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#4498 - 06/11/03 08:53 PM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 02/15/02
Posts: 832
Loc: Siracusa
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Messaggio inizialmente inserito da Lone Land: ...perchè ci ostiniamo a voler dare motivazioni "adulte" a comportamenti infantili spontanei? Perchè i bambini ci guardano e mettono "infantilmente" in pratica l'aria che gli facciamo respirare...dunque una reazione infantile che discende direttamente da motivazioni "adulte". Si dice che non ci sia niente di più "vero" di quello che riesci a vedere analizzando le azioni di un bimbo che non media, con la ragione dell'adulto, i propri comportamenti omissivi o commissivi. Il bimbo che riga la macchina nuova del vicino ha forse sentito il padre dire... "hai visto il ...stard del vicino che macchina che ha comprato...chissà a chi ha fregato i soldi" mentre il bimbo algerino ha probabilmente "sentito" lo stato di malessere dell'adulto mettendo in moto una serie di meccanismi infantili ma non meno allarmanti.... anzi !! Immagina quello che potrebbe fare lo stesso bimbo fra 15 anni !! Non provi quasi una sensazione di paura di fronte a questa domanda ? (e sai che non sono uno che si impaurisce troppo...).... Hai veramente la sensazione che si tratti di "monellerie" che non nascano da un substrato ben più complesso ? [ 11 Giugno 2003: Messaggio editato da: Tuareg ]
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Corradoland
Del Paradiso adoro il clima....dell'Inferno....la compagnia !!
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#4500 - 06/12/03 06:04 AM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 12/19/01
Posts: 434
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Divago un attimo, ma non troppo. Ho sempre accomunato le popolazioni che vivono in ambienti ostili (deserto, montagna, isole...) conferendo loro una dignità che in altri luoghi è difficile trovare. Allo stesso tempo ritengo che l'ambiente difficile abbia selezionato dei comportamenti storicamente efficaci per la sopravvivenza delle comunità in quei luoghi.
Questi comportamenti hanno in comune una chiusura della comunità verso il diverso, perchè come è naturale, il diverso insinua incertezza, dubbio, e mette in discussione certezze generazionali che di solito qualunque comunità dà per scontate e alle quali non rinuncia facilmente. Mi pare che sia un atteggiamento piuttosto diffuso tra le comunità tradizionali.
Pensiamo a quello che succedeva (e qualche volta succede ancora) in molte aree delle nostre montagne: il taglio della gomma alla macchina del turista. Secondo me è come la sassata sahariana al turista. Succede quando di turisti ce ne sono troppi in un area dove non sono sentiti come risorsa. 25-30 anni fare il turista in certe zone dell'Alto Adige dava la certezza della gomma tagliata, adesso non capita piu' e anzi le stesse valli che prima osteggiavano il turismo adesso lo incoraggiano apertamente.
Lo stesso potrebbe succedere in sahara tra qualche generazione, anche se ammetto che mi dispiacerebbe un po' pensare ad un bed & breakfast con negozio e quant'altro in certi posti. Pero' succederà, anzi, sta già avvenedo nonostante le opposizioni integraliste e i ragazzini che tirano i sassi.
Cosa si perde in questa evoluzione? Diversità culturale. Pessimisticamente ad un mondo omologato allo sfruttamento economico della risorsa turistica che porti ad un Sahara-romagna (non me ne vogliano i romagnoli) stravolgendo culture e ambiente. Ottimisticamente si potrebbe pensare ad un mondo di brave persone tolleranti, di mentalità aperta, che trovano piacere a scambiarsi opinioni. Tutte e due situazioni di appiattimento, una piu' elevata dell'altra ma comunque omologate a scapito della diversità, che porta si conflitti, ma è la maggior fonte di arricchimento intellettuale che abbiamo a disposizione.
Scusate la lunghezza dell'intervento.
