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#3925 - 02/01/03 01:31 PM
PARLIAMO DI MUSICA
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Registered: 01/27/03
Posts: 47
Loc: torino
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Che ne dite di parlare di musica africana, non solo del Nord ma di tutto il continente? Scambiamoci titoli dei cd, nomi, gruppi, concerti, ecc.......
Oggi ho comprato il cd di Rokia Traore "WANITA" del Mali... lo sto ascoltando: è bellissimo, poetico...
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#3926 - 02/03/03 12:09 PM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Member
Registered: 01/27/03
Posts: 47
Loc: torino
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Un successone vero questo Forum? Proviamoci ancora, non si sa mai, ci sarà qualcuno che ascolta musica!! Potete andare a vedere il sito di Rokia Traore al seguente indirizzo: http://www.rokiatraore.net
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#3927 - 02/04/03 05:34 PM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Member
Registered: 01/27/03
Posts: 47
Loc: torino
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Nelle dune rosse, al calar del sole, al sollevarsi del vento, la sensazione è quella di scoppiare…il silenzio è assordante, le impronte lasciate vengono immediatamente cancellate, coperte e ti sembra di essere arrivato li con l'aiuto del teletrasporto….la sabbia è rovente….i corvi neri trovano riposo sulle lame di sabbia delle dune ti osservano…in silenzio…ancora una volta silenzio…il vento aumenta, il cielo cambia colore, e da lontano si intravede una grande nuvola, ma non lo è. E' solo sabbia… i granelli della sabbia che fino a quel momento avevo calpestato considerandoli immutabili, stavano danzando nel cielo…si avvicinano velocemente ti circondano, penetrano nei vestiti, ti graffiano il viso…la danza della sabbia…e la sua musica il vento! E solo in questo preciso momento che tra le dune si sente rumore. non sono impazzita...e che tornando da un viaggio nel deserto ad un amico e questo ho cercato di trasmettergli quello che ho provato, e questo è quello che gli ho scritto! e a ripensarci mi viene da piangere...
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#3928 - 02/04/03 05:36 PM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Member
Registered: 01/27/03
Posts: 47
Loc: torino
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Nelle dune rosse, al calar del sole, al sollevarsi del vento, la sensazione è quella di scoppiare…il silenzio è assordante, le impronte lasciate vengono immediatamente cancellate, coperte e ti sembra di essere arrivato li con l'aiuto del teletrasporto….la sabbia è rovente….i corvi neri trovano riposo sulle lame di sabbia delle dune ti osservano…in silenzio…ancora una volta silenzio…il vento aumenta, il cielo cambia colore, e da lontano si intravede una grande nuvola, ma non lo è. E' solo sabbia… i granelli della sabbia che fino a quel momento avevo calpestato considerandoli immutabili, stavano danzando nel cielo…si avvicinano velocemente ti circondano, penetrano nei vestiti, ti graffiano il viso…la danza della sabbia…e la sua musica il vento! E solo in questo preciso momento che tra le dune si sente rumore. non sono impazzita...e che tornando da un viaggio nel deserto ad un amico ho cercato di trasmettergli quello che ho provato, e questo è quello che gli ho scritto! e a ripensarci mi viene da piangere...
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#3929 - 02/05/03 04:37 AM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Senior
Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
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Ciao, Generalemnte non compero CD, le poche volte che vado in un negozio di dischi c'e talmente tanto materiale che alla fine non so cosa prendere. Certo se un artista esce su CD vuol dire che e' gia' diventato commerciale e c'e dietro qualcuno che paga e lo promuove. Il problema di "selezionare" la musica lo ho aggirato usando la radio. Non devi continuamente comperare CD che magari poi neppure ti piacciono. Il secondo problema e' poi trovare la radio giusta con la musica giusta e che non ripeta tutto il giorno le 5 hit da disco. Una radio con interessanti rubriche musicali etniche e'Radio Popolare, li ho scoperto molti artisti. Un altra radio che ha anche la possibilita' di essere ascoltata on line e' CKUA ( pagina web della radio il piccolo problema e' che essendoci 8 ore di differenza tra Italia e Canada (Roky mountain time) non sempre potrete trovare il programma alla giusta ora. programma consigliato "Radio Mondo" La cosa bella e' che poi potete consultare la Play List con i brani suonati durante la trasmissione. PS dimenticavo la musica piu' bella che ho sentito (non solo con le orecchie) giovani ragazze in mali che la sera ballavano e cantavano al ritmo battuto con le mani. Anche le litanie e canti delle donne che macinano con i loro pestelli miglio sono molto suggestive.
