Alviseeee..... un bel caffe shakerato, siamo in estate.. e speriamo ci si resti ancora per un po'....
Buon giorno a tutti i viaggiatori e navigatori di sahara.it!
Tempo di riflessione questo per i viaggiatori Sahariani: il grande caldo della piena estate scoraggia grossi exploit nel deserto dove le temperature arrivano a livelli intollerabili. Non faccio nomi ma so che ci sono nell'aria ben due progetti per le zone dell'Africa Centrale (Zambia ecc.), quindi gite in Algeria, in Niger, in Libya, in Marocco e in Tunisia. A tutti i migliori auguri di bonne sable e la preghiera di raccontarci poi tutto quando tornano!!
Nel frattempo anche Sahara.it sta facendo riflessioni sul sito, i suoi servizi, la grafica e tutto il resto. A queste riflessioni siete invitati tutti voi che leggete e passate di qui. Aiutateci a migliorare il sito partecipando al sondaggio di Sahara.it! Spendendo pochissimo del vostro tempo potrete aiutarci a migliorare i servizi che offriamo. Il sondaggio e' anonimo e non prevede concorsi a premi. Il premio, speriamo, saranno le migliorie che apporteremo a Sahara.it seguendo i vostri consigli.
Sahara.it e' anche una comunita' di liberi viaggiatori che si incontrano in modo reale e non virtuale in occasioni periodiche di raduni enogastronomici. La prossima e' il Pranzo di Le Bistrot de la Sable che si terra' il 4 luglio prossimo all' Agriturismo La Camilla di Concorezzo (MI) . La partecipazione e' libera, tutti siete invitati e non e' richiesta nessuna particolare appartenenza a qualcosa. Sappiate che, pochi o tanti che saremo, ci divertiremo sicuramente un mondo!
Un piccolo accenno alle pubblicita' televisive: e' in corso la battaglia degli sponsors del calcio. Sono due e notissimi, talmente noti che non li citero', tanto sapete gia' chi sono. I loro nuovi passaggi sono a base di campionissimi, ex-fenomeni ( ) e cosi' via. Dei due quello che mi e' piaciuto di piu' e' on the road to Lisboa o qualcosa di simile, a base non solo di calcio ma soprattutto di vecchi scooters: veramente fenomenale! Anche perche' non ti svela fino all'ultimo a cosa stanno facendo pubblicita'...
Una buona giornata a tutti!
Per l'angolino della cultura da Bar, stamattina vi propongo un altro brano dal bel libro di Stefano Benni, Terra!, libro del quale vi consiglio la lettura integrale. Quello che state per leggere e' il prologo.
La notte del trenta agosto 2039 un'ondata di caldo eccezionale soffocava gli Stati Uniti. Il termometro a New York segno' quarantadue gradi; a mezzanotte tutte le doccie della citta' emisero un ululato di agonia, e il rantolo delle tubature annuncio' che l'erogazione di acqua era sospesa fino alle otto della mattina. Meta' degli abitanti invase le strade cercando scampo verso il mare. La Coca Cola vendette solo in quella notte quaranta milioni di litri di bibita, un lago nero e zuccherino che avrebbe potuto sostenere tutta la flotta Usa. I cubetti di ghiaccio valevano piu' dei diamanti e si narra di famiglie che bevevano la piscina di casa.
Nel cuore del deserto californiano, in un bunker di cemento chiamto in codice Mothell (l'albergo dell'inferno) era situato il centro operativo segreto del Pentagono. Di guardia alla pulsantiera di intervento nucleare mondiale c'erano due tecnici piu' il generale Kingwen, uomo di fiducia del Presidente. Esattamente venti minuti dopo la mezzanotte l'impianto di aria condizionata bel bunker salto': qualche cosa aveva ostruito i condotti esterni. Un'ora dopo i cento e piu' uomini rinchiusi nella fortezza erano distrutti dal caldo, le camicie incollate alle schiene, i barattoli di birra schioccavano come in un bombardamento.
