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#4167 - 02/12/03 02:49 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Senior
Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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....la vita mi attraversa perchè ancora non ho imparato Io ad attraversarla, o meglio: sono caduto tante volte negli stessi errori, ho passato anni rincorrendo il successo, alla fine (e per fortuna la vita che ho davanti è ancora lunga) ho passato un periodo lasciandomi traspostare dagli eventi. In questo periodo ho vissuto un po all'ombra è vero ma alla fine ho raggiunto un equilibrio tutto sommato buono. Oggi cavalco il più delle volte l'onda e difficilmente cado se qualcuno mi fa lo sgambetto... però io non faccio più sgambetti. Sia chiaro non sono diventato buono perchè i buoni di cuore li conosco e non mi basterebbe vivere due volte per raggiungerli. Una cosa l'ho capita se vuoi mettere ordine nei rapporti con il resto del mondo devi prepararti ad essere sempre a posto con te stesso, perchè gli altri sono il tuo specchio e riflettono su di te l'immagine che proietti.
dottore... quando posso tornare?
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Roberto Plances
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#4168 - 02/12/03 02:51 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Member
Registered: 10/10/02
Posts: 281
Loc: Sondrio
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io sono cresciuto con mia madre divorziata (insegnante)... e passavo molto tempo da solo a casa... anche se potevo guardare la TV preferivo giocare con i LEGO o correre nel bosco con l'arco e le frecce... in inverno sciavo tutti i giorni... però: - oggi pochi bambini vivono in montagna o nella natura - oggi pochi bambini posso uscire con sicurezza da soli.. sono costretti a rimanere in casa... in città si vive male... - i LEGO di una volta sono gli attuali computer.. conosco ragazzini che sono quasi degli hacker... - una volta alla TV non c'erano molti programmi per bambini... si attendeva con impazienza i pochi cartoni....oggi ci sono 10 ore al giorno di programmi per loro... secondo me alla fine dei conti l'isolamento è controproducente... non si possono isolare i figli... tanto vanno a scuola e vedono gli altri... è necessaria una ottima educazione... e poi puoi vedere tutta la TV che vuoi... se sei preparato ti viene il vomito a vedere la DE FILIPPI & c. putroppo oggi ci sono dei genitori che sono i primi ad essere degli imbecilli che credono che la TV sia il verbo... quindi perchè stupirsi...
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#4169 - 02/12/03 03:56 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Anonymous
Unregistered
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Forse abbiamo troppo, ecco il vero male della nostra società, un tempo ci si accontentava con poco, bastava un pezzo di pane inzuppato in un bicchiere di vino per farci felici. Si passano le serate accanto al camino e gli anziani ci raccontavano le favole. Ora il mondo è cambiato, le favole non esistono più, nemmeno i camini non ci sono più, ora c'è il computer, bello e comodo, ma pur sempre distaccato e freddo.
Cornelio
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#4170 - 02/12/03 09:10 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Member
Registered: 04/02/02
Posts: 109
Loc: Bari Italia
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CASPITA RAGAZZI Che bell'argomento!!!! La cosa più bella nel leggere i post nei forum,è che in 50 cm di foglio virtuale puoi leggere una diecina di pensieri diversi,e riesci a capire di quanti e quali doni l'uomo ne ha privilegio!!! Mi è piaciuta Cecilia e con lei divido il fatto di essere genitore di un ragazzo di 17 anni......e Dio solo sa quale matassa imbrogliata sia la psiche di un ragazzo che in questa epoca deve affrontare la vita!! Le informazioni;la necessità di stare al passo con i pari età;la tecnologia che li travolge;la difficoltà di comunicare;il bisogno di apparire;la difficoltà di essere in quanto ragazzo;il difficile inserimento nella colletività!!!!!!!!!!!!! Nel decennio che precede questo,le cose(in tutti i sensi)erano molto meno e la necessità di comunicare era essenzialmente interpersonale. Molto le cose sono cambiate,e come possiamo noi pretendere che loro debbano seguire i nostri ritmi ormai diversi?? Ecco che a questo punto si innesta a perfezione il discorso di Cecilia,che,in quanto madre,ha potuto sentire direttamente sulla sua pelle.Bisogna capire che le loro esigenze sono lontane anni luce dalle nostre.Il salto generazionale è abissale!! La diferenza(una delle tante)la fa la famiglia. Se in famiglia si parla,si legge,si ascolta buona musica,si ama viaggiare,si soffre mal d'Africa,anche i figli non potranno che assimilare questo stato di fatto. Mio figlio ad