Una bottiglia per Adri! Trovo la sua ipotesi della virtualità relazionale molto suggestiva e possibile. Numerose ricerche sociologiche hanno già evidenziato l'effetto frustrante di questa facile possibilità di entrare in comunità virtuali che non conduce poi alla reale necessità di soddisfazione di bisogni di comunità-comunicazione...Il mordi e fuggi degli anonimi frequentatori del sito non mi preoccupa ed in questo credo di pensarla come kialma (e non te ne voglio a proposito del tuo invito a bermi qualcosa di calmante, però la prossima volta prescrivimi qualcosa di più vicino ai miei gusti, ci son delle soluzioni a base vinicola ugualmente efficaci), sarebbe come cercare di far partecipare massi+ ad una manifestazione sindacale : noi siam qui, la tastiera sta davanti a tutti, chi vuole può usarla e se noi "vecchi", neolitici e non, siam percepiti come invadenti, ingombranti, castranti figure, beh, non so che farci...certo astenerci anche noi sarebbe la più stupida delle decisioni e ricorrere continuamente alle esortazioni tipo "lasciate che i giovani vengano a noi" una cosa che mi ripugna. Propongo d'insistere nell'organizzazione di "eventi" reali come i pranzi, le cene, le riunioni su temi d'interesse, i corsi di GPS, ed altro...così gli incontri e la conoscenza dal vivo faciliteranno la partecipazione ma senza farci troppi sensi di colpa...in caso, anneghgiamoli nel cabernet!