IL MISTERO DI TEMBAINE
Sveliamo il mistero, che tanto Robiceci, il re della tribù dei bastardi dentro, non mi lascerebbe cmque pace---
Premessa: non sono il tipo che si nasconde dietro le frasche;in tutte le mie pubblicazioni, dai libri ai più striminziti articoli sparsi su web, non ho mai pensato di celare le mie avventure, quelle belle e quelle brutte.
Non sono parte della tribù di coloro che non sbagliano mai o, se capita, si guardano dal renderlo pubblico: l'ho scritto e lo ripeto: mi sono perso, mi sono insabbiato ed ancora mi insabbierò, ho spalato per ore, ho sbagliato strada,mi sono lasciato a volte prendere dalla disperazione, ho pianto di gioia ma anche per la paura di nn tornare.Non mi sono mai vergognato di queste cose, anche perchè credo fermamente che senza di esse l'esperienza non sarebbe completa, perderebbe di concretezza.E, tra l'altro, mi sentirei un alieno se nn avessi mai avuto di queste esperienze.
Finita la premessa, penso che in molti ,qui, siano al corrente che quasi sempre io viaggio solo con la mia compagna, sulla mia auto:questa modalità di viaggio, pur se rischiosa, rende molto liberi nelle scelte,anche negli azzardi: siamo responsabili esclusivamente di noi stessi.
Viaggiando con amici,anche se amici esperti, la responsabilità si estende ad essi, specialmente se gli stessi si affidano completamente alla tua esperienza.
Tembaine non mi angoscia affatto: conosco le sue dune, le sue porte, le varie strade per accedervi, note e meno note, le ho percorse tutte, in diverse occasioni.Il fatto che la tribù dei bastardi dentro mi punzecchia deriva da alcuni pensieri, da loro letti sul sito, che so essere stati scritti senza intento di offesa ma che, ovviamente, sono stati colti al volo per una bonaria presa per il **** .
Confermo: quest'estate sono tornato indietro da Tembaine, senza raggiungere il monte, quando ero ai piedi del terzo cordone, provenendo da nord, ovvero spostato ad ovest rispetto all'itinerario classico che scende dalle colline di Ghiran.
Perchè? perchè erano le 10,30 del mattino, c'erano 45 gradi e, raggiungendo Tembaine, mi sarei trovato esposto alle ore più calde senza alcun riparo(mentre sono solito fermarmi in estate tra le 11 e le 16,per far passare la calura): non c'è ombra a Tembaine nè a Dejareth.Inoltre,essendo ovviamente, soli e senza un quad da ricognizione,avrei dovuto scarpinare alla ricerca dei passaggi a piedi, accentuando il problema del calore.
Così, e non me ne vergogno minimamente, ho deciso che fosse meglio tornare( la morfologia del vallone tra secondo e terzo cordone era davvero variata in modo strabiliante rispetto alla mia ultima ricognizione in gennaio: tutta ostruita da dune caotiche, bellissime e divertenti, create dai forti venti di primavera...).
Così alle 12 ero a Douz; e Tembaine di lì non scappa, ci torno sicuramente, quindi perchè rischiare un coccolone da calore per uno stupido insabbiamento? per orgoglio? ma de che?!?
FAtto sta ,cmque, che la tribù dei Bastardi Dentro, ha preso quella fatidica frase narrante un mio presunto vagare alla ricerca di un passaggio chiave come arma da burla.
Ma so altrettanto bene che tutti i membri della Tribù lo fanno senza malizia; e so altrettanto bene che avrebbero effettuato la mia stessa scelta.
Circa il raduno a Tembaine, si può fare: ci sarò verso il 23, ma solo di passaggio: ci vediamo li?
Ciao