ciao a tutti..un caffè grazie,
Messaggio inizialmente inserito da Andrea B.:
cavolo ragazzi quanto bevete... una grappa al mugo grazie!
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noi che veniamo da un paese industrializzato e "civilizzato" dove la fanno da padrona il "super Io" e il "dovere della performance".
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Andrea
ecco, hai centrato un problema psico-sociale di fondamentale importanza, almeno per me:
lo stress da performance, una condizione inflittaci dal nostro modello di vita, alla quale è difficile sfuggire.
Parecchi 3ad fa, si parlava di diventare tour operator credo, avevo infatti manifestato il mio desiderio di partire da solo: 1 macchina-1 persona. Proprio nell'estremo tentativo di sfuggire a questo delirio dell'ansia da prestazione, cioè quendo sei portato a prendere decisioni anche per conto di altri ad es, o comunque dover coinvolgere altri nelle nostre decisioni.
E' una condizione dovuta fondamentalemente al fatto che le nostre decisioni hanno diretta influenza sulla vita di altri. Condizione oggettiva dunque e reale. Credo indipendente dall'ambiente perchè dovuta alla presa di coscienza del fatto che questo stress non è indotto direttamente dall'incapacità del soggetto decidente, ma dal suo riconoscere in chi subirà la sua decisione una potenziale
pars altera.
Se il superamento di questa barriera potesse dipendere dall'ambiente, come sembri auspicare, vorrebbe dire che questo ambiente è in grado di riportare veramente ad uno stato di coscienza spontanea, una condizione dove nel rapporto fra le persone non è condizionato dalla rivalsa.
Ma questa forse è utopia,
bye, massi