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#3229 - 10/31/02 06:56 PM
VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Registered: 12/17/01
Posts: 353
Loc: Italia
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Piu' volte durante i miei viaggi ho incontrato gente che aveva percorrenze medie di km giornalieri da fare invidia alle speciali della Dakar, gente che in poco meno di 15g andata e ritorno dall 'Italia si vantava di aver visitato il Niger, Tour operetor che propongono itinerari di 7.000 km in 15 giorni compreso il traghetto da Genova! Secondo voi non sarebbe meglio "sacrificare" qualche km per poter cogliere qualche sensazione ed esperienza che vada al di la' del vedere un paesaggio, bello per quanto sia, visto dal finestrino di un auto che fugge? Oppure la cosa piu' importante è il timbro sul passaporto per poter dire al rientro " quest'anno ho fatto il Tenere'!! " Vorrei leggere le vostre opinioni grazie. ciao giovanni
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#3230 - 10/31/02 07:13 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Junior Member
Registered: 02/27/02
Posts: 26
Loc: Sondrio
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Pienamente d'accordo con te! Purtroppo non dobbiamo scandalizzarci se sorgeranno Mega Hotel accanto all'albero del Tenerè o se asfalteranno la strada Agadez Bilma!!! A noi lo venderanno con il concetto che l'asfalto serve per trasportare più velocemente il sale o per incrementare il turismo con Alberghi di lusso, il tutto a favore della popolazione locale !!! Se poi vai a vedere di chi sono realmente i capitali investiti, ti accorgerai che non c'entra nulla con la popolazione locale. Purtroppo abbiamo abituato le generazioni a non dover più conquistare nulla !!! Vuoi un'emozione facile? Perfetto l'agenzia ti propone 7000km in 15 giorni, la vuoi senza muoverti? Perfetto un pillolino e via cominci a viaggiare come un idiota. Chi ha messo i divieti di fare del fuoristrada in Italia, anzichè mettere delle regole ben precise e delle multe/sequestro del veicolo, se non ci si attiene alle regole? Non importa, noi in Italia amiamo la natura, quindi il fuoristrada lo vietiamo, l'importante è farlo all'estero, in Africa per il turismo di massa che devasta la natura e dilapida la popolazione!!! Noi falsi moralisti. Scusatemi per lo sfogo e la rabbia!!!
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Sbiella
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#3231 - 10/31/02 07:46 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Anonymous
Unregistered
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Il problema e' forse piu' complesso di quanto ha enunciato Giovanni. Sicuramente il turismo "alla giapponese" e' disdicevole, pero' la colpa non e' proprio tutta e solo dei tour operator: non so se a voi e' capitato, pero' io faccio gli sofrzi maggiori organizzando un viaggio cercando qualcuno che venga con me.. Qual'e' il problema ? Il problema e' che per fare 7.000 km io metto li' almeno 21 giorni e ci sono pochissime persone disposte a venire con me. Non parliamo di quando ti viene in mente di andartene per un mese..... I viaggiatori 'veri' devono fare i conti con il lavoro che da' loro i soldi per finanziarsi il viaggio e non sempre (quasi mai) sono liberi di staccare per un lasso di tempo idoneo. Morale: i viaggiatori veramente tosti sono oramai quasi solo i pensionati! E quelli che pensionati non sono ? c'e' chi prova in tutti i modi a cavarsela lo stesso (io sono uno di quelli pero' e' proprio dura!) risparmiando all'osso senza fare ferie e lavorando magari anche nei festivi e c'e' chi (la maggioranza) non ha nessuna voglia di provarci. Di questi, una parte rinuncia del tutto (e sono moltissimi, grazie a Dio!) ma c'e' sempre quella parte che ama i timbri sul passaporto e fa i viaggi alla giapponese con tutte le conseguenze del caso. Io credo che, come ogni moda, finira' anche questa o comunque avremo un grosso freno al diffondersi dei viaggi giapponesi al di fuori della Tunisia. Vedrete: bastera' qualche bottarella di giorgino bush a saddam che le masse di pecore avranno un brusco arresto all'ovile. Che c'azzecca saddam con l'africa direte voi ? Niente: pero' la mentalita' piccola piccola di questa gente associa saddam all'islam e quindi algeria, libia, niger, mali diventano off-limits! ( sperem.. )
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#3232 - 10/31/02 08:28 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
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Giovanni, sapevo che avresti lanciato la tua provocazione! La prossima volta che ti illustro un programma di viaggio o ti resoconto un mio giro vuol dire che "barerò" sui tempi! ...non perchè mi vergogni dei miei "lunghi" giri! Tuttaltro. ...ma perchè provo una enorme invidia per la tua possibilità di autogestirti il tempo! Il tuo non dover chiedere ed ottenere le ferie e dover contrattare il periodo con colleghi ed esigenze di lavoro ... Ma qui rischiamo di andare fuori tema! Io impiego le mie ferie praticamente solo per viaggiare, e lo faccio da molti anni ormai. Siccome le mete vicine sono rmai finite e quelle lontane ...pure, ormai i miei viaggi devono essere programmati con molta cura! Non devo rischiare di non apprezzare come meritano i posti che ritengo che meritino e non devo rinunciare a vedere con calma e bene i posti che visito! Ormai mia moglie ed io siamo una perfetta macchina da viaggio! Il desiderio di godere sino in fondo ciò che ci sta intorno è tale da motivarci ad adottare ritmi "personalissimi" che peraltro non ci pesano affatto (partenze mattiniere, brevi pranzi, lunghe tappe se necessarie) ma che ci consentono di contro visite accurate e godute appieno di musei, siti archeologici, località che semplicemente ci piacciono, piacevolissime cene nelle taverne deglia "autoctoni" che tanto piacciono a Peter ...e così via! Certo, se avessi tutto il tempo che voglio farei diversamente, ma con il tempo che ho non credo proprio si possa fare di meglio! P.S.) ...e poi, Giovanni, tu in Islanda sei stato meno di me! :p
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Lone Land (the Lone Rover)
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#3233 - 10/31/02 11:16 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Member
Registered: 10/05/02
Posts: 239
Loc: Torino
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Bell'argomento Giovanni! Penso che non sia solo Lone ad avere il problema di combinare il viaggio con le ferie, i colleghi ecc...
