Messaggio inizialmente inserito da RoboGabr'Aoun:
[cut]...No, io non credo tutto si limiti alla combinazione km\tempo: continuo a pensare che la componente che maggiormente contribuisce a fare di un viaggio un'esperienza di arricchimento interiore sia la predisposizione d'animo, la sensibilità...e, ancor prima di ogni altra cosa, l'umiltà.
RoboGabr'Aoun
Certamente hai ragione, pero' stiamo mischiando il sacro (le tue considerazioni) con il profano (il problema della distanza). Il mio pensiero si riferiva genericamente ad un aspetto solo pratico della questione, senza andare a fondo su altri aspetti, magari piu' importanti.
Ti diro' anch'io ho fatto i 2.400km da Tunisi a Djanet in due giorni e mezzo (

) viaggiando anche parte della notte per poi godermi 12 giorni 12 di Algeria del sud e quindi farmi altri 4 giorni di 2.400km verso Tunisi, senza tirare e senza viaggiare di notte. Per me quella vacanza (tra l'altro fatta quest'anno in febbraio) e' stata ottima come le altre e ti diro' ancora che ho fatto al ritorno delle foto intorno ad Hassi Messaud molto belle, ad imperituro ricordo dello schifo provato dinnanzi al disumano inquinamento di quei posti.
Non volevo dunque urtare l'aspetto sacrale di un viaggio e non a caso i miei esempi non li hai ripresi perche' apparentemente impossibili: in realta' ci sono quelli che si fanno la Libia solo su asfalto e di corsa per poter dire 'io sono stato qui' 'io sono stato la' , e lo stesso vale per l'Algeria e penso per tante altre mete. In quel caso non si puo' certamente parlare di sensibilita' o predisposizione di animo per veder passare panorami che non capisci in un mondo che rimane "al di la' del vetro" ...
Scrive Robo
io continuo a credere che nn ci si può mai ergere a giudici dell'altrui modo di viaggiare
Risponde Sand Raider
Sono pienamente d'accordo con te,l'importante è porsi una meta e goderla appieno. [cut]
Se qualcuno ama fare il turista "stella cometa" ( leggi: colui che transita di corsa con le fiamme sul sedere)
evidentemente è perchè gli va bene così,come ben sanno i vari T.O.
E va bene pure a me, fino a quando il loro modo di viaggiare non colpisce l'ambiente, e i suoi abitanti, svilendolo all'umiliante ruolo di folklore oparco dei divertimenti.
Questo non mi va bene, andare in Africa come se si andasse a Disneyland.
Ragazzi, non ci siamo!
In realta' ognuno di noi sta esprimento la propria opinione sul modo di viaggiare proprio e altrui, di fatto giudicando l'altrui modo di viaggiare. Siccome questo e proprio quello che l'argomento di cui stiamo scrivendo ci spinge a fare non sconfiniamo nell'ipocrisia: diciamoci chiaro e tondo che ci sono modi di viaggiare e persone che li adottano che noi non condividiamo perche' li giudichiamo in modo negativo rispetto al nostro modo di pensare. Di piu': leggendo Pier si capisce come alcuni atteggiamenti non solo non li condividiamo ma non li rispettiamo nemmeno: la' dove turismo equivale a danneggiamenti o similia. giustamente non ci si puo' limitare ad una mera riprovazione verbale!
Cosi' credo abbia ragione Pier quando parla di turisti-cometa, che abbia ragione quando dica che il rispetto verso certi modi di viaggiare che non condividiamo e' limitato dagli scempi cui a volte si e' costretti ad assistere, credo che abbia ragione e sia da imitare Robo quando spiega in positivo qual'e' il suo atteggiamento di viaggiatore.
In pratica: la pensiamo tutti allo stesso modo, mai che si trovi qualcuno che difenda le comete

[ 04 Novembre 2002: Messaggio editato da: Peter Komanns ]