[ 12 Giugno 2003: Messaggio editato da: Carlo ]
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Carlo S III 109 HT
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#4501 - 06/12/03 07:49 AM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 12/19/01
Posts: 1579
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Non varrei semplificare troppo l'argomento, gièà più volte trattato, ma il lancio dei sassi lo si riscontra sempre nei luoghi di forte passaggio di turisti, che riempono i bambini di doni, anche rincorrendoli, ( SPECIFICO :i TURISTI rincorrono i bambini)per avere "l'emozione" di contribuire all'elevazione sociale ed economica di "quei poveri bambini disperati", i quali si vedono improvvisamente "coperti" di giocattoli che non hanno mai visto in tutta la loro vita. Quando passerà un'altro turista che non avrà la minima intenzione di contribuire al proliferare di tale pratica ( a mio parere dannosissima per le motivazione che più volte ho già indicato) il risultato sarà una sassata, a meno che vi fermiate anche voi a fare regali "lavacoscenza", e la sassata la prenderà la macchina successiva. Il dono dato "al volo", che non scaturisca da una situazione precedente di amicizia o di un minimo di rapporto sociale, E' DANNOSISSIMO, crea un meccanismo infernale che in brevissimo tempo porta a situazioni di accattonaggio, se non peggiori. Resta comunque il fatto che "colpire" qualcosa che vi passa davanti al naso è nell'istinto primordiale dell'uomo, vedi il cacciatore che spara alla prima cosa che vede volare o il bambino in spiaggia che tira sassi alla bottiglia che galleggia in acqua ecc. Non avendo uccelli da colpire, o mari dove galleggiano bottiglie, rimane loro solo questo giuoco, e non ditemi che non divertirebbe anche voi centrare un fuoristrada da 100 milioni e vedere la reazione del proprietario che , pronto "a sfidare la morte per attraversare il deserto più pericoloso della Terra" si incazza perchè tu, misero ragazzino, gli hai gibollato la carrozzeria! Preciso che se becco chi mi spacca un vetro, li arrotolo alla marmitta e lo uso come piastra sulle pietraie del Fadnun PS in 13 anni di viaggi sahariani non ho mai preso una sassata, basta attraversare MOOOLTO lentamente i villaggi, e non spararsi a 200 all'ora rischiando di stendere qualcuno!!!
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Help! I need somebody... Help! not just anybody... Help! you know I need someone, help!!!
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#4502 - 06/12/03 07:57 AM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 01/05/02
Posts: 70
Loc: mestre
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Mi permetto di divagare un poco anch'io: Il sahara, almeno nei paesi che si apriranno di più al turismo, è destinato a diventare una spece di disneland per turisti e questo in linea di massima non credo sia un male, anche se per chi si definisce un viaggiatore perderà il suo fascino, le sue atmosfere che spesso sono più che altro nella nostra immaginazione, di chi ha tutto e ricerca le sue origini. Quando ritorniamo da un viaggio di questo genere è come un parto il dolore si dimentica si tende a ricordare solo le cose belle e si vuole riprovare, non vi è mai capitato di trovarvi in un posto e aver voglia di tornare a casa perche vi guardano male o vi tirano le pietre Se siamo viaggiatori quando questo accadrà noi ci spingeremo più avanti, cercheremo nuovi luoghi, nuove genti, anche se questi luoghi e queste genti, saranno sempre più simili a noi, ma è inevitabile se vogliamo giustizia sociale :rolleyes: Poi quando il mondo sarà una grande disneland ci resta sempre Marte per del fuoristrada di scoperta
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nicola miani
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#4503 - 06/12/03 12:47 PM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 12/20/01