Io per esempio ho anche il problema di non poter programmare il periodo a lunga scadenza e la spada di Damocle del veder andare tutto a monte per revoche o tagli del periodo di ferie dell'ultima ora, con tutto ciò che ne consegue (vedi prenotazioni di traghetti ad es.) Altri avranno altri tipi di intoppi, eppure in un modo o nell'altro continuiamo a viaggiare. Credo che il cuore della questione sia proprio quì IL VIAGGIO, si certo amiamo tutti l'Africa, il deserto, la sua gente, ma amiamo sopratutto IL VIAGGIO inteso come conoscenza, di luoghi, culture, usi, ed esseri umani, perchè ci miglioriamo nel conoscere tanta più gente possibile, non diversa, ma con altri valori o punti di vista, ci compiaciamo nell'essere accettati da loro e ci inorgogliamo nel non identificarci nel " turista Alpitour o FrancoRosso. Per questo la nostra meta può essere il Sahara come l'Islanda. Non tutti però la pensano così,io non ho un curriculum di viaggi come i vostri (invidia!) ma ho una discreta esperienza di compagni di viaggio ed ho conosciuto gente per cui quello che contava era solo mettere alla prova la propria abilità di guida sulle dune, come su un qualsiasi campo di trial, quello che cercavano era solo l'esperienza che gli mancava. per altri contano solo i timbri sul pass. (ma una volta non c'erano quelli che non toglievano mai le etichette doganali dalle valigie ma sistemate ad arte che si accavallavano ma si leggeva lo stesso il paese?)
Un viaggio l'ho fatto pure io con un'organizzazione di quelle con il fuoco al c...(popò) la parola d'ordine era viggiare , rispettare le tabelle di marcia, andare e poi andare. Per carità non voglio sputare in un piatto in cui ho mangiato, mi ha fatto comodo l'organizzazione, d'altronde quando porti 30 macchine in Tunisia o 45 macchine in Libia le singole esigenze vanno a farsi friggere Il motto del loro prossimo viaggi è faremo in due settimane quello che gli altri fanno in tre o addirittura quattro. Auguri!
Anche la loro è una scelta, per molti forse è l'unico modo di realizzasi, altri si divertono pure, ve lo garantisco, ci sono degli entusiasti. Va beh rispettiamo le loro scelte, in fondo no ci tolgono nulla. noi abbiamo quel qualcosa in più, ma tanto loro non lo sapranno mai e forse non lo capirebbero nemmeno. Rispettiamo anche le loro scelte, almeno fino a quando queste rispettano la gente dei paesi che attraversano.
MI piacerebbe proprio fare un viaggio con Qualcuno degli amici di SEK Ssluti Pier
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#3234 - 10/31/02 11:40 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Registered: 12/16/01
Posts: 304
Loc: Cuneo
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Mi permetto di intervenire. Io non credo che l'intensità di un viaggio sia direttamente proporzionale al tempo speso in esso, nè ai km percorsi, sia in un senso che nell'altro...i tempi brevissimi concessi alla maggior parte di noi per viaggiare nn permettono viaggi improvvisati. E chiaramente non permettono quel "perdersi" improvvisato che tanto rende ricco un viaggio.Eppure, pur nell'ambito di un viaggio programmato fin nei minimi particolari, c'è sempre un gran numero di momenti per "perdersi",e sono proprio quei momenti che poi rendono un viaggio un'esperienza di vita e non un semplice passaggio.non ho la presunzione di sapere qual'è il vero modo di viaggiare... Ma non credo ed anzi mi irratano le classificazioni: ho conosciuto un mare di persone che hanno viaggiato e tutt'ora viaggiano, nei modi e nei tempi più disparati:tra di loro vi sono persone che in Africa stanno per lunghi mesi, altri che ci stanno per i fatidici 15\20 giorni...in alcuni casi non mi rispecchio nel modo di vivere il viaggio di rappresentanti di entrambi gli "schieramenti" e, senza dubbio, mi allontano da coloro che si fregiano del titolo di "vero viaggiatore" perchè girano per dei mesi...Così come mi allontano da coloro che si fregiano dello stesso titolo perchè "fanno" una pista o una traversata particolare, stile gran raid. Molto umilmente propongo qui un tratto di un libercolo che forse chiarisce il concetto che tento di esprimere...
