Ragazzo, un 4 Roses, cosi' facciamo contento il padrone...

Ho letto tante opinioni in questo forum, soprattutto mi e' sembrato di aver intuito tante sfumature di un pensiero omogeneo, composto di amore per il viaggio in luoghi dove l'astrazione e' favorita dalla natura e dalle circostanze sino al punto di divenire introspezione anche profonda.

Da qui ci si e' chiesto se vi fossero delle colpe nel nostro modo di fare, se il passaggio per quei luoghi non fosse solo un atto egoistico di un manipolo di turisti come gli altri mascherati da filosofi tolleranti e comprensivi.
Ci siamo anche detti che no, questo non accade perche' in fondo nessuno di noi si classifica come "turista di massa".

Io propenderei piu' per una posizione molto terra-terra: egoisticamente riconosco che un viaggio in Africa, particolarmente nel Sahara, mi giova spiritualmente come in questo momento nessun altro tipo di esperienza.
Un po' meno egoisticamente sono comunque disposto a condividere le mie emozioni in diretta con i miei compagni di viaggio e in differita con chiunque voglia capirle, come ad esempio qui su SeK.
All'interrogativo principe dei nostri discorsi e cioe' a come ci si deve porre di fronte al sociale dei luoghi dove andiamo rispondo che semplicemente cercare di informarsi a fondo per comprendere le situazioni che si vanno incontrando e' il primo passo per poi quando si puo' fare realmente del bene ai nostri ospiti, nel senso di coloro che gentilmente ci ospitano nelle loro terre.

Ecco, questa secondo me e' la sintesi di quello che ho letto mischiata alla mia personalissima opinione.

Saluti a tutti