a Massi+ & Nik,

son d'accordo con voi; non si trata solo di soldi - che pero' abbiamo, anche se in molti casi son pochi (anch'io viaggio on a shoe string). Pero ne abbiamo abbastanza per muoverci, vuol dire di piu`di quello che ci serve a sopravivere al quotidiano. Poi siamo privilegiati un'altra volta per avere il tempo (che vuol dire anche la testa libera di altri problemi) d' interessarci a fare altro e a guardare oltre il bordo del nostro piatto; e poi abbiamo la capacità (intellettuale, culturale, educazionale, la sensibilità come dicevi tu, Massi+) d'interessarci. E tutto questo non e`ovvio ne universale, nemmeno da noi.
Il mio argomento era che il fatto di essere privilegiati (in questi sensi multipli) ci da quella possibilità di vedere un Sahara, un'Africa con questi occhi romantici/idealizzanti. Se pero`ci dovessimo vivere per sempre e nelle condizioni in cui ci vivono quelli che lo fanno, ci verrebbe probabilmente di vederlo diversamente.
Sono innamorata del deserto e ogni volta che ci vado non voglio tornare qui. Ma sono anche contenta di aprire il rubinetto dell'acqua calda e viene l'acqua calda (poi non sempre nel mio palazzo ma questo e`un 'altro discorso)... .
Claudine
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claudine