Confermo: in Siria nessuna richiesta di patente, nè nazionale nè internazionale, alla presentazione del libretto internazionale non l'hanno nemmeno voluto aprire accettando invece con soddisfazione il normale libretto, su cui ho dovuto indicare numero di targa e di telaio, il carnet de passage viene accettato ma non richiesto, in genere viene utilizzato solo da chi transita spesso in quanto bastano un paio di timbri e via, in assenza viene compilato dai doganieri un complicato e costoso modulo che fa perdere un pò di tempo e che magari non hanno tanta voglia di compilare.

Devo dire che fra tasse diesel, assicurazioni, triptic e quant'altro la doppia entrata in Siria è stata un autentico salasso.

[ 29 Agosto 2005: Messaggio editato da: raskebir ]

Scusa se sono indiscreto, ma potresti quantificare il salasso, ritengo che è importante per la pianificazione di un viaggio sapere il costo di certe spese, piuttosto che aspettarsi una sorpresa. Non è per fare i conti in tasca,

grazie MArco

Per Klaus,
Ho fatto il tragitto che dici tu sia l'anno scorso che quest'anno (appena rientrato): Istanbul-Sofia-Belgrado-Trieste, nessun problema di sorta. Entrambe le volte in moto, solo qualche coda in dogana (evitabile in moto), dovuta per lo più al rientro dei turchi in Europa dopo le ferie. Strade ok, nessun problema. Se dormi a Sofia trovati un parcheggio custodito.

Ciao
Luciano

x marko ed altri eventuali interessati:

All'entrata in Siria dalla Turchia sotto Yayladagi abbiamo pagato 127 USD ad auto, fra tassa diesel, una specie di triptic in cui sommavano una serie di importi reletivi all'auto non meglio specificati, e l'assicurazione che durava un mese, che quindi non avremmo più dovuto pagare al rientro dalla Giordania.
Questa frontiera, forse perchè in zona montuosa, era praticamente deserta.

Alla molto più affollata frontiera di Kilis, sopra Aleppo, invece, pur tenendoci valida l'assicurazione, abbiamo speso circa altrettanto, sarebbe interessante riuscire a sapere a fronte di cosa, ma questo non è molto semplice, nella difficoltà di capire l'iter delle formalità da seguire, nell'andirivieni di code ai vari uffici, dislocati senza alcun ordine logico, con doganieri che masticano tutt'al più qualche parola di inglese, e nel marasma di locali che cercano di passarti davanti nelle code.

[ 30 Agosto 2005: Messaggio editato da: raskebir ]

Attenzione, quando andai io mi spiegarono che la "tassa diesel" vale per 15 giorni (non era chiaro se copriva il 15 giorno o meno ).
Se si superava tale permanenza, all'uscita avrebbero richiesto il pagamento di un'altra tassa per un'importo analogo indipendentemente dal fatto che si fosse superata la permanenza di 1 giorno o di altri 14 giorni!
In realtà in uscita nessuno controllò, ma conviene informarsi bene all'ingresso (se ci riuscite) e pianificare al meglio le tappe.

Per quanto riguarda l'assicurazione obbligatoria, essa risulta una delle assicurazioni meno comprensibili che abbia mai visto in vita mia .
Interamente scritta in arabo, non ci fu modo di farmi spiegare cosa copriva .

In ogni caso per noi i 15 gg. di validità della tassa diesel non sarebbero stati sufficienti, infatti al rientro l'abbiamo nuovamente pagata, mi rimane ovviamente il dubbio che se alla 1a entrata abbiamo pagato 127 USD compresa assicurazione e alla 2a entrata abbiamo pagato la stessa cifra senza più assicurazione, è assai probabile che ci abbiano fatto pagare qualcosa di non dovuto. Alla faccia della trasparenza.

C'èst l'Asie.

[ 30 Agosto 2005: Messaggio editato da: raskebir ]

grazie Ras

Ciao a tutti, sono stato lontano dal sito per alcuni giorni e sono piovute un sacco di risposte alla mia richiesta d'informazioni sulla Siria, che adesso mi leggero con calma. Per il momento ringrazio tutti e mi farò sentire al più presto.
Ciao Luciano

Quest’anno abbiamo deciso per la Siria. Via terra, come sempre. Bellissima, ne vale la pena, ma… Qui voglio solo informare gli interessati, di quanto mi è costato il passaggio della frontiera di Babelhawa. Fatti, comunque abbastanza diffusi un po’ ovunque. Entro, il 25 luglio scorso, nell’edificio della frontiera, e mentre cerco di orientarmi (tutto scritto solo in arabo) sono avvicinato da una persona che in breve si presenta come addetto all’ufficio del turismo e con buona conoscenza della lingua italiana. Mi accompagna nel suo ufficio dove è presente un suo collega. Dopo le presentazioni con la mia famiglia (siamo in cinque) si offre per gestire la pratica del passaggio di frontiera e mi aggiorna sui costi. Il nostro programma prevedeva di visitare anche la Giordania. Visti i costi e il nostro budget decidiamo di rinunciare alla Giordania. Concludendo, ho lasciato nelle sue mani 300€ tra: 2 settimane di dieseltax, carnet, 30gg di assicurazione veicolo + altri 200€ di cambio obbligatorio voluto, secondo lui, dalla banca (non ho mai visto una ricevuta di nessun tipo). Con il confronto fatto successivamente in banca ho calcolato che il tizio si è trattenuto un 10% solo sul cambio, chissà sul resto. Da altri turisti italiani in camper (diesel) ho saputo che sono transitati in frontiera con solo 150€ per una settimana di permanenza, non incappando nei funzionari dell’ufficio del turismo. A voi larga sentenza. Il gasolio costa 7 lire siriane= 0,13 Euro, la benzina 24LS. P.S.: all’uscita il doganiere ha voluto un dollaro.

Cevedale, mi spiace per te ma quanto mi dici mi consola perchè vedo che qualcuno è stato "preso in braccio" più di noi, credevo fossimo stati gli unici "merli".

Certo che un paese così bello non merita chi ne gestisce il turismo in questo modo.