Posts: 713
Loc: INSUBRIA
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Questo sinceramente mi intristisce.....e molto!, anche se purtroppo, probabilmente sarà così. Ma, alla fine, chi ha detto che il mondo, i popoli, le culture, si debbono per forza uniformare al modello "occidentale"??? Siamo proprio sicuri che siamo noi quelli che stanno meglio? Non sto parlando di livello di sussistenza minimo, di salute (medicinali, vaccinazioni ecc.), di scolarizzazione; sto parlando (una volta raggiunto un minimo di "qualità della vita" (acqua, cibo, un lavoro, saper leggere e scrivere, saper perpetuare le tradizioni dei "vecchi", valorizzare in modo ecocompatibile le risorse del proprio territorio) di continuare a vivere nel proprio territorio, con la propria cultura, le proprie tradizioni, senza dover per forza diventare tutti dei piccoli FANTOZZI imbottigliati mattina e sera nella rispettiva tangenziale con la "bianchina". Che fare quindi???? Non ne ho idea. Sicuramente nel mio piccolo so quello che NON devo fare: non cercherò MAI di convincere qualcuno che il mio modello di vita è MIGLIORE del suo. Il primo tunisino che ho conosciuto anni fà è cameriere (naturalmente per noi sottopagato) in un villaggio "all inclusive" stile club-med. Solo con le mance, il tipo guadagna molto più della media dei suoi concittadini "normali". E quì viene il bello. Ovviamente la sua numerosa famiglia ne godrà i benefici e i suoi figli probabilmente, in qualche modo seguiranno le orme paterne. Orbene, secondo logica, prima o poi, le famigerate leggi di mercato faranno sì che il turismo di massa si sposterà verso altri lidi (magari su marte :D), quindi i figli del tizio si dovranno "riqualificare" o meglio riciclare. Nel frattempo sono passate tre generazioni e (visto che il nonno è morto ed il padre ha perso quasi tutta la conoscenza) i ragazzi non hanno la più pallida idea di come si fabbrica una ghirba, di come si alleva una capra, di come si cura un dromedario malato, di come si costruisce una tenda, ecc. ecc. ecc. . .....e questo è bene??? Da noi in montagna, ma credo anche in molte altre parti, tipo Toscana, Umbria ecc., si sta faticosamente ritornando alle attività antiche (pastorizia, pascolo, caseifici, turismo "intelligente"); questo è male? A mio parere è la dimostrazione che si può conciliare la "modernità" (tecnologia, medicina, istruzione) con il rispetto della propria identità socio/culturale, prendendo dal "nuovo" ciò che è "BENE" e lasciando le puttanate (consumismo sfrenato, tiggiquattri, telefoninoultimomodello, adidasnike e quant'altro) alle ortiche. Il fatto poi che, nel deserto è meglio un bel diesel 4000 aspirato che un 2500 zeppo di elettronica .....la dice lunga..... (ahimè!) Ciao. [ 12 Giugno 2003: Messaggio editato da: PSQT ]
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#4504 - 06/12/03 02:25 PM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 01/19/03
Posts: 1119
Loc: Vimercate,MI
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Messaggio inizialmente inserito da PSQT:
..[cut]..
Ma, alla fine, chi ha detto che il mondo, i popoli, le culture, si debbono per forza uniformare al modello "occidentale"??? Siamo proprio sicuri che siamo noi quelli che stanno meglio? Non sto parlando di livello di sussistenza minimo, di salute (medicinali, vaccinazioni ecc.), di scolarizzazione; sto parlando (una volta raggiunto un minimo di "qualità della vita" (acqua, cibo, un lavoro, saper leggere e scrivere, saper perpetuare le tradizioni dei "vecchi", valorizzare in modo ecocompatibile le risorse del proprio territorio) di continuare a vivere nel proprio territorio, con la propria cultura, le proprie tradizioni, senza dover per forza diventare tutti dei piccoli FANTOZZI imbottigliati mattina e sera nella rispettiva tangenziale con la "bianchina".
..[cut]..
