PENSIERI ADF ALTA VOCE
Sono appena tornato da una visita ad dei miei amici. SOno circa 30 anni che vivono tra zone "remote" e poco popolate in mezzo alle montagne. Adesso si sono trasferiti in una cittadina all'interno di un parco nazionale.
Abbituati a cacciare, raccogliere funghi , entrando nel parco nazionale si sono trovati un po cambiate le abitutini, non si puo' tagliare un ramo, bruciare del legno morto trovato sul suolo, raccogliere un fungo e tantomento cacciare. Le loro abitudini sono cambiate, hanno aperto un bed and brekfast e dopo qualche tempo hanno capito il perche' di quelle regole.
Le regole non avrebbero senso di esistere perche' ognuno dovrebbe essere coscente delle proprie azioni e comportarsi di conseguenza, purtroppo le regole, le multe, le sanzioni non sono il miglior modo per risolvere certi problemi, e il mio amico si rattrista quando vede suoi ospiti che trafugano carichi di funghi.
Cerca di ragionare, ma le solite risposte "ma era pieno", "ma cosa cambia", "se non li prendevo io li prendeva qualcunaltro" risuonano nella stanza.
E' un problema di densita' di popolazione. Il territorio puo' "sopportare" una certa quantita' di popolazione per smaltire rifiuti, dare risorse, un equilibrio che nelle zone desertiche e' ancora piu' evidente data la scarsita' di risorse.
Quando 90 anni fa il "turismo" sahariano era esplorativo le 4 taniche lasciate dalle esplorazioni erano un carico che poteva essere smaltito e l'azione abrasiva della sabbia ha fatto sparire molte tracce e quello che e' rimasto e' "reperto storico".
I tempi sono cambiati, la tecnologi facilita gli spostamenti e riduce i rischi. Sta quindi alla persone che viaggiano capire quale e' il loro impatto sulla natura e cercare di ridurlo, che ci siano leggi e regole o non ci siano.
Concordo che chi ha sperimentato personalmente il piacere di progammare un viaggio, magari se lo gode di piu' e arrivare a ksar ghilane e' da piu' soddisfazione che attraversare il murzuk con un TO.
Essendo spesso un probelma di conoscenza della realta' locale quello che posso dire e' che probabilmente un TO puo' aiutare molto il rispetto e la comprensione della natura "formando" chi porta a spasso.
A volte ignorare, ovvero non conoscere detrminati meccanismi puo' portare "viaggiatori fai da te" a mettersi in pericolo (e mettere in pericolo altre persone) e creare danni ad un delicato ecosistema. Quinid ben vengano TO sensibili e preparati che possano far apprezzare e rispettare la bellezza di determinati luoghi.
Mi e' capitato di vedere 2 vecchi camion 4x4 trasformati in pulman con sedili di aereoplani che dall'inghilterra andavano a sud verso Citta' del Capo, inizialmente ho sorriso, ma alla fine ho pensato che erano molto piu' "ecologici" di 140 vetture con due persone a bordo. Avranno perso il "brivido" della guida ma avranno apprezzato meglio il paesaggio
Purtroppo per molte persone e' piu' importante poter raccontare che sono stati in determinati posti piuttosto che vivere tale esperienze.
Non sono molto diverse dalle persone che "conquistano" l'Himalaya in portantina.
Il piacere di raggiungere una vetta deve essere vissuto nella propria anima, non importa se sull'altro versante della montagna c'e una funivia che porta 300 persone all'ora in vetta, Se il nosto obietivo e' scalare prenderemo la nostra via e il significato di arrivare alla cima sara' sicuramente diverso da quello che altre persone hanno dopo aver pagato il biglietto della funivia.
Concludendo ognuno cerchi di vivere come meglio pensa il suo viaggio, da solo o in compagnia, non si senta giudice del comportamento altrui, cerchi di portare informazione su come ritiene meglio comportarsi e rispetti la natura e l'ambiente che lo ospita.