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Sahara , nel Regno della fata Morgana.
Autore . Claudio Pacifico
Editore . EDIMOND
“Non si può capire il Sahara se non si risale alle sue epoche lontane, alle sue accelerazioni e frenate che caratterizzano da sempre il suo sviluppo”. Pregio e peculiarità dell’ultimo lavoro del diplomatico Claudio Pacifico, di imminente uscita, è quello di introdurci in tale “ sfera “ di conoscenza offrendoci l’ inconsueta novità di trovare in un unico testo le proprie testimonianze di trent’anni di viaggio filtrate e commentate con parti di storia, vita,viaggi degli esploratori sahariani di ogni tempo e luogo e brani dei loro più importanti lavori sugli stessi itinerari percorsi dallo scrittore.
Alla narrazione, ai ricordi personali , si affianca “ in parallelo “ una breve ma preziosa ricerca antologica sui più importanti scritti ( diari di viaggio , romanzi, saggi) relativi al tema affrontato che avvince e seduce ancor più il lettore.
Diviso in circa venti capitoli, focalizzati essenzialmente sui viaggi effettuati negli stati africani ricoperti dall’autore nella sua carriera di ambasciatore il voluminoso testo , circa settecento pagine , spazia attraverso i Grandi Mari di Sabbia , nei Deserti di Libia, di Nubia , Sudan . Assieme all’autore si ripercorrono le antiche vie carovaniere, si riscoprono i misteriosi Imperi e Regni perduti sahariani , si ricordano le sue antiche leggende , i suoi grandi popoli, le sue genti: I Tuareg, i Tebu, i Berberi, gli Chamba, le sue grandi oasi , un nome per tutti Zerzura . Parimenti emergono i nomi noti e meno noti dei precursori della grande avventura dei primi viaggiatori occidentali, i loro diari, le prime missioni esplorative.
A scorrere fra le pagine di Nel Regno della Fata Morgana è così una gran parte della storia del Sahara affianco all’avventura sulla sua scoperta, remota e recente , esposta in una nuova visione e dimensione del viaggio stesso , diventato fonte di autentica cultura, con un approccio , un modo di viaggiare diverso da quello attuale sempre più multimediale, stereotipato, povero e volto alla sola ricerca degli ultimi anfratti sabbiosi da scoprire.
Così in Algeria si viaggerà fra i canyons del Tassili per ritrovare il mito del colonnello Flaters, saremo fra le sabbie del Sahara Occidentale lungo le dimenticate piste dell’ossessione di Michel Vieuchange, a Taroudant , la mitica capitale del Sous marocchino sulle tracce di Camille Douls, in Tunisia fra gli Chotts su quelle di Hadjar l’audace capo rivolta tuareg. A Ghat ,in Libia si vagabonderà con in mano i “ Diari “di Petragnani alla ricerca della tomba di Lalla Fatma o delle misteriose mummie di Tazerbo, che avevano ispirato Pierre Benoit per “L’Atlantide e i racconti di “Unbekannte Sahara” di lazlo de Almassy dietro le tracce lasciate dai primi grandi esploratori del deserto libico dai più noti come Ardito Desio sino a quelli oggi caduti nel dimenticatoi ; il maggiore Torelli ,il tenete Petrolini, i professori Dalloni e Monterin, seguendo le spedizioni di Balbo, del maggiore Rolle, del Tenente Leo e del Capitano Vimercati di sanseverino. Nel “ Sahara Occidentale ”, ci si inoltrerà nel Saguiet El – Harma, a Semara , “ la città proibita ” di Ma-El Ainin , “Acqua degli Occhi ”, ultimo epigono nel Novecento dei grandi condottieri e mistici del deserto . In Sudan saremo lungo le piste dell’Atmur e del deserto arabico , nei dedali dell’wadi Awteb, dell’Anateb , del Howard , tra le steppe del Butana sino a Basa sulle carovaniere verso il Regno d’Etiopia. Non narrazione di viaggi di passaggio, bensì di viaggi di ricerca , di spedizioni , di esplorazioni preparate vivendo e lavorando sul posto al più alto livello rappresentativo, supportate da una documentazione meticolosamente raccolta .
Concludono il libro due appendici; la prima dedicata ai Tuareg del Sahara Libico ed una seconda sui viaggiatori e studiosi sahariani della modernità e sulle loro principali opere sul Sahara. Novità per l’autore Pacifico: il testo è corredato da una importante parte fotografica.
Per il lettore appassionato, per il viaggiatore erudito la lettura di “ Regno della Fata Morgana rappresenta un nuovo utile strumento per approfondirne la conoscenza, avvicinarsi ancor più all’originaria dimensione dell’universo sahariano ; per chi non lo conosce rimane in qualche modo segnato dall’incanto della Fata Morgana , sedotto dalla magia dello sconfinato “ topos “ delle sue sabbie dove si viaggia, tutti, costantemente immersi tra il sogno e il disinganno alla ricerca delle storie ,delle eterne leggende e fiabe del deserto.
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