"Viaggiando in Sahara in questi anni ho incontrato molte persone.Sono in molti coloro che sono certi di conoscere il Deserto,di averne compreso appieno l'essenza… Nel corso delle mie esperienze sono giunto a pensare che il Sahara sia come un misterioso oggetto racchiuso in una stanza scura…Non vi sono finestre , e le porte, se vi sono,sono celate…Sono molti i viaggiatori che, nel loro camminare per il Mondo,sono passati accanto a questa stanza. Sulle pareti si possono intravedere piccole fessure…ed ogni viandante,passando, infila una mano nella fessura più vicina,toccando il misterioso oggetto lì rinchiuso…e se ne fa un'idea soggettiva,a volte emotivamente potente,ricca di profumi e sensazioni, ma sempre parziale,perché la mano non ha toccato che un piccolo lembo dell'oggetto nascosto. Ho conosciuto persone che hanno trovato la porta per entrare in quella stanza,cha hanno avuto l'immensa fortuna e gioia di contemplare nel suo insieme il Sahara,toccandone l'anima stessa,ma sono davvero poche.Ho conosciuto persone che questa porta l'hanno trovata in tempi brevi ,magari viaggiando in tempi limitati e persone che hanno viaggiato per mesi nel Nulla senza aver nemmeno trovato una fessura dove inserire la mano per iniziare a comprendere…E' la predisposizione dell'animo a permetterci la scoperta:la sfida,il protagonismo,la superbia sono come pesanti tende che vanno inevitabilmente a coprire ogni accesso e lasciano mostrare un Sahara che è solo superficie,sabbia inerte,calcoli di latitudine,mera prestazione motoristica, o argomento da sfoggiare al ritorno,come maestri o esploratori del terzo millennio…Ma la via è un'altra.. L'umiltà,l'apertura dello spirito,la ricerca del silenzio,la voglia di comprendere i delicati equilibri di quel mondo antico e nuovo insieme,la capacità di comunicare,di sentire anche la dove le parole non arrivano,il desiderio di conoscere e conoscere ancora,la consapevolezza di aver ancora tutto da apprendere …queste sono le chiavi giuste per trovare l'accesso… Io non so se ho trovato o no quella porta,non sta a me dirlo.Ma so per certo di aver avuto l'opportunità di scoprire decine di fessure nelle pareti di quella stanza, ed in ognuna di esse ho lasciato che le mie mani entrassero ad incontrare quanto più possibile di quel meraviglioso oggetto. E,certo, non posso dire,ne mai lo farò, di “sapere” il Deserto,perché esso è di per sé maestro di vita,ed ogni volta che vi torno cresco ancora,la mia anima si arricchisce,e ritorno qui con nuovi colori per fare più bella e semplice la mia vita di sempre...un Sahara più vero,fatto di sensazioni e di uomini,di storie del passato e di quotidiana lotta per sopravvivere, un Sahara di sfumature in grado di sconvolgere per sempre la vita di un uomo,renderlo di nuovo bambino ed insieme più adulto che mai… L'importante è capire che Ch Gaga, il Grande Deserto, è immoto,sempre sarà, e noi non siamo che di passaggio…Ed anche se le tracce sulla sabbia non rimangono che un attimo quel segno starà per sempre in noi…Quindi sediamoci intorno al fuoco ed in silenzio ascoltiamo il vento…e le mani troveranno da sole la via per entrare."
Questa è l'essenza del mio pensiero Ciao
RoboGabr'Aoun
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#3235 - 11/01/02 12:38 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Senior
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Posts: 3594
Loc: lago maggiore
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Messaggio inizialmente inserito da Sand Raider: [ MI piacerebbe proprio fare un viaggio con Qualcuno degli amici di SEK Ssluti Pier[/QB] Basta guardare nel forum SI PARTE e c'è l'imbarazzo della scelta ciao marco
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Saluti Marco
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#3236 - 11/01/02 01:04 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da RoboGabr'Aoun: Mi permetto di intervenire. Io non credo che l'intensità di un viaggio sia direttamente proporzionale al tempo speso in esso, nè ai km percorsi, sia in un senso che nell'altro... [cut]
Sono d'accordo. E' la combinazione dei due fattori, tempo e km, che puo' causare delle distorsioni: in altre parole non sono tanti km che fanno il bel viaggio, non e' il poco tempo che fa il brutto viaggio ma tanti km in poco tempo fanno un viaggio il piu' delle volte quanto meno inutile allo scopo che, almeno noi e tu sicuramente, ci prefiggiamo. Per cui se qualcuno va' a Al Kufra con puntatina in Sudan e ritorno via Tunisi in 15 giorni forse c'e' qualche problema.... Se qualcun altro va nell'Erg tunisino e torna nel giro di una settimana possono benissimo non esserci problemi: sara' un piccolo viaggio ma questo non ti impedisce di provare comunque grandi sensazioni...
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#3237 - 11/01/02 01:05 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Posts: 239
Loc: Torino
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Messaggio inizialmente inserito da marko:
Basta guardare nel forum SI PARTE e c'è l'imbarazzo della scelta ciao marco Lo so, Lo so! LO guardo sempre, (della serie dai facciamoci del male). Purtroppo sto maledetto mestiere....... Prima o poi riuscirò a organizzarmi.
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#3238 - 11/03/02 08:38 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Loc: Italia
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leggo con piacere che Peter ha centrato in pieno lo spirito dell'argomento!Peter anche io la penso come te,credo che un viaggio di molti km in poco tempo possa lasciare ben poco a parte qualche timbro in piu' nel passaporto o qualche diapositiva rubata mentre ci si ferma per fare pipi'. Anche io se avessi solamente 2 settimane di ferie preferirei spulciarmi e godermi per benino il sud Tunisino che non andare in fretta e furia a visitare il sud-Est Libico, molti non la pensano cosi',sono punti di vista e vanno giustamente rispettati. Io personalmente durante la programmazzione dei miei viaggi cerco di non superare i 250km al giorno di media e gia' mi sembrano tanti, è ovvio che ogni tanto(magari in fase di rientro) mi capita di tirare e di fermarmi un po' piu' tardi ma sono giornate piu' uniche che rare nel corso di un viaggio. E' anche vero quello che scrive LoneLand, cioè che avendo poche ferie a disposizione con il passare del tempo e dei viaggi le mete si allontanano sempre di piu'e le ferie son sempre quelle, ma è pur vero che le mete devono essere vissute e gustate e non "collezzionate" (lo so, lo so, non è il caso tuo, ti conosco e so' che non sei un collezzionista di timbri!!). ciao giovanni
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#3239 - 11/03/02 10:05 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Loc: Cuneo