esempio non rinuncerebbe per nulla al mondo ad un bel viaggio in Africa o in Medioriente,mentre so di amici che sono disperati perchè i figli non si sognerebero più di seguirli. Credo che un mix di tutto ciò,unita ad una buona armonia familiare,non possa far che bene ai propri figli,e bada bene ,mio figlio gioca al play station,guarda la tv,così come fanno tutti i ragazzi,ma guarda i programmi doc,rifiutando categoricamente la spazzatura. Segue le notizie che poi si cerca di commentare. Ed anche per quanto riguarda lo stress;io personalmente ho rifiutato lavori stressanti per non rinunciare al mio equilibrio interiore;amo le filosofie orientali,che,naturalmente,sto trasmettendo a mio figlio,ma senza imposizione.......... Ma CACCHIO...........se vado avanti così......non c'è più spazio per nessuno!!!! Scusatemi......chiudo qui...CIAO....JACK
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#4171 - 02/12/03 11:26 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Senior
Registered: 02/15/02
Posts: 832
Loc: Siracusa
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Già...a volte si ha l'impressione che qualcuno venga al forum come un gladiatore scendeva nell'arena...quasi come lo stressato che va a fare a cazzotti allo stadio la domenica. D'accordo che questo fa parte dei limiti che la comunicazione via internet impone...ma a volte mi sembra si esageri veramente. Si certamente....è colpa dello stress o del "logorio della vita moderna" e credo che Jack (come molti altri) abbiano centrato il punto: 1) Impossibile estranearsi dal contesto sociale perchè sarebbe una decisione che pagherebbero i figli e non sarebbe corretto decidere per loro; 2) Cercare (come famiglia) di dare insegnamenti per far si che i figli sappiano "scalettare" gli stimoli e sappiano trovarne di diversi rispetto a quelli "imposti" dai media e dai loro amici. Anche noi, come diceva Cecilia, abbiamo ad un certo punto traslocato dall'appartamento in città per andare ad abitare in una casa al mare che ci riesce a dare relax da un lato e tutta una serie di stimoli che prima non avevamo dall'altro. I miei figli...invece di rimbambirsi davanti alla TV....stanno tutta la giornata fuori ad arrampicarsi sugli alberi, sbucciarsi le ginocchia e a parlare con noi del nostro prox viaggio invece di giocare alla play station. Tale evenienza ci fa sentire genitori per ora soddisfatti che hanno figli per nulla disadattati ma che invece (contrariamente a quanto normalmente si pensi) fanno quasi da "opinion leader" nei confronti di altri coetanei che abbandonano "l'innaturale game boy" per condividere, con loro, plein air...arrampicate...legnate e colpi di spada.... Inutile dire che...figli a parte...tale scelta ha ben influito anche su di noi nel senso che (per chi mi conosce....stranissimo a dirsi) sono riuscito ad impormi un limite al lavoro ed allo stress proprio quando mi sono reso conto che mi stavo sentendo come infilato in un vortice dal quale non credevo di poter uscire; vortice ove la carriera, l'apparire, il riuscire a tutti i costi erano diventati quasi il libro sacro da consultare ad ogni piè sospinto. Costa (anche in termini economici) ma tutto si può limitare...anche lo stress...ed in questo senso concordo...lo stress è solo un nostro personalissimo abito mentale che fa male a noi e a coloro che vengono a contatto con le nostre personalissime paranoie di idioti rampanti....ed a questo non possiamo pensarci solamente qualche giorno che passiamo su una duna nel Sahara o su una barca a vela di notte mentre timoniamo da soli nel pozzetto deserto sotto un milione di stelle....sarebbe riduttivo...sarebbe una vera pena... Take it easy. PS: Complimenti ad Iperpiper che è riuscito a porre quest'argomento (credo caro a molti) in maniera da obbligarci alla riflessione e senza quella acredine che a volte porta allo scontro. [ 12 Febbraio 2003: Messaggio editato da: Tuareg ]
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Corradoland
Del Paradiso adoro il clima....dell'Inferno....la compagnia !!
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#4172 - 02/13/03 10:26 AM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Member
Registered: 10/10/02
Posts: 281
Loc: Sondrio
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di solito era un classico sentire la seguente frase dagli anziani.. "ai miei tempi era veramente dura" adesso invece io sento io miei nonni e anche i miei genitori ammettere.. "non è una vita facile per voi... avete più possibilità ma tantissime incertezze sul vostro futuro... una volta quando si aveva un lavoro e una famiglia si era sicuri, avevi delle basi inattaccabili.. ora invece tutto è complicato e stressante... fate fatica perfino a fare vita di coppia che dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo... siete tutti incazzati e stressati" NDR: ho 32 e sono single...
