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#36796 - 03/08/04 01:23 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Member
Registered: 01/10/02
Posts: 1172
Loc: Torino
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Messaggio inizialmente inserito da kialma: Approfitto del giorno a noi " dedicato" e dello spazio concesso in questo bar per offrire un aperitivo a base di spumantino con tartine al tonno, salmone, e salamino a tutte le Donne conosciute grazie a questo sito:
Cecilia, Alice, Barbara( ghibli),Michela,Valeria, Franca(2),Rosalba,Daniela,Roberta,Lorella, Anna Maria, Annalisa,Giuliana, Raffaella,Elena(x2),Simona,Caterina...
+ tutte le altre che in questo momento mi sfuggono, ma, non per questo, meno importanti.
[ 08 Marzo 2004: Messaggio editato da: kialma ] ricambio e inoltro anch'io gli auguri a tutte le donne del sito. ciao Franca null
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Gianluigi H.Galletto "Rommel" Honda AT750 "Ramla"
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#36797 - 03/08/04 04:32 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Member
Registered: 12/05/02
Posts: 83
Loc: Parco Adda Sud
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Per Senio-S Scrivi cose che condivido. E visto che per un attimo abbiamo imboccato l'aulica china della saggezza vorrei corroborare quanto hai scritto. Servirà a Robo? Non so, forse serve più a noi che scriviamo che non a chi legge. Proprio per quel desiderio di rivivere ancestrali situazioni di disagio, in una società del benessere come la nostra ha potuto far nascere il Camel Trophy, la Paris-Dakar, persino l'Isola dei Famosi e anche i nostri viaggi africani, di sicuro i così detti viaggi-avventura. Magari non solo per questo, ma in buona parte sì. E' vero che l'uomo ha bisogno di misurarsi e se i nemici non ci sono più o si combattono a colpi di carte bollate, allora bisogna ritrovare la sfida con l'ambiente, con i luoghi, il clima e soprattutto in noi stessi. Poi la battaglia finisce e arriva l'apatia, la nostalgia che fa parte dell'animo umano, i poeti romantici ne intrecciavano lodi, era la musa che distaccava dalla rozzezza quotidiana, che trascinava verso il fondo, alla ricerca di un cielo capovolto. E' istruttivo a volte lasciarsi andare al passato, ascoltare la voce di sirene ammaliatrici, esplorare il profondo fumoso affrescato di luci, suoni, colori, ricordi più o meno lontani. Si possono analizzare errori e situazioni, cose ben fatte e riassaporare piaceri, ma devi porti un limite, devi fare in modo che il passato sia la piattaforma per il futuro, il punto di partenza e non quello di arrivo. Sarebbe comodo lasciarsi andare, come in ipotermia, assaporare solo l'esistere, dirsi che la lotta è finita, ora c'è la pace della fuga statica, ascoltare il fruscio della vita che ti scivola dalle dita come polvere di cristallo. Ma la lotta deve continuare, con altre armi, in altri luoghi, con la stessa determinazione, forza e costanza. Certo, è difficile sentirsi guerrieri tagliando il vetro, ma le cuffie antirumore sono già un buon inizio per non ascoltare il canto delle sirene. Cat
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#36798 - 03/08/04 04:36 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Member
Registered: 12/05/02
Posts: 83
Loc: Parco Adda Sud
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Per Val_Ter Effettivamente è così. Mi hai fatto riflettere. Grazie. Cat
[ 08 Marzo 2004: Messaggio editato da: cattone ]
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#36799 - 03/08/04 04:51 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Senior
Registered: 02/15/02
Posts: 832
Loc: Siracusa
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Messaggio inizialmente inserito da Senio-S: ....[CUT]...…il lato inconscio-atavico continuerà a “rimpiangere” le lotte per la sopravvivenza dei tempi andati…[CUT] Complimenti per l'analisi...
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Corradoland
Del Paradiso adoro il clima....dell'Inferno....la compagnia !!