Okkio che anche il concetto di 'livello di sussitenza minimo' dipende dalle culture, dai luoghi e dalla natura che ti circonda. Un nomade sahariano potrebbe avere un livello di comunicazione ( saper leggere e scrivere ) assolutamente intollerabile a Vimercate e perfino in Insubria ma non per questo vivrebbe male: il suo livello di comunicazione e' quello sufficiente a fargli vivere il suo tenore di vita che non e' automaticamente peggiore del nostro. Quanto al turismo che abbandona i luoghi, la vedo molto difficile: posti come la Tunisia dove compagnie internazionali hanno investito milioni di dollari in infrastrutture difficilmente saranno abbandonate, come del resto gia' succede in Italia, Spagna, Grecia ecc. Alla fine pero', la cosiddetta 'industria turistica' e' ben lontana dal Fantozzi e dalla Bianchina in coda sul viale Monteceneri(*): fosse solo per questo il turismo e' fatto apposta per tramandare le tradizioni, che costituiscono attrattiva e dunque denaro. Certamente la domanda di fondo vale ancora: la nostra situazione socio-economica e' la migliore possibile ed e' anche esportabile ? Probabilmente le risposte sono NO, la nostra situazione socio-economica non e' la migliore possibile, se non altro perche' invece di produrre benessere produce stress, e SI, purtroppo e' anche esportabile. Di conseguenza stiamoci attenti e non cerchiamo di esporare il nostro modo di vivere quotidiano: rischieremmo di produrre solo scompensi e scompiglio in popoli non abituati da 3 secoli a combattere contro 'il logorio della vita moderna' (slogan quanto mai attuale coniato addirittura negli anni del boom economico) Saluti Nota(*) Viale Monteceneri: lungo vialone della cintura esterna milanese famoso perche' in mezzo ci passa un cavalcavia all'altezza del secondo piano delle case che ci si affacciano...[ 12 Giugno 2003: Messaggio editato da: Peter Komanns ]
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Peter Komanns RR 3.5Efi "Lizzy" Def 110 Td5 "Margot" alias "Maggie" BMW R1100RT "Waltraub"
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#4505 - 06/12/03 02:29 PM
Re: terrorismo e turismo
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Posts: 70
Loc: mestre
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Quando dico che inevitabilmente i popoli della terra diverranno simili a noi intendo che è normale che i più poveri ambiscano ad avere i nostri privilegi (io vorrei un bel camper su Unimog...e invidio tanto chi se lo può permettere) ed è normale che se gli scorazzi sotto casa con mezzi che costano più di tutto quello che riusciranno a guadagnare nella vita si possano inc.. questo non vuol dire che anche noi non possiamo imparare da loro e dalle loro culture e imparare a vivere più in armonia con la natura e fra di noi, il problema è convincere la gente che non ha nulla ad imboccare strade nuove per risolvere i loro reali problemi di sussistenza senza seguire per forza i nostri modelli costruire una pompa per l'acqua con un motore di un vecchio veicolo costa sicuramente meno che di un analogo alimentato da un pannello solare ma alla lunga si ammortizzerà abbondantemente questo vale sia per gli investimenti delle autorità locali che per le eventuali donazioni degli enti umanitari... :rolleyes:
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nicola miani
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#4506 - 06/13/03 05:06 AM
Re: terrorismo e turismo
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Loc: cassina de pecchi milano
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Vorrei aggiungere,un altro piccolo contributo a questo articolato e complesso argomento.
Mi sembra di cogliere, +o-, che linea di pensiero segua un percorso comune, e che quanto si asserisce, vale universalmente per tutti i popoli in condizioni di disagio sociale,politico, religioso ed economico.
E' chiarissimo che quando la pancia è piena, si ha più voglia di parlare di ecologia, di sfruttamento minorile,di parità di diritti ecc.e sono pienamente d' accordo con Peter che, in generale è "anche" una questione di soldi, ma nessuno di noi , anche il più bravo può cambiare il corso della storia.
Noi, in Italia ,ci troviamo questo modello, discutibile quanto si vuole, ma che è stato determinato dal popolo italiano, nel bene e nel male. Questo per dire che ogni popolo seguirà la propria evoluzione a seconda del corso della sua storia,che spesso è determinata dal popolo stesso.
Ogni modello politico è culturale è diverso dall' altro semplicemente perchè le persone che ci vivono sono, per origine e estrazione, diverse.
E' impensabile pensare di esportare il nostro modello, ognuno se lo deve creare a propria immagine e somiglianza con lotte più o meno dure., o subire + o - angherie.
Tantomeno pensare che il nostro modello sia il migliore.
Perchè ci scaldiamo tanto per andare in Sahara ,o alla ricerca di nuovi paradisi, perchè ci rendiamo conto, che l' avere la pancia piena non dà la totale felicità, ci manca il contatto con madre natura, che con tutte le nostre tecnologie ci stupisce per l'immensità e grandiosità dei suoi poteri.
Abbiamo capito che non è la vita giusta vivere all'altezza di un cavalcavia,anche se sbbiamo internet, la parabola ecc.. forse un beduino siriano sarebbe felice, ma dopo un pò capirebbe cosa avrebbe perso, si accorgerebbe della differenza!!!
Quindi il grado di "sopravvivenza" è assolutamente relativo !!!!!
