Le risposte sono quasi tutte corrette!

Però in effetti, ripensandoci bene, non c'erano molte alternative, oltre che seppellire la spada e a portarsi a casa i dati per venderli al migliore offerente...

Come avrete capito, l'episodio è realmente accaduto, non a me ma a un amico.

Come finì? Come al solito nel peggiore dei modi possibile.

Il mio amico era in compagnia di un ispettore ufficiale, ma purtroppo l'ispettore non era del SCA, ma era dell'ente geologico. Questi in perfetta buona fede (purtroppo) pensò bene di riportare tutte le informazioni del caso alle autorità del SCA, che ovviamente gli prospettarono qualche mese di prigione perché egli era autorizzato solo a ricerche geologiche e avrebbe quindi dovuto astenersi, a qualsiasi intromissione nel loro campoe, e di conseguenza ignorare qualsivoglia armata di Cambise o no.

Dopo qualche tempo l'ispettore si accorse di essere costantemente seguito, di avere il telefono sotto controllo, e ricevette delle minacce, di cui putroppo ignoro la natura e lo scopo.

Morale della storia: se qualcuno ora chiede all'ispettore cosa effettivamente ha visto in quel deserto, gli si rizzano i capelli in testa e si dilegua velocemente. A quanto ne so il SCA ha tentato due volte di raggiungere il sito, ma non c'è mai riuscito (cosa ovvia, conoscendo il SCA!).

E l'Armata? Fortunatamente (almeno, a quanto ne so) è ancora lì, intatta: sono certo che i suoi spiriti, che ancora anelano di raggiungere Siwa, aspettando con impazienza la prossima preda, magari un semplice turista tanto sfortunato quanto sprovveduto...