Non sono nessuno, certamente non conosco il Sahara nč, per diretta conseguenza, posso anche solo lontanamente pensare di insegnarlo a chicchesia.
Ma sono convinto di una cosa, Roberto, che ti č credo sfuggita: io sono certo che per viverlo pienamente, per coglierne l'essenza BISOGNA essere bambini, o perlomeno tornare ad esserlo, in modo tale da avere dei bambini lo slancio, la curiositā e la purezza...e, nello stesso tempo, avere dell'uomo adulto la consapevolezza, la conoscenza mescolata all'umiltā di sapere di non conoscere mai appieno,la coscienza dei limiti e delle possibilitā, e, ultimo ma sicuramente primo, l'amore per quelle terre e per i popoli e le culture che in esse vivono.
Io non credo che un campo fisso in qualsiasi luogo del Sahara esso possa sorgere sia di qualche utilitā nel sensibilizzare le persone al vero volto del Sahara e delle sue genti. Credo invece che molto, molto di pių possano fare le parole spese in pubblico, l'impegno personale e, pur ognuno nel proprio piccolo, l'esempio.
Io spero, Roberto, che il "mio" bambino non maturi mai.

Robo Gabr'Aoun