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#36800 - 03/08/04 07:38 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Member
Registered: 09/02/02
Posts: 362
Loc: treviso
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Alcuni post messi qui al bar, di sapore fortemente cultural-esistenziale, mi fanno pensare alla stranezza di questo “sbaglio” di luogo…o forse la parola “sapore” ne legittima l’occupazione di tavolo? Paura forse di postarli nel forum apposito, quello della “cultura”? o forse, dopo che alcuni rimbrotti circa il tono esageratamente “intellettuale” di Sahara.it, non si vuol contribuire alla piaga della fuga dei cervelli verso siti meno problematici? ; comunque sia prendiamo quel che viene e seguiamo la pista…(intanto butta la pasta). Qualcuno, giorni fa e non ricordo dove, faceva cenno ad un classico, “Avere o essere” di Erich Fromm, libro che ebbe grande fortuna in Italia a partire dai primi anni ’70 e di cui trovo un eco nel post di Val_ter quando dice “sii felice di ciò che SEI”! Per non occupare troppo a lungo il tavolo su cui sto seduto con discorsi pressocchè infiniti e consumare solo un rosso, sarò breve: a proposito dell’onda gigantesca sollevata da Senio con la sua acuta osservazione dei tempi sfasati tra progresso della “civiltà” ed adattamenti della struttura cerebrale, cosa che starebbe alla base del “disagio della civiltà”, così come della risposta di Cattone (se ho capito bene) circa la necessità di tenerci in allenamento con il tema della “lotta”… Sarà che qualcosa di questo carteggio Senio-Cat, sullo sfondo del recupero delle malinconie di Robo, ha riattivato il mio lato inconscio-atavico riportandomi alle lotte per la sopravvivenza dei tempi andati…? In quanto neolitico, non lo credo. Ai tempi nostri non esisteva il problema dell’inconscio, dato che le circonvoluzioni cerebrali non erano ancora strutturate allo scopo e la parte atavica era ancora in fase di costituzione. Il coraggio ci veniva dalla paura, pura e semplice, con l’amigdala al centro del meccanismo di regolazione delle attività esistenziali e vino di vite selvatica a scorrere in forma di sangue propiziatorio dentro le vene…a proposito, Alvise, oste della malora, un altro rosso, anche sfuso, che qui si parla di ritorno alle origini! Infatti, dice Cat visto che per un attimo abbiamo imboccato l'aulica china della saggezza (…)Proprio per quel desiderio di rivivere ancestrali situazioni di disagio, in una società del benessere come la nostra ha potuto far nascere il Camel Trophy, la Paris-Dakar, persino l'Isola dei Famosi e anche i nostri viaggi africani, di sicuro i così detti viaggi-avventura. (…) E' vero che l'uomo ha bisogno di misurarsi e se i nemici non ci sono più o si combattono a colpi di carte bollate, allora bisogna ritrovare la sfida con l'ambiente, con i luoghi, il clima e soprattutto in noi stessi". Se mi consentite, dato il luogo, Le bistrot de la sable, ci scherzo un pò su e chiedo che nessuno se la prenda, il tono semiserio è un invito a spostarsi in un luogo più appropriato (questo spiega perchè nei club inglesi c’era la sala del fumo, nella quale dopo la cena ci si ritirava a prendere uno cherry e afrrontare le questioni serie)…a proposito Alvise o Peter, caspita, non si capisce ancora chi gestisce il locale, la farete la saletta digestiva? Volevo dire, insomma, che non ho capito se abbiamo imboccato l’aulica china della saggezza in salita o in discesa, e la cosa fa la differenza per i miei processi digestivi: nel dubbio, una chinamartini! Poi mi risulta non accertato scientificamente il desiderio di rivivere ancestrali situazioni di disagio per spiegare la Parigi-Dakar, nella quale, i disagi non sono gran cosa, almeno per quelli che la vincono (date un occhio alla macchina logistico-propagandistica che possiedono), a me sembra uno stimolo molto poco ancestrale, del tutto simile a quello per cui la massaia (scusate il linguaggio neolitico) difende il suo dash! Mi piace molto, infine, la conclusione di Cat secondo la quale l’uomo ha bisogno di misurarsi, soprattutto con se stesso, per la ragione che dovrebbe indurci ad approfondire un’affermazione che sembra così definitiva e scontata, dal modo in cui la butta lì e che invece, secondo me, non lo è. Per approfondirne la soggettività e l’ipotetica lapalissiana verità ritorno a Fromm, ma non a quello di “Avere o essere” (che trovo in fondo perfino banalino). Prima, però, Alvise o Peter, insomma chi è di turno questo pomeriggio? un altro rosso che la conclusione s’avvicina e poi non ho più scuse…Il sig. Fromm ha scritto un altro libro (vi pareva) che si chiama “Fuga dalla libertà” nel quale il tema dell’incoscio (singolo e collettivo) viene accostato al tema della distruzione, della guerra nucleare, quale deterrente per