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#3930 - 02/05/03 08:24 AM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Senior
Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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parlando di musica posso dire che a me piace veramente tutta e di tutti i tipi, cambia solo il momento in cui voglio ascoltare un brano, un genere o un artista... Per quanto riguarda l'acquisto, penso che ascoltare la musica e comprare un disco o un cd sia la stessa cosa che leggere un libro (magari preso in prestito in biblioteca) e comprare un libro. Un libro che voglio leggere sento il bisogno che sia mio, mi piace che si consumi mentre lo leggo, e che poi rimanga su uno scaffale a mia disposizione per qundo ho voglia di rileggerne una frase... Così è per la musica, compero (se mi trovo in disponibilita €) diversi cd anche a volte di musica "passeggera". L'unico rammarico e che i cd non si consumano come il vinile perchè quando riascolto un Lp, magari un pò consunto, tra crik e crak le note volano nella mia mente. Voglio cogliere il cosiglio di Todra, la prossima volta dallo scaffale del negozio comprerò qualcosa proveniente dall'Africa.
_________________________
Roberto Plances
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#3931 - 02/05/03 04:05 PM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Senior
Registered: 12/09/01
Posts: 2329
Loc: Canada
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Tutto verissimo. Infatti per quanto ci siano biblioteche pubbliche bellissime alla fine continuo a comperare libri e riempirmi la biblioteca. Alla fine pero' vedo che e' vermante raro che riprenda un libro in mano per rileggero, preferisco investire il tempo in nuovo materiale certo magari libri d'arte, fotografici, libri tecnici e manuali sono spesso riguardati, ma il resto prende polvere sulla libreria e spacca la schieda quando si deve fare un trasloco. Personalmente penso sia una questione di senso di "possesso" che ci affligge e ci porta ad allungare le mani su qualunque cosa "bella" vediamo, un libro, una conchiglia, un reperto Non so quale sia la cura o se ci sia ma sto cercando di perdere questa brama di collezionare cose. A volte e' piacevole sentire una musica, godersi un libro guardare un paesaggio e non imprigionarlo in una foto, in uno scaffale. Il suo ricordo sara' bellissimo e migliorera' con il tempo. Porovare per credere ! A chi non e' capitato di tornare in luoghi dove ad esempio era stato quando era piu' giovane e trovarli "cambiati", non nel senso che il luogo e' cambiato ma nel senso che lo avevamo vissuto in maniera diversa in quel preciso istante e contesto, e probabilmente ai nostri occhi questa volta rimane insipido. E poi cosi facendo spendiamo meno in pellicole, stampe, libri, cd e investiamo piu' nel nostro cervello. buona lettura a tutti
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#3932 - 02/05/03 05:58 PM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Member
Registered: 06/19/02
Posts: 146
Loc: Cipro
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Ciao Alvise, sono d'accordissimo con te`, e mi piacerebbe davvero sapere quale processo psicologico motiva il "collezionismo" (Agadez, che ne pensi?). Pero`credo che la musica, a differenza della lettura, abbia una capacita`particolare di riportare a galla i ricordi. Credo sia normale sentire un brano e ricordarsi in modo vivido una situazione o un posto. A me lo stesso succede con gli odori/profumi. Come se musica e profumi abbiano la capacita di "fissare" un evento nella memoria. Sara`anche perche`la musica ha una certa influenza sugli stati d'animo, insomma la musica ha quasi poteri sovrannaturali,giuro sono sobrio ) Bah, probabilmente ognuno ha il suo "senso" preferito... Mmmh...troppo profondo, meglio che vada a farmi un aperitivo Ciao! Mauro
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#3934 - 02/05/03 08:49 PM
Re: PARLIAMO DI MUSICA
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Senior
Registered: 01/10/02
Posts: 1021
Loc: Switzerland
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complimenti Alvise, proprio un bel post, l'ho riletto tot volte proprio perchè questa frase mi ha fatto pensare: " A volte e' piacevole sentire una musica, godersi un libro guardare un paesaggio e non imprigionarlo in una foto, in uno scaffale.
