beh, ragazzi devo dire che se capitasse per caso su questo forum uno dell'Anonima Alcolisti, pianta subito una tenda e si ferma qualche anno, ma avrà vita dura con noi, però mettiamoci d'accordo il primo che tradisce...niente acciughina! Un grandissimo cin con kialma, corrado, max, Ag...ehi Peter, e il tuo bicchiere dov'è? umbi il neolitico
PS-adesso vi racconto la vera storia del lambrusco che macchia le scodelle di nero! Una volta, ai tempi di mio nonno, il vitigno del lambrusco venne piantato sperimentalmente nei nostri altipiani del murzuq. I raccolti erano ottimi e abbondanti (facevamo anche due, a volte tre vendemmie all'anno, con grossi problemi di etichettature). Un bel brutto giorno capitò da quelle parti una fila di Defender + qualche Range, capitanata da un tal Big Peter I° che, dopo essersi ubriacati ne fecero di tutti i colori compreso scommettere che le loro auto sarebbero andate anche a lambrusco..cosa che fecero e che provocò l'inevitabile ecatombe (commentatori di parte attribuirono la fila di scheletri d'alluminio con l'esito di una speciale della dakar, ma c'erano strane incrostazioni neroviolacee non attribuibili a combustione petrolifera). Incazzati tornarono l'anno seguente, con autisti rigorosamente astemi, tagliarono tutti i vitigni e li esportarono trapiantandoli nella piovosa, nebbiosa, ghiaiosa pianura tra Reggiolo e Scandiano e poi, a sud, fin sulle colline di Albinea. Le pietre nere che si trovano ancor oggi nel murzuq testimoniano i sedimenti del nostro mitico vino "lambrusco del murzuq d.o.c.. Naturalmente il risultato non poteva essere lo stesso e questo spiega le strane "migrazioni" che ancor oggi compiono, incolonnati come una volta, landroveristi padani alla ricerca del vino perduto. Fine. Non vi è piaciuta? allora beviamoci su.