l’apocalisse ma con una serie di ragionamenti per cui il meccanismo di autocontrollo potrebbe non funzionare e allora…come per i gialli non mi par bello dire come va a finire, ammesso che l’abbia capito giusto io! Tuttavia, e se smettete di leggere ‘sta pappardella non vi do torto, concludo suggerendo sul tema lodevole suscitato da Senio e Cat, alcune letture di “complemento” ma molto più serie, secondo me, a partire dal fondamentale, vecchio ma sempre buono “Il caso e la necessità” di Monod (non Théodore), arrivando ai filoni paralleli di Ilya Prigogine, La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza, (scritto con Stengers) e di Jay Gould, La vita meravigliosa.; ma quest’autore è di notevole interesse in tutte le sue numerose opere. “Sarebbe comodo lasciarsi andare, come in ipotermia, assaporare solo l'esistere, dirsi che la lotta è finita, ora c'è la pace della fuga statica, ascoltare il fruscio della vita che ti scivola dalle dita come polvere di cristallo. Ma la lotta deve continuare, con altre armi, in altri luoghi, con la stessa determinazione, forza e costanza.” LA-LOTTA-DEVE-CONTINUARE. PROPRIO? Mannaggia che tema ragazzi, meno male che siamo al bar e meno male che il rosso lo tengo bene, avanti col prossimo… umbi il neolitico sup.
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umbi il neolitico sup.
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#36801 - 03/08/04 09:42 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 304
Loc: Cuneo
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CArissimi predicatori ed analisti: non preoccupatevi, non sono a pezzetti... Le cuffie antirumore è vero, smorzano il canto dei sirenidi. Ma non è poi così vero che tagliando il vetro non si può essere Guerrieri. Il buon Dio mi ha dotato di un dono immenso, la fantasia e l'infinita voglia di sognare. Quindi posso essere dove mi pare, o dove sono costretto dagli eventi, posso fare questo o quello, parlare o tacere ma una cosa è certa: non spengo il diapason che risuona dentro di me, e che continua a raccontarmi di chine sabbiose e gente dalla pelle scura.Per cui non temete: nessuna intenzione di star seduto sui ricordi, ma solo voglia di ripartire ancora, tra qualche mesetto magari, ma sicuramente ripartire( oh no, non per lavoro!). C'è un assioma in cui credo da sempre: noi tutti siamo oggi in funzione di ciò che siamo stati ieri. Bene: alla luce di questo assioma e di quanto mi è stato concesso di vivere ultimamente il mio futuro non può essere che meraviglioso. Ciao
RoboGabr'Aoun
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#36802 - 03/09/04 06:15 AM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Registered: 01/19/03
Posts: 1119
Loc: Vimercate,MI
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Goooooooood Morning Sahara!Ciao a tutti e ben svegliati! Alle signore un buon risveglio dopo la loro festa: ieri sera in ristoranti e pizzerie c'era una clientela al 90% femminile! Vedo che le Bistrot de la sable sta ospitando discorsi filosofici ad alto livello... A questo proposito vorrei rispondere a Umbi il neolitico superiore: in effetti il Bar e' l'unico forum dove non esiste il concetto di "Off Topic" per cui puoi sparare tranquillamente battute forbite inframmezzandole a richieste e commenti sul locale dove sei.. Per chi sperava che il tempo migliorasse: tranquilli, domani nevica! Siete tutti invitati a partecipare al Pranzo di Le Bistrot de la Sable che si svolgera' Domenica 28 Marzo 2004 presso la Trattoria del Cacciatore Via Aia, 19 Frassinara - Sorbolo ( PR ) tel. 0521 697.400 Il posto e' studiato per essere a meta' strada tra il nord ed il centro Italia, dove abita la maggior parte di noi frequentatori del bar ( mi scuso con Lone Land, Tuareg e tutti gli abitanti del sud...). Il menu' e' assolutamente di prima classe quanto a qualita' e gusto. Per quanto riguarda il bere viene servito, tra gli altri, un Lambrusco metodo champenoise, fantastico , che difficilmente berrete altrove. Chi volesse venire e' pregato di mandarmi una E-Mail a p.komanns@sahara.it entro il 23 Marzo prossimo perche' il locale non e' grande e va prenotato per tempo. Qui c'e' il road book Buona Giornata a tutti! -40[ 10 Marzo 2004: Messaggio editato da: Peter Komanns ]
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Peter Komanns RR 3.5Efi "Lizzy" Def 110 Td5 "Margot" alias "Maggie" BMW R1100RT "Waltraub"
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#36803 - 03/09/04 08:19 AM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Registered: 03/24/03
Posts: 42
Loc: Torino
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Ciao a tutti
Umbi...mi sembra che gli argomenti non ti manchino. Perche' non provi tu a proporre il post nella sezione "cultura", tanto per vedere che succede?
