Raul, ha detto:
Ciao a tutti, bello e interessante l'argomento !!!
Chi stabilisce il buon senso?
[cut]
etica estetica e metodo
peter, rispondendo a Raul ha detto:
[cut]di desiderio di fuga dal nostro ambiente (si, a nche quando si va in Liguria...) [cut]
Personalmente, non è che fuggo dal mio ambiente, è che questo con la conoscenza si è dilatato, se l'ambiente è continuo, io spazio liberamente acquisendolo, cioè mi muovo all'osservazione di un circondario sempre più vasto. E non è una fuga bensì una deriva, che non prevede necessariamente lo specifico allontanamento da un punto ma lo spostamento dall'attuale posizione anche se questa non è quella iniziale..
Il tutto questo credo sia fondamentale
come dice Raul:
[cut]Così piano piano sono entrato nell'Africa e piano piano senza fare rumore ogni volta me ne esco.
essere trasparenti altrimenti la presenza dell'osservatore potrebbe distrarre il soggetto, alterare quell'equilibrio originale per il quale merita essere soggetto.
Anzi, giocando si potrebbe dire che il soggetto deve restare soggetto e non deve
essere soggetto perchè, cosa sulla quale tutti, tranne le comete, concordiamo, è che il tutto si basa sul rapporto che si instaura fra viaggiatore e viaggiato cioè: tornando al parallelo che facevo nell'altro post con il rigo musicale, l'armonia di note giustapposte è tale finchè l'interprete non ci mette del suo.
Ovvero, la nostra osservazione è per forza soggettiva, partiamo con certe idee nella testa, con certi obiettivi e interessi specifici, attraverso la nostra sensibilità/cultura interpretiamo quello che vediamo e se siamo bravi cercheremo di capirne a fondo le armonie. Ma l'interpretazione che daremo dell'osservato sarà quello che rimarrà in noi e questo sarà frutto di come avremo saputo ascoltare le note. Così nella testa di ciscuno di noi l'africa o l'entroterra ligure avranno un aspetto diverso.
bye, massi
[ 05 Novembre 2002: Messaggio editato da: massi[+] ]