All'1,30 il generale Kingwen prese la decisione di far aprire le piccole finestre blindate esterne, per fare entrare un po' di aria. La luce della luna del deserto entro' nelle bianche pareti del bunker e guardo' la sua immagine elettronica riprodotta nei monitor di difesa antimissile.
Alle 2,02 tutto era normale. Il genrale Kingwen, dopo aver bevuto un Cuba Libre e scherzato con i soldati sui risultati della lega estiva di football, ando' a dormire. Il deserto era assolutamente silenzioso, anche i coyote sembravano aver rinunciato alla serenata notturna.
Alle 3,10 il tecnico addetto ai pulsanti segreti senti' un leggero rumore proveniente dalla finestra sopra la sua testa. Chiamo' subito una sentinella che aziono' i fari esterni: non videro nessuno. Il bunker era situato al centro di 140 chilometri di zona minata, recintata e sorvegliata da 60.000 uomini. Chi avrebbe potuto avvicinarsi ? Intanto gli uomini della squadra che stava riparando l'impianto dell'aria condizionata comunicatono che i condotti erano pieni di topi, misteriosamente ammassati li' a morire come se stessero fuggendo da qualche pericolo. Ci sarebbero volute due ore per riparare tutto.
Alle 3,30 a New York, nel centro di Manhattan, migliaia di persone ascoltavano un concerto rock all'aperto. Bande di giovani musicisti neri improvvisavano spettacoli agli angoli delle strade e sui tetti delle macchine. "Sudate e ballate!" gridavano. Le televisioni mandarono i loro operatori sul posto. Alle 3,32 il disk jockey di Radio California Uber Alles, una stazione radio del deserto, mando' in onda "Woom", l'ultimo successo dei War Heroes, il complesso del momento. Le guardie del bunker Mothell, tutte con la loro radiolina dentro al casco, si misero a battere il tempo con il fucile. La luna piena era velata dall'afa.
Alle ore 4,38, dalla finestra della sala segreta del bunker, apparve la testina aguzza di un topo. L'animale cerco' di scivolare dentro lungo il muro, ma precipito' e il suo corpicino schiaccio' il tasto 15, allarme rosso, che faceva uscire i missili dalle postazioni sotterranee. Nel deserto illuminato dai primi riflessi dell'alba sbucarono all'improvviso decine di missili bianchi Coyote 104, allungando le loro ombre vicino a quelle dei cactus. Il tecnico si accorse subito dell'accaduto e lancio' un grido di allarme, cercando di premere subito il tasto AD, Annullamento Decisione, ma il topo spaventato lo precedette saltando dal tasto 15 proprio sul tasto 12.Il tasto 12 era il tasto irreversibile dell'attacco diretto all'Unione Sovietica. Il tecnico non aveva neanche fatto in tempo a raggiungere la porta per dare l'allarme che gia' i primi missili si infilavano nel cielo del deserto. Alle 4,40 il Presidente degli Stati Uniti fu svegliato sulla linea speciale della sua casa in montagna. Alzo' il telefono e disse "Spero che abbiate una buona ragione per chiamarmi a quest'ora". Alle 4,41 i radar sovietici captarono l'arrivo dei missili americani e automaticamente scatto' il primo contrattacco con novanta missili SMS 2030. Alle 4,43, nella Quinta Strada a New York migliaia di persone stavano battendo e mani a tempo nel concerto notturno, quando udirono uno strano rumore profondo e si videro vibrare e cadere alcuni vetri dalle finestre dei grattacieli. Il cantante dal palco urlo' "Okay gente, niente paura, abbiamo qualche problema con i microfoni" Ma intanto il rumore cresceva di intensita' . Qualcuno grido'. Nello studio di Radio California Uber Alles il disk jokey disse "E ora amici, dopo l'ultimo successo dei War Heroes, un altro disco per voi ascoltatori, un disco che vi fara' saltare tutti in aria!".
Erano le 4,45. Il disco non ebbe un grande successo di ascolto. Il missile russo piombo' sulla California proprio alla prima battuta della chitarra basso. La terza guerra mondiale comincio' cosi', e poi ce ne furono altre tre.
Stefano Benni. Terra! ISBN 88-07-04003-4
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