Messaggio inizialmente inserito da umbi: Beh, prendiamo atto che questo bel Bistrot, senza il suo gestore, è stato svuotato di senso: ci han lasciato libertà di dire "minchiate" (eccomi!), ma a bere non ci passa più nessuno, io per primo...Di fatto il locale si può considerare chiuso: si passa di qui ma si rimane fuori, davanti alla porta, ci si scambiano messaggi vari, ma non esiste più la voglia d'intrattenersi, di cazzeggiare, di starsene seduti a guardare e commentare le cose dell'Africa e dell'Italia. Si va di fretta. Prendiamone atto e chi può farlo lo chiuda, copra la gloriosa insegna con un drappo o un cartello con su scritto "Chiuso per ripensamenti...chi vuole può passare al forum temporaneo Fronte del bar" (è solo un suggerimento). Lasciarlo aperto così è solo un inutile "amarcord", escon nostalgie di effluvii mostaioli, di tartine fresche, di vasi d'acciughine e olive . Aromi di caffè neri e forti la mattina, spume di due dita sopra i boccali di birre, la sera...in attesa del Tibarine che tutti i gonfiori portava via. Ma soprattutto mancano i rumori, le grida, le risate, le imprecazioni...mancano le liti che sembravan furibonde e si temeva lo spuntar di coltelli...e invece arrivava sempre un brindisi conciliatore. Ciao Bistrot de la sable, ex-enoteca con cucina. Anche per te è arrivato il momento, come per tutte le cose, di cambiare. Cercasi nuove idee, nuovi gestori...una mano di bianco, intanto, per non acuire la decadenza...un'aria pulita aiuta i futuri potenziali gestori a decidere. Buona domenica a tutti.