Valter
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#36804 - 03/09/04 12:28 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Registered: 09/02/02
Posts: 362
Loc: treviso
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Messaggio inizialmente inserito da Val_Ter: Ciao a tutti
Umbi...mi sembra che gli argomenti non ti manchino. Perche' non provi tu a proporre il post nella sezione "cultura", tanto per vedere che succede?
Valter eh, caro Val_ter, come dice saggiamente il nostro Peter, il bar è l'unico posto in cui si possono sparare battute forbite e anche farcite ma ho il sospetto che tanta apertura nasconda l'interesse dell'oste affinchè il locale sia sempre frequentato; un prosecchino e un'acciughina, grazie! Accolgo, comunque, il tuo invito e vedrò di aprire un forum nella sezione cultura, sempre che sia in grado di fare questa manovra...non per niente sono umbi il neolitico sup. PS- ricordo che il "sup" serve ad indicare il mio riferimento in termini di era geologica per distinguermi dall'"inf" di Marco; altri termini distintivi avrebbero potuto essere "alto" "basso", o "anteriore" "posteriore", ma credo si sarebbero prestati a peggiori pensieri
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umbi il neolitico sup.
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#36805 - 03/09/04 09:27 PM
Re: Le Bistrot de la sable - enoteca con cucina
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Registered: 01/19/03
Posts: 1119
Loc: Vimercate,MI
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Adesso Umbi mi bakketta.... Sto sentendo un MP3 veramente molto piacevole, sparato a tavoletta e veramente gasante: Radio Bemba Sound System, concerto dal vivo di Manu Chao. E penso: quando ti sciroppi il transfer Tunisi-Ghadames, cioe' 1.200 (milleduecento!) kilometri su asfalto, magari a 90 all'ora perche' c'e' nel gruppo un toy che non va ( ) la musica assume una importanza fondamentale, specie se quel giochino lo fai di notte! E penso: in questo forum non si parla quasi mai di musica; i pochi accenni che se ne fa sono solo per citare sonorita' etniche ma senza approfondire un gran che'. In realta' secondo me chi viaggia in macchina (ma mi piacerebbe sentire anche il parere di qualche motociclista) ha sempre una autoradio installata con CD o cassette o MiniDisk in canna per rendere meno tediose le ore di viaggio sull'asfalto o anche per completare le atmosfere desertiche con sonorita' che hanno il compito di amplificare le sensazioni. Mi viene in mente la celeberrima scena di Apocalypse Now quando la cavalleria dell'aria va' all'assalto al suono della cavalcata delle Walkirye. Magari il paragone non sara' proprio graditissimo ma e' solo un esempio per dire come spesso la musica venga usata come supporto a quello che stai facendo e come una sorta di pompa di adrenalina aggiuntiva... A me succede quando sono in Africa: certe musiche ritmate e sincopate si sposano benissimo con le grandi distese del sud-est della Libia, mentre suoni tipo Vangelis ti sparano in palla quando sei intorno all'Oued In-Geran in Algeria e cosi' via... A voi e' mai capitato ? Alvisee..... un bel toro da meditazione che stasera sono in vena.. [ 09 Marzo 2004: Messaggio editato da: Peter Komanns ]
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