Due parole sulle amigdale, oggetti che hanno creato il "casus belli" e il conseguente "incendio della biblioteca" che, se ho ben capito, non centra niente con Alessandria.

Le amigdale sahariane sono dei bifacciali, solitamente realizzate in quarzite, che possono avere da 500.000 (c'è chi dice anche 600.000) a 100.000 anni circa (!). Come avrete notato esse si rinvengono abitualmente sia isolate, sia in straordinari giacimenti con concentrazioni stupefacenti, e nessuno sa bene perché. Come luoghi di giacitura prediligono comunque gli erg e le zone sabbiose.

Sono il prodotto dell'Homo Erectus, che è solo un parente alla lontana di ciascuno di noi.

A causa della loro forma elegante e perfettamente simmetrica esse sono facilmente riconoscibili anche passandoci di fianco in auto a 70 km/ora; quindi poche di esse sopravvivono al passaggio dei turisti (e ovviamente anche dei locali che le rivendono).

Una cosa vorrei che fosse presa in considerazione: le amigdale solitamente hanno un lato scuro e patinato (è la faccia visibile che viene ossidata dal sole e dagli agenti atmosferici) e un lato chiaro, non patinato (è la faccia a contatto col suolo). Ricordatevi sempre che è probabile che voi siete i primi a raccogliere quel manufatto dal giorno che lo ha depositato l'Homo Erectus a cui apparteneva, quindi, se la lsciate nel suo contesto come si dovrebbe sempre fare (!!!), abbiate l'accortezza di depositarla con la faccia ossidata verso l'esterno! Infatti, se la depositaste al contrario, la patina originale si dissolverebbe in qualche tempo a causa del contenuto acido della sabbia. Questo perché non è detto che prima o poi si possa datare con sufficiente precisione la patina (che poi è la famosa "vernice del deserto") delle amigdale (ma questo vale anche per quasi tutti gli altri manufatti sahariani!): molti ci stanno lavorando intensamente...