Il giorno in cui è iniziata la guerra ho messo un msg. al bar, dove esprimevo la mia tristezza. La considerazione, personale, che iniziava una "cosa" che inevitabilmente ci vedeva tutti perdenti in partenza.
Indipendentemente da tutto.
Sono passati molti giorni e ho seguito i messaggi che si sono susseguiti sui vari forum.
Ognuno ha la sua sensibilità e differenti modi di esprimerla e di confrontarsi con quanto accade. Forse, e dico forse, i dibattiti, talvolta anche un pò sopra le righe o con semplificazioni molto trancianti (la storia, come i numeri, è una materia che và trattata con cura e attenzione)hanno come comune denominatore proprio il fatto che quanto stà accadendo ci turba.
Il turbamento può sembrare poca cosa. Non risolve. Ma alle volte può servire per ripensare alle cose, a quanto accade e a quanto ci stà accadendo. Pro o contro, rosso o nero, America o Islam....muro contro muro.
Il mio turbamento è soprattutto per questo, mi sembra che si stia perdendo la capacità di riconoscere le scale di grigi, le differenze che esistono, vanno accettate e comprese. E che ci sono dei valori che sono tali, a prescindere. Un bambino o donna o uomo sotto le macerie delle Twin o di un palazzo di Bagdad è una cosa che mi ha turbato e mi turba esattamente allo stesso modo. Poi si può discutere sulle cause economiche, politiche, sociali, religiose, storiche. Si fossono fare analisi dottissime e approfondite sulle cause e le colpe.
Ma il paziente si aggrava sempre di più.
E io non sò cosa fare.
Resto turbato e triste.
Come molti giorni fà.

Pippi

Gli americani sono arrivati a Bagdad, piccoli Aziz state attenti, nascondetevi bene.

vi abbraccio Sara

Caro Peter nessuno si è dimenticato degli Sciti e dei Curdi massacrati da Saddam dopo la guerra del'91, ma nessuno si è dimenticato che la loro sollevazione venne incitata dagli anglo-americani, che però li lasciarono prontamente al loro destino. Ho ancora davanti le colonne dei profughi in mezzo alla neve... Se si vuole ricordare, bisogna ricordare tutto. P.S.: nel '91 ero per la guerra, ma allora si liberava un paese, non dei pozzi di petrolio. E ancora:finiamola con la contabilità delle vittime civili. La vita di un ragazzo vale meno se locostringono a una divisa e a un fucile che non ha certo scelto lui?

Ora che la guerra è finita migliaia di bambini iraqueni potranno tornare a sorridere e questo mi rende felice.

Peter Hunz

Ho notato che ... non ci sono più manifestazioni per la pace !!!
Fuori moda?
Oppure NON ci sono più guerre nel mondo?

Meditate meditate !!!

Bye Bye