Il suo ricordo sara' bellissimo e migliorera' con il tempo. Porovare per credere !" In linea di massima, praticamente credo si tema la "perdita di memoria", la banale situazione di ritornare sul posto - tentare di rivivere la stessa situazione - e non riuscirci o trovare il luogo cambiato. In quel momento si vive un disagio: si fatica a capire se la vivente situazione è dovuta ad un tradimento della memoria o ad una variazione effettiva del luogo. Molto spesso capita di rivedere un film o rileggere un libro e pensare:" me lo ricordavo diverso". Teoricamente invece credo sia una dis-abitudine all'esercizio diciamo sensoriale. Siamo abituati ad attraversare paesaggi e accadimenti senza soffermarsi su quali siano quegli elementi che in quel momento innescano lo scatenarsi delle sensazioni che viviamo. E' un po' come passare dalla montagna alla pianura e ricordarsi di essere stati in montagna, capire di essere in pianura, ma senza essere riusciti a percepire il fattore "cambiamento", il luogo in cui le sensazioni mutavano. 3 fasi: percezione, osservazione e riconoscimento. Mi accorgo dell'esistere di una cosa, la osservo e la riconosco. La riconosco se fa parte di un mio bagaglio, se la ho già vista, già vissuta. Se non la riconosco possono esserci genericamente due possibilità: non l'avevo mai vista/vissuta, oppure la mia memoria mi inganna. La memoria è labile [surtout la mia] e certo non posso pretendere che si ricordi chilometri di strada intercorsi fra la montagna e la pianura, ma sicuramente qualcosa avrò notato. Da qui l'esercizio a cercare di capire cosa colpisce i nostri sensi quasi senza (perdonatemi il qui-quo-qua[sensi-senza]) che l'intelletto se ne accorga. Una volta esercitata questa capacità sensoriale forse saremo più in grado di capire cosa è effettivamente importante di un paesaggio, filtrare i dati inutili, percepire i tratti essenziali di un libro. Opera di suprema sintesi scegliere cosa ricordare ma ci riusciremo mai? Nel frattempo, ad esempio, ne parlavo a Meneghetti nell'unica occasione capitatami di incontralo, faccio una foto e quando vado a rivederla non assomiglia al panorama che avevo visto. Eppure quello avevo fotografato, ma non c'è quel minuscolo particolare che mi aiuterebbe a dire: "ah, si , ora mi ricordo..." perchè non sapendo quel'era non lo fotografai. Probabilmente infatti anche tante foto sono inutili.. Tanto per la cronaca anch'io compro spesso libri, talvolta giacciono sul cruscotto della macchina o da altre parti, e me li porto in giro. Avanti e indietro. poi quando finisco di leggerli sono consunti, acciaccati. Ma mi piace pensare che "derivino" con me. bye, massi ps, mi ero dimenticato di parlare di musica, altrimenti il post è O.T musica africana.. mi viene in mente un cd che consiglio a tutti: Stewart Copeland, "the ritmatist",A&M records-Polygram, 1985 [ 05 Febbraio 2003: Messaggio editato da: massi[+] ]
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To the traveler the night can conceal both the wonder and the devil (From the ancient sumerian Instructions of Šuruppag)
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