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io continuo a credere che nn ci si può mai ergere a giudici dell'altrui modo di viaggiare. L'equazione km\tempo è vera per la maggior parte dei casi...MA nn sempre: se si hanno a disposizione i fatidici 15 20 gg e si bruciano tappe di mero trasferimento di 700 km al giorno per raggiungere ad esempio Brak nel minimo tempo possibile è poi possibile godere appieno di 7\8 giorni totali di Ramla Zellaf e visitare, assolutamente non di corsa gli specchi d'acqua più remoti di quel corno di Awbari...Oppure ancora immergersi per altrettanti giorni non stop in Akakus o Mathendousc. Basta porsi un obiettivo che sia godibile nel tempo a disposizione, senza avere la pretesa di visitare un intero Paese in 15 giorni...ma scegliere invece un frammento di quello stesso Paese ed approfondirlo, magari tornandovi più volte.Ed allora i molti km di trasferimento hanno un senso, perchè diviene sopportabile macinarsi 1700 km di corsa per poi fermarsi in un perimetro circoscritto per "toccarlo" invece nel profondo...Perchè se cosi non fosse allora i Paesi più lontani sarebbero sempre e solo meta papabile per i fortunati fruitori del meraviglioso mese o più di ferie...e non sono poi tanti. Frammentare la meta in aree minori, da visitare in più riprese. Poi, inch Allah, magari un giorno il tempo a disposizione sarà più lungo, ed allora si potrà viaggiare in un altro modo. Ma se per ora non è fattibile, perchè rinunciare a priori? ...Così si torna, ed ancora e poi ancora...E dopo 20 volte che si torna nello stesso Paese ci si accorge che in fondo non si conosce che un decimo di ciò che esso nasconde...No, io non credo tutto si limiti alla combinazione km\tempo: continuo a pensare che la componente che maggiormente contribuisce a fare di un viaggio un'esperienza di arricchimento interiore sia la predisposizione d'animo, la sensibilità...e, ancor prima di ogni altra cosa, l'umiltà. RoboGabr'Aoun
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#3240 - 11/04/02 12:13 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Posts: 239
Loc: Torino
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[QUOTE]Messaggio inizialmente inserito da RoboGabr'Aoun: [QB]io continuo a credere che nn ci si può mai ergere a giudici dell'altrui modo di viaggiare. Sono pienamente d'accordo con te,l'importante è porsi una meta e goderla appieno. Personalmente, lo scegliere di vedere con calma e bene una parte anzichè in fretta tutto, mi è sempre stato di stimolo a ritornare. anzi non penso che più si viaggia più le mete si allontanano, e se quando diventano troppo lontane, riscoprissimo nuovamente quelle vicine? Io credo che potrei rivedere dieci volte un posto che mi ha affascinato e ogni volta scoprire nuove cose. Se qualcuno ama fare il turista "stella cometa" ( leggi: colui che transita di corsa con le fiamme sul sedere) evidentemente è perchè gli va bene così,come ben sanno i vari T.O. E va bene pure a me, fino a quando il loro modo di viaggiare non colpisce l'ambiente, e i suoi abitanti, svilendolo all'umiliante ruolo di folklore oparco dei divertimenti. Questo non mi va bene, andare in Africa come se si andasse a Disneyland.
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#3241 - 11/04/02 06:08 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da RoboGabr'Aoun: [cut]...No, io non credo tutto si limiti alla combinazione km\tempo: continuo a pensare che la componente che maggiormente contribuisce a fare di un viaggio un'esperienza di arricchimento interiore sia la predisposizione d'animo, la sensibilità...e, ancor prima di ogni altra cosa, l'umiltà. RoboGabr'Aoun Certamente hai ragione, pero' stiamo mischiando il sacro (le tue considerazioni) con il profano (il problema della distanza). Il mio pensiero si riferiva genericamente ad un aspetto solo pratico della questione, senza andare a fondo su altri aspetti, magari piu' importanti. Ti diro' anch'io ho fatto i 2.400km da Tunisi a Djanet in due giorni e mezzo ( ) viaggiando anche parte della notte per poi godermi 12 giorni 12 di Algeria del sud e quindi farmi altri 4 giorni di 2.400km verso Tunisi, senza tirare e senza viaggiare di notte. Per me quella vacanza (tra l'altro fatta quest'anno in febbraio) e' stata ottima come le altre e ti diro' ancora che ho fatto al ritorno delle foto intorno ad Hassi Messaud molto belle, ad imperituro ricordo dello schifo provato dinnanzi al disumano inquinamento di quei posti. Non volevo dunque urtare l'aspetto sacrale di un viaggio e non a caso i miei esempi non li hai ripresi perche' apparentemente impossibili: in realta' ci sono quelli che si fanno la Libia solo su asfalto e di corsa per poter dire 'io sono stato qui' 'io sono stato la' , e lo stesso vale per l'Algeria e penso per tante altre mete. In quel caso non si puo' certamente parlare di sensibilita' o predisposizione di animo per veder passare panorami che non capisci in un mondo che rimane "al di la' del vetro" ... Scrive Robo io continuo a credere che nn ci si può mai ergere a giudici dell'altrui modo di viaggiare Risponde Sand Raider Sono pienamente d'accordo con te,l'importante è porsi una meta e goderla appieno. [cut] Se qualcuno ama fare il turista "stella cometa" ( leggi: colui che transita di corsa con le fiamme sul sedere) evidentemente è perchè gli va bene così,come ben sanno i vari T.O. E va bene pure a me, fino a quando il loro modo di viaggiare non colpisce l'ambiente, e i suoi abitanti, svilendolo all'umiliante ruolo di folklore oparco dei divertimenti. Questo non mi va bene, andare in Africa come se si andasse a Disneyland. Ragazzi, non ci siamo! In realta' ognuno di noi sta esprimento la propria opinione sul modo di viaggiare proprio e altrui, di fatto giudicando l'altrui modo di viaggiare. Siccome questo e proprio quello che l'argomento di cui stiamo scrivendo ci spinge a fare non sconfiniamo nell'ipocrisia: diciamoci chiaro e tondo che ci sono modi di viaggiare e persone che li adottano che noi non condividiamo perche' li giudichiamo in modo negativo rispetto al nostro modo di pensare. Di piu': leggendo Pier si capisce come alcuni atteggiamenti non solo non li condividiamo ma non li rispettiamo nemmeno: la' dove turismo equivale a danneggiamenti o similia. giustamente non ci si puo' limitare ad una mera riprovazione verbale! Cosi' credo abbia ragione Pier quando parla di turisti-cometa, che abbia ragione quando dica che il rispetto verso certi modi di viaggiare che non condividiamo e' limitato dagli scempi cui a volte si e' costretti ad assistere, credo che abbia ragione e sia da imitare Robo quando spiega in positivo qual'e' il suo atteggiamento di viaggiatore. In pratica: la pensiamo tutti allo stesso modo, mai che si trovi qualcuno che difenda le comete [ 04 Novembre 2002: Messaggio editato da: Peter Komanns ]
