qualche anno fa ricordo un periodo in cui ai semafori prolificarono i lavavetri, dapprima esuli dell'est europeo poi africani. La novità colse, penso la maggioranza di noi, di sorpresa eravamo abituati a vedere mendicanti, zingari chiedere l'elemosina ed ognuno di noi si comportava secondo coscenza. Poi tutto in un tratto ci siamo trovati a "comprare" un servizio. Ci pulivano il vetro per poche monete. Chi di noi non ha mai pagato questo "pedaggio" al semaforo. Io si, almeno all'inizio incrementandone così la diffusione. L'evoluzione per farla breve è stata che, partendo da una semplice richiesta siamo arrivati alle minacce se non si pagava, oppure peggio allo scontro fisico se l'insistenza da parte dei lavavetri diventava troppa, sopratutto con donne e anziani alla guida. Poi è iniziato lo sfruttamento dei minori, goccia che fece traboccare il vaso, e finalmente mise in moto le autorità per eliminare il problema (almeno nelle città che frequento). Per ragioni di lavoro in quegli anni conobbi un ragazzo Tunisino. Mi racconto cme fosse per lui difficile lavorare in regola, pagare l'affitto e risparmiare qualcosa da mandare a casa. Mi disse della competizione che doveva sostenere con i connazionali "lavavetri", guadagnavano di più e quando tornavano a casa portavano guadagni alle famiglie che lui poteva solo sognare. Nel suo paese quelli che da noi mendicavano ai semafori si trasformafano in persone di successo.
Riflettendo cncludo:
La maggioranza degli italiani sono impreparati ad affrontare questi fenomeni o situazioni sociali nel nostro paese (figuriamoci all'estero).
Mendicare in qualche caso paga più che il lavoro quindi difficilmente si può convincere chi è disposto a farlo.
Forse in alcuni casi non è facile capire chi mendica per fame e chi per comprarsi le Nike.
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Roberto Plances