Caro Francesco,

da ciò che hai scritto esprimo alcune personalissime considerazioni, tralasciando quelle di chi mi ha preceduto , che peraltro condivido di massima.

1° Dalle premesse e dall'itinerario di questo viaggio , non era assicurato un'attacco di "mal d'Africa", così è stato.

2° Anch'io, pur avendo fatto vita più ruspante della vostra, non ho colto le stesse emozioni e sensazioni riportate da altri viaggi in cui i grandi spazi , l'unico rumore del vento a la solitudine dei paesaggi la fanno da padrone.

3° La soddisfazione di Lorella per questo viaggio sia sufficiente per appagarti di altre carenze e dissapori.

4° Di " mal d'Africa" ne riparliamo dopo che avrai fatto 3000-4000 km di pista e fuoripiste, 20 giorni su 20 di campi, ognuno in un posto diverso, starai 5-6 giorni fuori da qualsiasi civiltà , ti stupirai di un cielo stellato mai visto prima.
Potrei andare avanti all'infinito con mille esempi, ma ognuno deve scoprire i suoi.

5° La prossima volta che andrai in Africa (Libia?) ti consiglio di articolare il viaggio secondo i tuoi desideri e di pochi intimi amici, anzichè forgiarti ai desideri ed esigenze altrui.

6° Comunque, sono anche convinta, che questo " mal d'Africa" non sia un obbligo per tutti coloro che si recano laggiù.
E' un pò come il colpo di fulmine : o ti capita o non ti capita.

7° Concludendo, dalle tue premesse, mi pare di cogliere che sei sulla buona strada per essere accolto a pieno titolo nel nostro lazzaretto.

[ 11 Gennaio 2004: Messaggio editato da: kialma ]