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#3242 - 11/04/02 11:58 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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E' vero, si rischia di sconfinare nell'ipocrisia. Il fatto è che il viaggiare ed il venire in contatto diverse volte l'anno con la variopinta "fauna" che colora i porti di imbarco per l'africa mi ha dapprima infiammato di indignazione, poi fatto venir voglia di divulgare un sahara a mio parere più vero ed a misura d'uomo e non di mezzo a trazione integrale, terzo mi ha,con il tempo, insegnato la tolleranza, ed il cercare di vedere il buono anche la dove non pare esistere. In secondo luogo il mio carattere battagliero poco tendente a farmi tenere dentro ciò che penso l'ho smussato di parte dell'aggressività, portandola semmai a cercare il confronto diretto, per rapportarmi con le persone che, sotto certi aspetti,pochi o molti a seconda dei casi, io ritenevo o ritengo lontani da quello che dev'essere a mio parere una discesa in Deserto.E molte volte il confronto ha portato a svelare aspetti non visti prima,e trovare, per fortuna, aspetti positivi la dove io vedevo solo una nera tabula rasa.E' vero, è zeppo di gente che,qui da noi si dice così, "banfa" di Sahara...Ed è altrettanto vero che già di per se la frase "ho fatto" riferita ad un tragitto classico o non per me sminuisce quel magico contatto che una traversata crea tra uomo ed ambiente e tra uomo e uomo.Ma più delle sopra citate comete mi sento quasi offeso da coloro che ostentano, da coloro che si pongono come personaggi eletti di un circo di eletti, da coloro che misurano la capacità di un viaggiatore o l'intensità di un viaggio ( altrui) dal numero di gadgets o dall'imponenza della preparazione del suo 4x4 o della sua moto, o dall'abbigliamento o dal numero di adesivi recanti le "imprese" compiute appiccicati alle auto. E, mi si comprenda a fondo, non mi riferisco alle auto dei T.O., che dell'adesivo fanno materiale professionale,o ai decals di eventuali sponsor, ma di coloro che immolano sull'altare del circo sopra citato vetture che starebbero sicuramente bene in copertina di una rivista motoristica, quasi come biglietti da visita per mostrare orgogliosamente la propria appartenenza al sacro mondo dei sahariani.Non ho nulla contro la tecnologia sia chiaro, anche se non la amo particolarmente,ma detesto il suo utilizzo come strumento di auto -elevazione sul resto dell'umanità viaggiante. Detto questo, Peter, è certo che dentro di noi ognuno pone dei giudizi. Ma penso, e nel mio vivere di sabbia l'ho sempre fatto, che comunque una discussione su viaggio giusto o no vada fatta direttamente ed a faccia a faccia con coloro che, secondo la personale opinione, si trovano al di là della soggettiva linea del "giusto modo".In breve, se vogliamo parlare di comete, allora invitiamole a discorrere qui e confrontiamoci. Altrimenti è un discorso arido che non porta a nulla di concreto. Esempio: sono entrato a Bir Soltane tre volte quest'anno e tre volte mi sono preso per i denti con il gestore del bar per i suoi fennek in gabbia.E l'ho detto in faccia al deficiente francese che si stava facendo fotografare con l'animale al guinzaglio che secondo me stava nel torto...in quel caso è stato un confronto che non ha portato a nulla perchè o lo mettevo sotto in macchina o non ne cavavo un ragno dal buco. Ma forse con le presunte comete potrebbe essere diverso....Quando mi sono trovato in disaccordo con il noto T.O che spesso qui viene citato come eclatante esempio negativo, ci sono andato a parlare, e con tutti i suoi...direttamente.E nel confronto diretto c'è sempre da crescere. Da entrambe le parti.E, spesso, si arriva a modificare le proprie opinioni o, perlomeno, a riflettere. Ciao RoboGabr'Aoun
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#3243 - 11/04/02 12:55 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Pienamente d'accordo con Robo, aggiungerei che in realtà quanto ha detto non vale solo per il deserto o l'africa, ma vale anche per quando non riesco a stare a casa ed esco come un imbecille e vado in un qualunque paesino qui dell'entroterra/basso piemonte a fare non so che.. a passeggiare e guardarmi intorno.. ma direte che caz.. vai a fare 4 passi a Prasco piuttosto che a Ottone o vattelapesca.. è che io mi accorgo di avere bisogno di spostarmi, perchè se è vero, come dico sempre, che è il passare da una condizione all'altra che ci permette di percepire di panorami è anche vero che vivere lo spostamento vuol dire cercare di osservare l'approssimarsi delle successive fasi che portano da una condizione ambientale ad un'altra. Il massimo sarebbe farlo a piedi in maniera da essere dento il pesaggio, senza filtro ma... ci vuole un compromesso più spedito: Questa idea di "continuous landcape" ci permette di capire come il paesaggio sia una sorte di rigo musicale che è metro-ordine e tutto quello che ci stà sopra come note, le case, le gente, gli animali, può essere così osservato e capito nella sua interezza, non per frammenti. Io sono approdato da poco in Africa, sono un novizio e ho fino ad ora osservato questo prima in Italia e poi in Europa dove l'urbanizzazione e la antropizzazione hanno generato delle cesure in questo "continuous landscape", le periferie finiscono di botto in un non spazio che è l'autostrada, il ramo ferroviario, che collega/divide da unaltro spazio urbano. In questo ambito noi abbiamo imparato un metodo di spostamento quantistico.. a salti: Balziamo come elettroni da una orbita Milano all'orbita Roma, per lavoro o per vedere una mostra di antiquariato nulla cambia, un istante siamo qui e l'istante dopo siamo la', di quello che c'è in mezzo abbiamo imparato/ci siamo abituati a farne a meno. Con questa ottica quantistica alcuni* si avventurano alla scoperta di posti sempre più lontani così, un balzo qui e uno la' hai visto Caracas, Newyork, Bari, Agadez, Aleppo, Toronto. * io fortunatamente ho dovuto arrangiarmi colle mie energie e non attraverso l'applicazione dallestermo di energia per superare il gap e così dopo aver girovagato per anni nella mia città è arrivata la patente, una vecchia macchinetta diesel e via per la Ligura, poi l'italia e così via, poi i paesi dell'est, poi la turchia, e poi è storia recente.. cosa è successo? che mi sono accorto che mano a mano che il continuous landscape si riaffermava nei confronti dell'antropizzazione su larga scala il metodo per quanti non funzionava più, facendo tot km in un balzo mi ritrovavo in un punto diverso da quello di provenienza e sempre senza saperlo collocare, come se avessi perso l'orientamento. Per questo credo che in un viaggio il viaggio inteso come spostamento sia più importante dell'arrivare alla meta. Io infatti spesso mi aggiro senza precisa meta.
bye, massi
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#3244 - 11/04/02 01:08 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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PREMESSA - ho 10 minuti e non posso permettermi di curare la forma: accontentatevi!