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#4173 - 02/13/03 11:59 AM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Senior
Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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... si sente anche spesso dire "una volta era meglio" ed il mio parere di padano (solo nel senso di abitante nella painura padana) è di meglio una volta c'era solo il prosciutto ed il grana E' verissimo oggi il nostro modo di vivere, o meglio per la maggior parte di noi, non ci facilità nei rapporti con gli altri. Questo naturalmente anche nei rapporti di coppia. Siamo molto più individualisti, siamo molto più indipendenti dalla "famiglia" ho almeno siamo convinti di poterlo essere. Il nostro IO è diventato un grande EGO, non ci piace condividere con gli altri i nostri dubbi e le nostre incertezze. Infatti, penso che, anche qualche tempo fa la vita avesse i suoi problemi, ma a differenza di allora oggi siamo tanto intenti al nostro Io che non abbiamo più sostegno negli altri. Poì qualcuno di noi più illuminato riesce a trovare la strada... e allora io lo invidio
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Roberto Plances
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#4174 - 02/13/03 12:55 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Senior
Registered: 01/10/02
Posts: 1021
Loc: Switzerland
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ecco il mio turno sul lettino, hey Jack, di tanto in tanto ci si reincontra eh?? dunque, Io sono single, dunque mi direte che della vita famigliare non capirò molto ma: noto che il modo più diffuso per sfuggire alle dannazioni della vita "urbana" sia farsi la casetta in canadà, o perlomeno nella prima oasi verdeggiante edificabile. Ma perchè? Io vivo in centro e nonostante il traffico e lo smog che mi leverà quelche anno di vita non mi ci trovo poi tanto male, la città mi da lavoro, conoscenze, anche spunti di riflessione.. insomma, la città non è una persona fastidiosa è soltanto un LUOGO, come altri, colle sue caratteristiche, la sua storia, le sue curiosità.. molte persone abitano una città senza neppure sapere qual'è il quartiere più vecchio, quando è stat costruita la casa ove abitano, perchè il loro quartiere ha quell'impianto formale. La città è un agglomerato di esseri ed attività, un falansterio forse, con parti comuni dove le persone si incontrano e zone dove ci si isola. Credo che anche la vita "urbana" richieda dei codici comportamentali, ovviamente diversi da quelli che promulghiamo per il viaggio, ma che comunque sono necessari. Personalmente credo che buona parte del "mal di vivere" urbano sia generato dalla comune abitudine di non osservare questi codici, credendo che l'ambito stesso sia in grado di assorbire tutto: rumore, smog, spazzatura, abusi edilizi.. In questo ambito urbano, il Gameboy come la tv, in molti lo avete evidenziato, sembrano emergere come alternative alla vita all'aria aperta: si teme il "fuori casa" delinquenza, incidenti stradali etc etc trovando l'isolamento anche nel proprio appartamento. Ma il cercare di evitare il contatto con l'ambiente porta le persone a non saper interagire con questo, non saperlo sfruttare, quanti sanno che mostre ci sono oggi nella loro città? cosa è programmato nei teatri locali?, ci sono manifestazioni? musica? un concorso di poesia? Se non conosciamo l'ambiente finiamo per temerlo come -giustamente-l'ignoto. E queste sono cose (credo) difficili da trasmettere ad un figlio, io per esempio per mia testa di ca@@o [che ancor oggi mi contraddistingue] sono sempre stato refrattario a quello che volevano trasmettermi i miei, soprattutto a 15 anni e giù di li, credo sia una cosa normale.. e le mie idee (compresa la passione per l'africa) sono nate da me, da quello che avevo attorno, in primis la città. bye, massi
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To the traveler the night can conceal both the wonder and the devil (From the ancient sumerian Instructions of Šuruppag)
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#4175 - 02/13/03 01:16 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Registered: 11/21/02
Posts: 426
Loc: buguggiate
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Messaggio inizialmente inserito da massi[+]: ....queste sono cose (credo) difficili da trasmettere ad un figlio, io per esempio sono sempre stato refrattario a quello che volevano trasmettermi i miei, soprattutto a 15 anni e giù di li, credo sia una cosa normale.. e le mie idee (compresa la passione per l'africa) sono nate da me, da quello che avevo attorno, in primis la città. bye, massi I tuoi genitori, anche se non li hai ascoltati, non ti hanno solo insegnato a camminare, ti hanno insegnato a camminare da solo e non te ne sei nemmeno accorto ! Ceci
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Il DEF 110 e' mio e non di Robi
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#4176 - 02/13/03 02:03 PM
Re: Stress e stili di vita. Ovvero.. il divanetto dello psicanalista
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 1135
Loc: carrara
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Quello che ha scritto Cecilia è veramente giusto, è difficile giudicare con serenità quello che hanno saputo trasmetterci i nostri genitori, nel bene e nel male. Credo che molto dipenda dall'età di ciascuno di noi. Gia! l'età......!!!! Ecco una cosa che manca nel nostro profilo: credo proprio che sia importante per poter giudicare. Chi ha una certa età (io 55) sa bene che il divario generazionale porta a forti incomprensioni ed i giovani stessi non intendono fare tesoro delle esperienze dei loro "vecchi" preferendo, forse giustamente o forse no, provare di persona. Noi (io) vorremmo invece che prendesero per oro colato tutto quello che diciamo loro, magari circa il Gameboy o la Tv ma a volte è una battaglia persa che continuiamo però a combattere. Non ho avuto genitori che mi hanno trasmesso l'amore per l'Africa: ai loro tempi non era permesso sognare certe cose. Mi hanno trasmesso però l'amore per i libri sui quali è poi nato il mio desiderio di viaggiare e conoscere popoli e paesi. Spero di riuscire a trasmettere ai miei figli lo stesso amore e se il più piccolo di nove anni (che già si vanta a scuola del proprio padre che viaggia in Africa) ha già letto tutti i 4 libri di Harry Potter che volete che vi dica?....... Sono Contento.
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Marco, iNeolitico superiore
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