Per Mauro,
il mio tempo è in effetti dedicato alla mia famiglia perchè per me i viaggi sono motivo di reddito e il denaro permette alla mia famiglia di vivere decorosamente.
Se non guadagnassi dalla preparazione dei viaggi sarei costretto ad abbandonarli per impegnarmi in un altro lavoro o comunque a ridurli a sporadiche avventure. Quanto valga il mio tempo non lo so, a volte molto poco perchè lavoro come un dannato per un tozzo di pane, ma altre volte fila tutto liscio, mi diverto, me ne vado a spasso e guadagno pure.
Sommando i pro e i contro posso dire di essere soddisfatto e non tanto per il conto in banca, ma perchè ho fatto una bella vita, con soddisfazioni, ho sempre fatto per lavoro quello che avrei fatto anche pagando.
Quando poi tornando da un viaggio sento che chi era partito come semplice iscritto è diventato un amico e ha fiducia in me allora ho la massima gratificazione e se per caso è proprio uno di quei viaggi in cui in tasca mi trovo solo un tozzo di pane, poco importa: un giorno quando smetterò non ricorderò i guadagni, ma i nomi e i volti dei nuovi amici.
Ti sembro buonista o melenso?
Anch'io mi sono chiesto perchè mi sono espresso come un tenente alla rimpatriata dei reduci e credo che questo atteggiamento sia dovuto al fatto che chi vive i luoghi estremi come la montagna o il deserto, o il mare, e lo fa con la consapevolezza della grandezza della natura scopra, almeno in questi momenti, anche la grandezza dell'animo umano e magari finga di non saper fare bene i conti pur di sentirsi grande. Ancora una volta.
Cat