Comunque se posso dare il mio contributo, vorrei dire che i miei viaggi sono degli episodi che fanno parte di un percorso di crescita che non si esaurisce nell'ahimè breve vacanza. Il viaggio è parte integrante della vita che a sua volta è un viaggio durante il quale si matura anno dopo anno. L'importante è essere alla guida della propria vita e seguire il percorso che si ritiene più opportuno.
Nei viaggi come nella vita si fanno degli errori dai quali è bene imparare. Io ho iniziato a 20 anni in moto e la mia motivazione all'epoca era puramente "smanettare"... poi col tempo le cose cambiano, ti rendi conto che c'è qualcosa oltre al road-book ed allora i ritmi cambiano. Quando smanettavo in Tunisia sul percorso del Rally Djerba 500, non credevo di sbagliare. Nemmeno oggi credo di aver commesso un errore in quel frangente, semplicemente avevo scelto un tipo di esperienza diversa (comunque sempre all'interno di una logica di rispetto del prossimo e dell'ambiente).
Oggi invece devo fare i conti con la realtà e spesso mi trovo a dover fare 2 giorni in testa ed in coda al viaggio con lunghissimi trasferimenti per poi godermi con calma i luoghi che mi son oprefissato di visitare. Se questo sia il modo giusto di viaggiare, non lo so! Certo è che quando viaggio o mi preparo al viaggio, sono felice! Mentre viaggio credo di rispettare persone e luoghi, cerco di apprendere quanto più possibile ed avere un contatto umano (seppur limitato dai problemi di lingua) con le persone che incontro, magari senza necessariamente affrontare questioni esistenziali, ma limitandoci agli aspetti della quotidianità che ritengo molto importanti per capire poi anche i "problemi del mondo".
Questo è quello che mi sento di dire così, senza troppo pensare approfittando della pausa pranzo.
Infine una considerazione che farà storcere il naso a qualcuno: ho notato che chi si è sempre arrangiato da solo nei viaggi ha un maggior rispetto per i luoghi visitati. Sarà perchè per arrivare da solo in certe zone, ci si deve preparare a fondo e quindi inevitabilmente si imparano una serie di cose che poi ti aiutano a rispettare persone e luoghi. Il turismo commerciale invece permette ai partecipanti di saltare questa parte informativa / formativa... e quindi quando arrivano a Waw an Namous secondo voi cosa possono fare???
Prometto di ritornare sull'argomento con più calma... semprechè a qualcuno interessi la mia opinione! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
[ 04 Novembre 2002: Messaggio editato da: robiceci ]
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#3245 - 11/04/02 01:40 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da robiceci: PREMESSA - ho 10 minuti e non posso permettermi di curare la forma: accontentatevi!
Comunque se posso dare il mio contributo, vorrei dire che i miei viaggi sono degli episodi che fanno parte di un percorso di crescita che non si esaurisce nell'ahimè breve vacanza. Il viaggio è parte integrante della vita che a sua volta è un viaggio durante il quale si matura anno dopo anno. L'importante è essere alla guida della propria vita e seguire il percorso che si ritiene più opportuno.
[ 04 Novembre 2002: Messaggio editato da: robiceci ] Meno male che avevi "SOLO" 10 min. per esprimerti... GRANDE! Scherzi a parte... sono pienamente d'accordo con quanto dici e aggiungo che tutti, e chi non lo e'..., si passa attraverso la "voglia di vedere" per approdare alla "necessita' di capire"... E' solo questione di tempo, ma chi si muove per ogniddove prima o poi sgrana gli occhi e apre la mente, di li in poi il gioco e' fatto! E poi, dai, dite la verita'! Conservate o no i vecchi passaporti tutti pieni di timbri strani??? Non e' un po' come tenere le foto, dei mucchietti di sabbia, o...? Fanno "ricordare" di esserci stati e cio' ci fa piacere Che male c'e'!? Gianluigi
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#3246 - 11/04/02 02:19 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da robiceci: Prometto di ritornare sull'argomento con più calma... semprechè a qualcuno interessi la mia opinione! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
[ 04 Novembre 2002: Messaggio editato da: robiceci ][/QB] Interessa interessa! Se siamo quì a picchiettare sulla tastiera non credo sia per chattomania ma per capire esd imparare, è un po' come scambiare quattro chiacchere, a volte anche un po' accese, sul ponte della Habib, o in coda alla dogana di Tunisi, o a qualche frontiera.