Chiedete ai Tuareg di Tamangraset (obbligati alla sedentarizzazione dal governo)quanto siano felici di fare le guide ai turisti bavosi che arrivano direttamente da Parigi ,
o se preferiscono tornarsene alle loro tende, ai loro cammelli, ai loro, spazi infiniti ,( cibandosi di datteri, latte e tè), in una parola, alla loro libertà. Cosa mai gli importerà di non poter usare internet
( A questo proposito consiglierei una lettura molto significativa: " Gente in cammino" di Malika Mokeddem, oltretutto analizza ferocemente la condizione della donna in un paese islamico: altro argomento di estremo interesse.
A volte noi stessi ci dimentichiamo di un verbo:L'accontentarsi . Guardiamoci intorno e cerchiamo di essere meno egoisti.Quello che noi buttiamo ( perchè fuori moda o non ci piace più ), potretebbe far felice qualcun' altro che non ha niente . anche questo è un modo per essere più felici, e di far felice qualcun'altro.
Scusate se il contributo da piccolo si è allargato, se poi intavoliamo il discorso della donna nei paesi arabi, non vi liberate più di me.
Grazie a chi mi legge con pazienza.
Manuela
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Ciao Manuela Nissan Navara 2.5 TD
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#4507 - 06/13/03 05:13 AM
Re: terrorismo e turismo
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Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
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Messaggio inizialmente inserito da nicola miani: Quando dico che inevitabilmente i popoli della terra diverranno simili a noi intendo che è normale che i più poveri ambiscano ad avere i nostri privilegi (io vorrei un bel camper su Unimog...e invidio tanto chi se lo può permettere) ed è normale che se gli scorazzi sotto casa con mezzi che costano più di tutto quello che riusciranno a guadagnare nella vita si possano inc.. In realta' le ambizioni le costruiscono con i vari media quelli che vogliono vendere i prodotti. Il modello economico che sono destinati a seguire qesti paesi non sono loro che lo scelgono, sono le produttori che gli lo propinano alla ricerca di nuovi mercati da saturare e "discariche" per i prodotti che nel primo mondo non si vendono piu. questo non vuol dire che anche noi non possiamo imparare da loro e dalle loro culture e imparare a vivere più in armonia con la natura e fra di noi, il problema è convincere la gente che non ha nulla ad imboccare strade nuove per risolvere i loro reali problemi di sussistenza senza seguire per forza i nostri modelli costruire una pompa per l'acqua con un motore di un vecchio veicolo costa sicuramente meno che di un analogo alimentato da un pannello solare ma alla lunga si ammortizzerà abbondantemente questo vale sia per gli investimenti delle autorità locali che per le eventuali donazioni degli enti umanitari... :rolleyes:
La pompa dell'acuua con il motore a benzina e diesel fa comodo a chi vende petrolio, ricambi etc. Il solare e' scomodo e non fa guadagnare l'indotto. Provate a controllare chi sono le societa' con la maggioranza nelle societa' produttorici de pannelli solari
Fondamentalmente pero' devo ammettere che se la maggior parte di noi puo' viaggiare, vedere posti, conoscere culture e' grazie al vil denaro che questa societa' ci permette di guadagnare. Se ritorni alla natura e alla pastorizia non riuscirai mai a permetterti una macchina, i visti e la benzina per scorrazzare in Africa. Se si nato in una certa realta' puo' essere che tu non senta la necessita di lasciare il tuo villaggio o esplorare altre realta', ma se qualcuno ti ha fatto assaggiare qello che c'e al di fuori del tuo giardino allora si che ti roderai per poter espandere i tuoi orizzonti.
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La mia ricetta per non prendere sassate ? Viaggiate con i mezzi pubblici Mi ricordo di aver passato momenti bellissimi aspettando per un mese che mi sdoganassero la moto in Benin @#@$#. Il tempo fluiva assonnato, alle fermate dei tax comunitari a giocare a Woaley il gioco simile a backgamon con le buche e i sassi o semi da far girare. E anche qualche sana camminata non puo' che farci bene permettendoci di osservare le strade, la gente, i mercati la vita. Se c'e fretta si puo' sempre ricorrere ai mototaxi che sfrcciano nel traffico come zanzare.
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