme neve, ancora ne ridiamo quando ci vado giù a casa loro e ricordiamo questi bei tempi. Molti di loro dawada sono quelli che accompagnano i turisti, ma si questi come sono , e come dicono i dawada. ( Ne Vuoi qualche nome ? Vuoi sapere di cosa si occupano quale carica rivestono alcuni di loro? ) . Vedono solo quello che vogliono vedere.

Vi è stata una cerimonia quando queste sono state consegnate ai Dawada. Esiste documentazione probante , il resto sono chiacchiere e si ritorgono su quanti le diffondono...

Nessuno ti ha saputo dire nulla perché oltre a non aver documentazione probabilmente guardavano l'aspetto politico che come sempre campeggia quando si parla di Libia, altro di meglio sembra non si sappia fare specie ultimamente nonostante i tanti strombazzamenti in senso contrario.

L'articolo su Africa era già apparso su GEO alcuni anni prima, ne ho ancora una copia.

Per ultimo sono fiero di aver contribuito, anche se in minima parte (qui hai indovinato il merito va all'Akid ) a far si che non diventassero fenomeni da baraccone.

Mi sembra che basti , comunque resto a Sua disposizione per ogni ulteriore informazione .

BYBYBY GFCLY

GFCLY

-Sono commosso, ma cos'è l'"Akid"???

-La tua replica mi fa venire in mente che una volta, nel deserto libico dalle parti di Cufra, non riuscivamo a trovare una località importante e continuavamo a girare a vuoto. A un certo punto vediamo una grande macchia di verde: un'oasi che non doveva esistere, stando alle nostre carte. Ci avviciniamo e vediamo con un po' di stupore che la verde oasi era coltivata a banani e canne da zucchero. Banane proprio in mezzo alla Ramla di Rebbiana??? Ci avviciniamo e vediamo un tizio intento a raccogliere le banane. Era curiosamente vestito di bianco con un grosso sombrero di paglia, sembrava proprio un perfetto campesinos messicano. Gli gridiamo il nome della località, ci risponde in spagnolo che non sa assolutamente nulla, guardandoci con aria stupita. Tentiamo con "Cufra?", tanto per vedere se almeno conosceva questa nota località. Sguardo del tutto smarrito e risposta negativa, "non sabe nada", o qualcosa del genere, così ce ne andiamo. In seguito siamo venuti a sapere di un importante accordo di cooperazione tra la Jamahirya e Cuba, che prevedeva lo scambio reciproco di popolazione, e abbiamo pensato "chissà cosa diavolo staranno facendo i Tuaregh all'Havana! Mah, forse porteranno i turisti a cammello?".

-Morale: la gente è sempre meglio lasciarla dove è nata e dove è vissuta per millenni, come la triste vicenda dei Nubiani del lago Nasser ci insegna...

[ 09 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

Mi spiace ma sei ancora lontano.

Se ti spostavi un pò in direzione di Sebha incontravi altri cubani impegnati nella costruzione di strade.Viaggiano e lavorano come viaggiano e lavorano tanti altri .

Questo fatto non ha nulla a che vedere con la delocalizzazione dei Dawada ,o con quello del viaggio, e una cosa che riguarda direttamente El Fifo così come rispettivamente e familiarmente viene chiamati il Presidente Fidel Castro a Cuba e l'Akit, il colonnello Muammar El Gheddafi
in Libia, di più non posso dirti.

BYBYBY GFCLY

Va beh, non c'entra niente coi Duada.

Una domanda, dato che dici di aver vissuto la vicenda in prima persona: i Duada erano proprio tutti felici di essere "delocalizzati"???

Inoltre: li hanno almeno "delocalizzati" (strano termine, ricorda da vicino "deportati") presso un laghetto?

[ 09 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

Alcuni si alcuni no , ma la luce e l'acqua corrente, quattro mura solide, giardino e ampio appezzamento di terreno, trattore e tanti altri concessioni - tutte gratis - hanno fatto si che già dopo un mese nessuno ci andava più ai laghetti. Cmq sappi che in alcuni periodi ci vanno ancora con l'asino o il Toyota e i turisti non lo sanno perchè vengono portati altrove, sono nove se non sbaglio i laghetti.

Prova a pensare che se quì in Italia ti danno casa , campo , trattore o solo uno di questi gratis cosa succede, già "sammazzano" solo per i saldi .


bybyby GFCLY

Sì, l'asino l'ho visto nel villaggio abbandonato di Gabr'on.

Tra i Duada scontenti della cosiddetta "delocalizzazione" forse c'era anche quello ritratto nella copertina del sito?

Un'altra domanda: sai forse come chiamavano i Nazisti la deportazione degli Ebrei e associati nei campi di concentramento, certamente ben provvisti di "luce e acqua corrente, quattro mura solide, giardino e ampio appezzamento di terreno" (anzi c'era persino il forno)???

Ciao GFCY, purtroppo non me la sento più di continuare...

[ 09 Settembre 2004: Messaggio editato da: pyr ]

Peccato, per una volta che avevi indovinato. infatti c'era pure il forno tra le altre cose che non avevo riportato!

BYBYBY GFCLY