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#3247 - 11/04/02 05:51 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Anzitutto credo ( ma è così ) che il viaggiatore solitario o la'' mandria '' di 50 auto debbano nello stesso modo rispettare popolazioni ed habitat di ogni luogo. Non sono pienamente concorde con le critiche rivolte verso le '' meteore '' perchè anzitutto ognuno è libero di fare quel cavolo che gli pare nei limiti del buonsenso . Non a caso in altri discorsi fatti era emerso che ognuno viveva sensazioni ed emozioni differenti nel viaggiare impostando il viaggio secondo una propria logica. per Sand : probabilmente non hai capito che la logica dei T.O. non sta nell'allungare sempre di + i percorsi perchè : + KM = + RISCHI = + ROGNE Il fatto di spingersi più a sud o di variare i Km è dettato da una legge del mercato perchè un cliente una volta che si è fatto la Tunisia o il Marocco vorrà provare emozioni ancora più forti e sappiamo tutti che per poter ad esempio visitare la Libia in modo decente servono almento 20gg , ma quanti hanno questa possibilità ? Pochi ed allora lo si fa in 15gg ! Nik
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#3248 - 11/04/02 06:39 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Ciao a tutti, bello e interessante l'argomento !!! Chi stabilisce il buon senso? Viaggiare si ma come? Credo che qualsiasi viaggio si intraprenda, specialmente in quelle terre ancora poco contaminate dalla civilizzazione, debba essere CONQUISTATO !!! Mi spiego, sin da giovane cercavo di immaginare sugli atlanti quali popoli, quali paesaggi, quali usi e meraviglie potessero nascondere quelle terre a me sconosciute. Ho letto molti libri, volevo conoscere e quindi RISPETTARE i popoli e le terre che volevo andare a visitare. Mi sono preparato il mezzo, ponendomi centomila domande e trovando altrettante soluzioni, ho imparato ad aggiustare il mezzo, a navigare anche senza il satellitare, ho imparato le lingue, ho voluto conquistare piano piano il contatto con queste terre lontane. Leggendo e capendo la loro cultura mi sono inserito piano piano, senza VIOLENTARE nessuno !!! Alle volte la terra o i popoli Africani mi hanno ospitato, altre mi hanno rifiutato, ho dovuto capire quali e quanti documenti ottenere, come aprocciarmi, come conservare inalterata quella terra ancora vergine. La gente ti donava loro cose per simboleggiare la loro felicità. Così piano piano sono entrato nell'Africa e piano piano senza fare rumore ogni volta me ne esco.
A voi risulta ancora tutto ciò?
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#3249 - 11/04/02 06:51 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da Raoul: Ciao a tutti, bello e interessante l'argomento !!! Chi stabilisce il buon senso? Viaggiare si ma come? Credo che qualsiasi viaggio si intraprenda, specialmente in quelle terre ancora poco contaminate dalla civilizzazione, debba essere CONQUISTATO !!! Mi spiego, sin da giovane cercavo di immaginare sugli atlanti quali popoli, quali paesaggi, quali usi e meraviglie potessero nascondere quelle terre a me sconosciute. Ho letto molti libri, volevo conoscere e quindi RISPETTARE i popoli e le terre che volevo andare a visitare. Mi sono preparato il mezzo, ponendomi centomila domande e trovando altrettante soluzioni, ho imparato ad aggiustare il mezzo, a navigare anche senza il satellitare, ho imparato le lingue, ho voluto conquistare piano piano il contatto con queste terre lontane. Leggendo e capendo la loro cultura mi sono inserito piano piano, senza VIOLENTARE nessuno !!! Alle volte la terra o i popoli Africani mi hanno ospitato, altre mi hanno rifiutato, ho dovuto capire quali e quanti documenti ottenere, come aprocciarmi, come conservare inalterata quella terra ancora vergine. La gente ti donava loro cose per simboleggiare la loro felicità. Così piano piano sono entrato nell'Africa e piano piano senza fare rumore ogni volta me ne esco.
A voi risulta ancora tutto ciò? Credo che ... tutte le cose devono essere conquistate con la fatica e il sudore!!! Bisogna sapersele meritare, rinunciare, aspettare e capire. Altrimenti credo che il tutto si trasformi in puro consumismo! La gente viene proiettata in realtà completamente differenti dalla nostra in poche ore di volo e ... mentre visitano il Tassili senti loro che discutono della puntata della sera prima del Maurizio Costanzo Show !!! Allucinante !!!
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#3250 - 11/04/02 07:04 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da Raoul: Ciao a tutti, bello e interessante l'argomento !!! Chi stabilisce il buon senso? Viaggiare si ma come? ...[cut]... Così piano piano sono entrato nell'Africa e piano piano senza fare rumore ogni volta me ne esco.
A voi risulta ancora tutto ciò? Il tuo discorso e' veramente affascinante e rende efficaciemente l'idea di un ottimo sistema per viaggiare al fine di aumentare la propria conoscenza (si lo so, lo dice anche un tizio con il quale non condivido alcune metodologie.. :rolleyes: ). Da come parli si direbbe anche che sei piuttosto avanti nel discorso e nel leggerti mi viene un mistro tra ammirazione e invidia. Chi stabilisce il buon senso ? Nessuno, pero' violentare i luoghi dove passi credo esuli dal concetto di buon senso cosi' come rispettare chi e cosa ci circonda possa ragionevolmente rientrare nel buon senso. Poi ognuno ci ricama su ed ognuno ha la sua concezione del buon senso. Se ci rileggiamo poi, scopriamo come la motivazione al viaggio sia un misto di egoismo (ci piace un mondo 'provare sensazioni' in ogni momento, dalla preparazione al viaggio all'esserci vero e proprio), di desiderio di fuga dal nostro ambiente (si, a nche quando si va in Liguria...) e di volonta' di socializzare con gli autoctoni. Posto che questo sia vero, una cometa come puo' anche solo avvicinare questi oiettivi ? Lo so, occorrerebbe che uno di questi turisti "fai fare da loro" si presentasse qui a farsi mass... ehm! a discutere pacatamente con noi ma temo che per un turista - cometa frequentare un forum sull'africa costituisca una imperdonabile perdita di tempo... Saluti a tutti PS Ho sete e vado al bar. Ci si vede poi...
