Numero di Gennaio di National geographic articolo:
Atlante dei Berberi, viaggio fra i monti del "popolo libero" del Marocco pag 68-87

Numero di Febbraio di Airone due articoletti interessanti.
Uno sulla desertificazione e qualche idea sui processi che si pensa la producano, un secondo articolo sulle tecniche che gli animali adottano per sopravvivere nel deserto.
Belle foto a corredo del testo.

Solo due appunti sul libro di Belzoni.

1) L'edizione italiana del 1825 di Sonzogno NON è l'integrale traduzione del testo inglese originale del 1820, ma una traduzione con alcune parti dell'opera riassunte, altre semplicemente eliminate.

2) Mancano inoltre le 50 tavole originali a colori in folio grande (47x58 cm), sostituite da brutte riproduzioni.

Se qualcuno è interessato, Pyramids ha pubblicato, in edizione limitata di 500 copie, il facsimile delle tavole e la traduzione integrale del testo con rilegatura in tela o in mezza pelle e piatti marmorizzati a mano.

Un sentito ringraziamento a Pyr per l' eccellente opera su G.B BELZONI che sto' toccando con mani avide!!
E' il n 499.
Sono appena arrivato in tempo,su una tiratura di 500 pezzi,mi ritengo fortunato!!
A chi il 500centesimo ed ultimo numero????
Le tavole atlantiche sono davvero uniche lo stesso formato dell'opera originale di qualche anno dopo di IPPOLITO ROSELLINI
"Monumenti dell'Egitto e della Nubia"realizzata a seguito della prima storica spedizione in Egitto e Sudan promossa dal GranDuca di Toscana Leopoldo II
e il governo francese.
Siamo nel 1828,responsabile per la parte toscana fu'appunto IPP. ROSELLINI professore di lingue orientali all'universita' di Pisa che condivise con il francese JEAN FRANCOIS CHAMPOLLION, il primo decifratore dei geroglifici,i rischi le difficolta' ed il successo dell'impresa.
Mi riferisco in particolar modo a questa spedizione, perche'mi sembra di intravedere i nostri padri all'opera!
La tavola n 18 di Pyr poi illustra forse il piu' bel pezzo egizio che abbiamo qui a Firenze.
Belzoni scopre nel 1817 nella valle dei re forse una delle piu' belle tombe fino ad oggi ritrovate;quella di Sethi I padre di Ramsess II grande.
Belzoni appunto con grande maestria ne ritrae una lunga serie di tavole realizzate con una tecnica particolare che utilizzera' poi di ritorno a Londra per una serata memorabile.
Nel 1829, 12anni dopo, Champollion e Rosellini di ritorno dalla Nubia si fermano nella valle dei re e rimangono affascinati dai 2 portali,piu' di 2,5 mt x1,5 che introducono appunto all'interno della tomba di Sethi I.
Vengono delicatamente smontati(lasciamo perdere i commenti,allora usava cosi') ed essendo speculari uno viene preso dai francesi, l'altro dai toscani......
Ebbene la tavola XVIII oggi troneggia all'ingresso del padiglione egizio del Louvre.I colori sono perfettamente restaurati....l'ocra,il verde......,
migliaia di visitatori passano davanti all'immagine di Sethi I che indossa una ricca veste trasparente, tenuto per mano dalla dea Hathor protettrice dei defunti.
Piu' modestamente a Firenze il bassorilievo è relegato in una stanzetta.....dell'Archeologico.
A proposito vorrei sapere da Pyr dove sono conservate le tavole originali realizzate dal Belzoni.

Grazie per i complimenti, ma è tutto frutto del lavoro di G.B. Belzoni!

Non so dove siano le tavole originali, non le ho mai viste. Comunque B. non fu il vero autore delle tavole: lui fece gli schizzi, il disegnatore fu un certo Ricci.

una domanda per Pyr la Berenice descritta da Belzoni nel suo libro non è mica per caso la Berenice Pancrisia dei fratelli Castiglioni?
Se non,di quale si tratterebbe e se recentemente è stata riesplorata.
Saluti

No, non è quella.

Le città di Berenice nell'Africa Orientale erano tre: la Berenice Trogloditica, che è quella scoperta da Belzoni, si trova nel sud dell'Egitto sul Mar Rosso presso Ras Banas; la Berenice Pancrisia, quella dei C., si trova nel nordest del Sudan lungo il corso del Wadi Allaki e infine c'è la Berenice sull'Istmo, le cui rovine non sono ancora state chiaramente identificate, ma furono viste all'inizio dell'800 da Henry Salt, che si trova sempre sul Mar Rosso nell'attuale Eritrea nei pressi di Assab.

Berenice Trogloditica è stata recentemente scavata e studiata dalla Missione archeologica americana diretta da Sidebotham: si veda per esempio:

Steven E. Sidebotham and Willemina Z. Wendrich "Berenike: Archaeological fieldwork at a Ptolemaic-Roman port on the Red Sea coast of Egypt (1994-1998)", Sahara 10, 1999.

http://www.saharajournal.com/10/pages/vol10.html#Top_of_Page

[ 26 Febbraio 2005: Messaggio editato da: pyr ]

Mi associo all'apprezzamento di cortomaltese sull'opera di Belzoni edita da Pyramid, di cui tramite pyr sono riuscito ad acquisire la copia n. 433.

L'ho ricevuta oggi, ci ho dato per ora solo uno sguardo veloce, già a prima vista è un'opera da collezione, la qualità e la bellezza delle grandi tavole, l'eleganza e la cura della confezione sono superiori ad ogni aspettativa.

Calma, aspetta di leggere il testo!

in edicola national geographic febbraio
pag 32 a 61, dall'arabia saudita e dintorni

Nel regno del vuoto
spedizione nella distesa di sabbia piu' vasta del mondo

i confini di quattro stati sfumano fra le sabbie mutevoli del RUb al Khaali, la dimora del VUoto. Nota per le sue meraviglie geologiche e per le tribu che la perocrrono, questa enorme distesa desertica affacianto i viaggiatori per secoli

In uscita il romanzo IL TRIONFO DEL SOLE di Wilbur Smith (traduz. italiana. Studio Oltremare, longanesi,€ 18,60).

La saga delle due note famiglie Courtney e ballantynes si incrociano nel 1884 nella città assediata di Karthoum in mezzo a una rivolta guidata da un capo religioso di carisma fino allora sconosciuto: Muhamad Ahmad Abd Allah, detto , il Mahdi.

Leggerlo è come anticipare un viaggio in Sudan ma anche riviverlo, come mi è capitato nello sfogliare proprio Kkhartoum una delle prime copie ; infatti è un po' come seguire le vie e la storia di questa fascinosa e sconosciuta città dal vivo, a partire dalla cannoniera di Lord Kitchener che oggi, tristemente dipinta in blu, guarda i 4x4 dei pochi turisti radunati e parcheggiati nel parco del Nile Sailing Club fino a vagare negli spazi sconfinati spazi di quello che è , per ora , il più vasto stato dell'Africa. .

BYBYBY GFCLY