Purtroppo non conosco il romanzo citato: provvederò.

Mi ero dimenticato di dire come mi sarei comportato io: sepolto il reperto, non fidandomi (per ovvi motivi) dell'autorità preposta locale, avrei cercato di contattare l'ente straniero (università, missione, ecc.) che ha la concessione ufficiale di scavo nella zona interessata (in questo caso credo il DAIK) passandogli la patata bollente e la responsabilità del futuro.

(In effetti non mi sembra di aver insegnato nulla di utile, penso sia meglio che me ne vada)