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#3251 - 11/05/02 11:01 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Raul, ha detto: Ciao a tutti, bello e interessante l'argomento !!! Chi stabilisce il buon senso? [cut] etica estetica e metodo peter, rispondendo a Raul ha detto: [cut]di desiderio di fuga dal nostro ambiente (si, a nche quando si va in Liguria...) [cut]
Personalmente, non è che fuggo dal mio ambiente, è che questo con la conoscenza si è dilatato, se l'ambiente è continuo, io spazio liberamente acquisendolo, cioè mi muovo all'osservazione di un circondario sempre più vasto. E non è una fuga bensì una deriva, che non prevede necessariamente lo specifico allontanamento da un punto ma lo spostamento dall'attuale posizione anche se questa non è quella iniziale.. Il tutto questo credo sia fondamentale come dice Raul: [cut]Così piano piano sono entrato nell'Africa e piano piano senza fare rumore ogni volta me ne esco. essere trasparenti altrimenti la presenza dell'osservatore potrebbe distrarre il soggetto, alterare quell'equilibrio originale per il quale merita essere soggetto. Anzi, giocando si potrebbe dire che il soggetto deve restare soggetto e non deve essere soggetto perchè, cosa sulla quale tutti, tranne le comete, concordiamo, è che il tutto si basa sul rapporto che si instaura fra viaggiatore e viaggiato cioè: tornando al parallelo che facevo nell'altro post con il rigo musicale, l'armonia di note giustapposte è tale finchè l'interprete non ci mette del suo. Ovvero, la nostra osservazione è per forza soggettiva, partiamo con certe idee nella testa, con certi obiettivi e interessi specifici, attraverso la nostra sensibilità/cultura interpretiamo quello che vediamo e se siamo bravi cercheremo di capirne a fondo le armonie. Ma l'interpretazione che daremo dell'osservato sarà quello che rimarrà in noi e questo sarà frutto di come avremo saputo ascoltare le note. Così nella testa di ciscuno di noi l'africa o l'entroterra ligure avranno un aspetto diverso. bye, massi [ 05 Novembre 2002: Messaggio editato da: massi[+] ]
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#3252 - 11/05/02 08:17 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Anche a me, come a Peter, farebbe piacere leggere il punto di vista di chi ama viaggiare in "fretta" per capire quali sono le motivazioni che spingono una persona a viaggiare per 12/14 ore al giorno, fermarsi solo per le soste tecniche(spuntini,rifornimenti ecc.), per quasi tutti i giorni del viaggio. Senza considerare che poi al rientro bisogna prendere le ferie per riposarsi dalle fatiche delle ferie!! E poi è vero, come scrive Sand Raider,(per chi purtroppo non puo' avere tante ferie) se riscoprissimo le mete vicine anzichè inseguire quelle irragiungibili?? Sono sicuro che almeno una delle persone che partecipa a questa simpatica e interessante discussione avra' in programma per il prossimo viaggio un giro un pò "veloce" o no??
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#3253 - 11/06/02 10:20 AM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da giovanni: Anche a me, come a Peter, farebbe piacere leggere il punto di vista di chi ama viaggiare in "fretta" [cut]
ringrazio massi+ per avermi invitato a partecipare al 3ad, Mi presento: sono l'alterego di massi+, Salvatore "il drago di Borzoli", e per chi è di Genova questo è già un segno di garanzia... sono approdato all'africa perchè le strade europee erano troppo brevi per permettermi di inserire la quinta marcia del mio chevrolet sportside modificato bimotore. I piattoni africani mi permettono invece di godere appieno di tutte le potenzialità del mio mezzo. In fondo l'africa è una pista, col vantaggio che non ci sono curve ..e noi sappiamo che i gipponi colle curve non vanno tanto d'accordo.. :D. Su questa pista posso provare tutte le modifiche che ho apportato al mezzo in anni di meticoloso lavoro nella mia officinetta: Al motore originale ne è stato affiancato un altro uguale entrame dalla cilindrata di 5.700 sono stati alesati a 9.200 e colla limatura ci ho costruito altri cilindri e pistoni cosicchè ora sono diventati dei V10 a canne mozze, poi ho installato una turbina per bancata con un filtro dell'aria e uno snorkel, ora la macchina ha 4 snorkel di quelli che si vedono sulle riviste, uno in ogni angolo.. una figata.. ho montato rollbar e bullbar cromati, in particolare il bullbar è molto utile quando incontro un cammello... in 2 secondi la cena è pronta.. Ovviamente la macchina è stata ridipinta nera (tanto ho 2 condizionatori) e poi ci ho attaccato un casino di adesivi dei posti che ho visitato: La marmolada, Il Pordoi etc etc, c'è anche l'adesivo di sek, siete contenti?? pensate che una volta sono passato dritto ad un posto militare, mi hanno sparato e le pallottole non sono riuscite a raggiungermi..minchiaaa e e una volta c'era una comitiva di 6 unimog che non riuscivano a superare una duna, ebbene, li ho legati a una fune come un trenino e li ho tirati su tutti.. pensate, mi mandano ancora gli auguri di natale..e ve l'ho detto di quella volta che spielberg mi ha chiesto se gli prestavo la macchina per fare la scena della corsa delle bighe di starwars?? miiii, pensate che lo stuntman non riusciva a guidarla così dovetti andarci io travestito.. vabbe, vi lascio, un giorno vi racconterò di quella volta che mentre viaggiavo su un piattone vidi startrek che ci apriva a palla... miii che emozione, avevo il tachimetro che segnava curvatura 9... a presto, Salvatore "il drago di Borzoli"
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#3254 - 11/06/02 03:26 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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Messaggio inizialmente inserito da massi[+]:
ringrazio massi+ per avermi invitato a partecipare al 3ad, Mi presento: sono l'alterego di massi+, Salvatore "il drago di Borzoli", e per chi è di Genova questo è già un segno di garanzia... [CUT] a presto, Salvatore "il drago di Borzoli" GRANDISSIMO massi[+] ...sono caduto dalla sedia dal ridere! Ci vediamo al bar stasera che ti offro un giro di quello buono!
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#3255 - 11/06/02 09:11 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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MASSI+, questo ce lo devi portare al prossimo pranzo... Messaggio inizialmente inserito da massi[+]:
ringrazio massi+ per avermi invitato a partecipare al 3ad, Mi presento: sono l'alterego di massi+, Salvatore "il drago di Borzoli", e per chi è di Genova questo è già un segno di garanzia... ...a presto, Salvatore "il drago di Borzoli"
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#3256 - 11/07/02 01:18 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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beh, visto che "Salva" v'è riuscito così simpatico ho mandato ad Alvise pure la vignettina, speriamo che la inserisca :p bye, massi
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#3257 - 11/07/02 04:05 PM
Re: VIAGGIARE O TIMBRARE IL PASSAPORTO?
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